23 luglio 2008

fino al 25.VII.2008 Adriano Nasuti-Wood Pistoia, Spazio A

 
Il collage mnemonico dell’individuo nella frammentazione disegnativa. Un percorso intimo per l’ultima mostra nella ormai vecchia sede della galleria. In attesa di nuova stagione e location...

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Se la contemporaneità è un sistema complesso di frammenti, non basta solo rendersene collezionisti o feticisti, ma mettere in moto la propria memoria, agire come un filtro nei confronti dei dati esterni e cercare di darne una logica. Il disegno come mezzo diventa privilegiato per tentare una sintesi particolare del mondo, secondo la propria intuizione.
Adriano Nasuti-Wood (Buenos Aires, 1976) attinge alla realtà fenomenica e a quella ulteriormente apparente dello spettacolo per tentare un potenziale risveglio, un invito che dà il titolo alla mostra, Wake up, e che gioca sul rapporto sonno/veglia, non solo nel senso letterale e rappresentativo ma anche metaforico, dell’uomo con il mondo ipertrofico delle immagini.
Ma se nelle opere suggestioni delle pubblicità -con i giochi di parole su marchi famosi della moda- il risultato appare più aderente a un mainstream di interessi ampiamente condivisi dalla cultura contemporanea, è sulle opere frutto della memoria o del disegno dal vero che si manifesta la natura più intimista ed esistenziale dell’artista. Frammenti, nel contenuto e nell’esposizione, che compongono un flusso di coscienza visivo che obbliga lo spettatore a percorrere un proprio viaggio interiore al di là della messa in mostra fisica.
Tanti tasselli, posti irregolarmente sulle pareti, che tentano di ricostruire un vissuto visivo dell’artista che non concepisce nulla di narrativo, ma di suggestivo. Si tratta di percorrere un viaggio nelle diverse tracce di volti e corpi presi dalla strada o dalle pagine dei settimanali, che assumono la loro validità discorsiva solo insieme.
Adriano Nasuti-Wood - Paisajes - 2006 - matita su carta - cm 70x100
La dimensione del frammento è superata nei lavori dei Paisajes (2006). In questo caso si avverte una forza di sintesi più lucida del mezzo del disegno e delle sue possibilità strumentali. Riattualizzando la rappresentazione del sublime, Nasuti-Wood declina il tema ragionando sul senso stesso del segno. Allora il duro paesaggio della Patagonia diventa un furioso intreccio di segni scuri e violenti, dove la presenza dell’uomo è sottolineata dall’archetipo della casa, secondo il bisogno di difendersi e ripararsi da una forza che sempre più appare indomabile e distruttiva all’uomo contemporaneo. La forza che ne emerge non risiede tanto nella giustificazione contenutistica dei paesaggi, quanto nella resa fenomenica che tende ad annullare ogni riferimento al mondo reale per entrare su un piano di astrazione segnica.
Adriano Nasuti-Wood - Wake Up - veduta della mostra presso lo SpazioA, Pistoia 2008
La potenza del segno che immediatamente colpisce l’occhio, pian piano si svela nel riconoscimento della presenza dell’uomo, rendendo evidente la propria posizione di minorità rispetto alla magnificenza della natura -tanto più ora che il famoso ghiacciaio Perito Moreno cede il proprio corpo al riscaldamento globale- e sottilmente anche a quella, più dimessa e strisciante, dell’arte come veicolo di messaggi.

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dal 12 giugno al 25 luglio 2008
Adriano Nasuti-Wood – Wake Up
SpazioA ContemporaneArte
Via Modenese, 165 – 51100 Pistoia
Orario: da lunedì a venerdì ore 16-20
Ingresso libero
Info: tel. +39 0573903756; fax +39 3477936933; info@spazioa.it; www.spazioa.it

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