17 novembre 2003

fino al 30.III.2004 ModaCostumeBellezza nell’Antichità Firenze, Museo Archeologico

 
Dalla raffinata eleganza di collane ed anelli egiziani ed etruschi alle sculture e ai busti di epoca ellenistica e romana. Un viaggio nelle meraviglie del passato per scoprire cosa significasse moda e bellezza per gli antichi...

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Monili dalla preziosità unica, raffinati e da una linea così elegante che è difficile non restarne abbagliati. Dall’Egitto dei Faraoni, dall’Etruria, dalla Grecia e non solo. Gli oggetti della cosmesi, antichissimi, che compongono la mostra ModaCostumeBellezza nell’Antichità, hanno una storia millenaria da raccontare. Gioielli, statue e ceramiche famose in tutto il mondo, come ad esempio il celebre Cratere François, che a metà dell’Ottocento fu ritrovato a Dolcino, nei pressi di Chiusi.
Ma forse saranno semplicemente i riccioli del Kouros detto Apollo Milani il miglior esempio per descrivere il progetto che il Museo Archeologico, insieme a numerosi altri Enti, ha realizzato: dare la possibilità di mostrare quanto un tema attuale come quello della moda, ma anche della bellezza e dell’importanza sociale del costume nella società, Vaso François avessero un ruolo di primaria importanza già nelle civiltà del passato. Il giovinetto è l’opera che uno scultore ateniese scolpì nel 550 a.C. come monumento funerario dedicato a una divinità del suo santuario. I princìpi compositivi della scultura greca raggiungono in questa figura il suo totale completamento: la testa e il corpo si legano in un insieme plastico, mentre la nudità e la staticità posizione conferiscono i canoni di perfetta bellezza greca, di una kállos giovane ed eroica.
Sono più di quattrocento le opere che, pur se numerose provengono dalla collezione permanente del museo, si offrono in tutto il suo secolare splendore. Dopo i monili della cosmesi egiziana, tra i quali non mancano rilievi e sculture in pietra, altri ricchissimi orecchini, anelli, bracciali, collane aprono la sezione etrusca, con un’interessante parte dedicata all’abbigliamento e agli accessori del vestiario: fibule, cinture, lamine, ma anche fermatrecce e spilloni per capelli raccontano di quanta attenzione, già al quel tempo, fosse offerta alla cosmesi.
Il percorso espositivo dedica un’ampia ala alle opere di età arcaica ed ellenistica di Cipro, permettendo così di spaziare sia nello spazio che nel tempo. La statua del Flautista, sconosciuta fino ad oggi al grande pubblico, è l’opera che, in maniera piùSarcofago Etrusco chiara mostra, la ricerca stilistica intrapresa dai maestri ellenistici, incisori e pittori sopraffini. Poi la serie dei busti e dei ritratti, in bronzo e marmo e che insieme alle monete e ai cammei fa parte dell’arte romana, accompagnano il visitatore alla fine di questo viaggio nel concetto di bellezza per gli antichi.
Ma il fascino dell’antichità non vuole essere in mostra soltanto nelle mura del museo: il progetto si ampia con L’isola dei Tesori, un insieme di zoom tematici che vede la collaborazione di ben diciannove comuni dell’aria fiorentina, dove, in date diverse, inaugureranno esposizioni temporanee in venti diversi musei. Un iter quindi dalle vaste dimensioni, che offrirà l’occasione per cercarsi da soli la rarità, quel preciso oggetto che per poter essere ammirato vuole essere cercato e trovato.

marta casati
mostra vista il 30 ottobre 2003


ModaCostumeBellezza nell’Antichità
Museo Archeologico
Via della Colonna
Firenze
Dal 25 ottobre 2003 al 30 marzo 2004
Orari: tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 9 alle ore 19
Info: 055 23575


[exibart]

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