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e col suo spostarsi. Partita da un particolare desiderio di scelta di materiai naturali, le è congeniale la juta, che l’aiuta ad unire se stessa ad un destino di viaggi ed esplorazioni che comprendono, inseparabili, il suo essere artista e il suo semplice vivere, l’una cosa a servizio dell’altra. La juta, detta la fibra d’oro per i suoi riflessi e prodotta principalmente nel delta del Gange come materiale che contraddistingue l’imballo delle merci, particolarmente usato per i prodotti agricoli come il caffé, è un materiale che viaggia e fa viaggiare e come tale è il prescelto dall’artista, che naturalmente ne riconosce il valore sociale e simbolico legato al lavoro di chi le merci le produce. Successivamente nella scultura vuota Boitata, usa camere d’aria di biciclette, anche queste vuote, per suggerire come la presenza di un essenza esterna, incorporea come l’aria, serva ad infondere la vita e permetterne l’uso pratico allo stesso modo ed inversamente che la sua presenza corporea all’interno di Boitata la rende funzionale ad un uso intellettuale trasformandola in scultura. Il titolo Le Americhe si riferisce alle nazioni del sud ancora ricche di leggende precolombiane e comprende il video La Merica, dove lega i destini dei popoli che emigrano per bisogno ad un aureo e timoroso uccellino d’oro che mai sarà capace di risarcirli contrariamente ai finali delle fiabe che dichiarano: “… e vissero felici e contenti”.