18 aprile 2005

fino al 19.V.2005 Sguardo ad/da Est Rovereto, Galleria Transarte

 
Artisti russi e cinesi, per ricordare che l’arte non passa solo per le vie dell’Occidente. Fotografie scomponibili e sculture luminose.Tracce di trasferelli e perfino tappeti con l’intramontabile effige di Mao…

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La Cina e l’Oriente non ci sono vicini solo grazie ai loro prodotti sottocosto. Lo sono anche tramite le opere d’arte, riscoperte in questi anni e al centro di prestigiose esposizioni internazionali; per limitarci all’Italia, ricordiamo le recenti mostre bolognesi Officina Asia alla Gam e Cina. Pittura contemporanea , organizzata dalla Fondazione Carisbo. Per non dire degli eventi in gallerie private come Marella a Milano. Transarte, fedele ad una linea d’indagine rivolta alle culture extraoccidentali, propone alcuni artisti cinesi e russi: due universi politici, culturali ed economici che stanno acquisendo sempre più importanza. In questi Paesi, in un vicino passato al centro di enormi tensioni politiche in grado Vladislav Efimov,Senza titolo,1999 di monopolizzare anche la sfera culturale, si vive oggi una forte lacerazione tra vecchio e nuovo, una tensione tra la scoperta di miserie e delizie dell’Occidente e la persistenza di  mitografie legate ai “padri fondatori”. Di quest’ultimo aspetto, quello più legato al recente passato politico, la mostra propone una serie di deliziose ceramiche cinesi (una risposta a quelle sovietiche esposte poco tempo fa al Mart?), nonché alcuni tappeti artigianali con i ritratti-icona di Mao e Lenin, manufatti che probabilmente si potevano un tempo incontrare nelle sedi di partito come nell’atrio della più umile dimora di contadini.
Se queste sono le forme d’arte realista più legate al passato, che viste con l’occhio di poi rivelano ingenuità e un piacevole cattivo gusto, la mostra offre però soprattutto lo sguardo contemporaneo sull’arte di questi due immensi paesi, ponti tesi tra passato e futuro. Così gli ironici poster di Zhao Bandi, tanto apprezzati a Pechino perfino dalle autorità, per i loro messaggi sociali sembrano idealmente ricollegarsi alla passata grafica di propaganda, così come la loro capillare diffusione in strade e metropolitane è la riconferma di un desiderio di arte pubblica, destinata al popolo. Quando il nuovo avanza troppo in fretta, ecco che l’artista si sente spesso in dovere diLuo Yongjin,Jing Hotel Dormitory,1998 fermarlo con la sua sensibilità. E’ il caso delle fotografie di Luo Yongjin, che colgono in bianco e nero la staticità architettonica dei nuovi edifici. La loro maestosità e complessità è ritratta nei particolare tramite mosaici di fotografie, che ne ritraggono per frammenti le varie parti. Il tema della memoria e della nostalgia è invece al centro degli scatti di Zhuang Hui, artista che ama le vaste pose di gruppo, come le foto-ricordo aziendali, militari, operaie e scolastiche. Il russo Serghey Denissov indaga invece, sempre tramite la fotografia, sulle immagini precarie lasciate da trasferelli –quelli per intenderci delle gomme da masticare- appiccicati ai muri, mentre il suo connazionale Vladislav Efimov sfiora la meraviglia con scatole luminose popolate da esseri antropomorfi tra l’angelico e lo spettrale. Il percorso ospita infine anche lavori di Elena Nemkova, Dimitry Mishenin e Vladimir Shinkarev.

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duccio dogheria


Sguardo ad/da Est. Artisti Contemporanei Russi e Cinesi – a cura di Sergio Poggianella – Rovereto, Galleria Transarte, C.so Bettini, 64 – mar-sab 15,30-19,30 – ingresso gratuito – disponibile catalogo, ed. Nicolodi – tel/fax 0464.432326 – www.transarte.it -info@transarte.it

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