27 agosto 2010

fino al 29.VIII.2010 Miniartextil 2010 Venezia, Palazzo Mocenigo

 
Sperimentazioni per indagare le suggestioni del cosmo, i suoi colori, le luci. Perfino i silenzi. Nei microcosmi delineati dall’essenzialità della Fiber Art si cela la perfezione dell’infinito...

di

Un piccolo melograno spezzato, il cui interno diviene
intima alcova che racchiude l’immensità degli spazi astrali; led luminosi che
si innestano tra cristalli e vetro per evocare la vorticosa iridescenza delle
luci stellari; microintrecci lucenti di acciaio e plastica che riportano alla
mente il moto informe del caos primordiale da cui tutto si è generato.

Fra tradizione e tecnologia, Venezia riscopre in questa
XIX edizione della Miniartextil, la quinta in terra lagunare, tutte le potenzialità
espressive dell’arte tessile contemporanea, forma artistica che torna ad affermare
prepotentemente la propria autonomia e si rivela terreno fertile per strutture
e iconografie in costante evoluzione.

È la celebre romanza pucciniana – … E lucean le
stelle
– a dare
il titolo al tema attorno al quale si confrontano, attraverso 54 minitessili e
5 installazioni, artisti di 40 paesi, alcuni esordienti, altri già affermati
come i giapponesi Kyoko Tsujita e Takushi Aono.

Le dimensioni ridotte (cm 20x20x20) rendono i minitessili
sculture fragili e delicate che sembrano dilatarsi all’infinito, proiettando lo
sguardo del visitatore verso mondi lontani nello spazio e nel tempo. E quasi
non ci si accorge che i materiali usati appartengono alla quotidianità: fili,
fibre, cotone, carta pressata, spilli. La materia sembra rinnegare se stessa:
gioca con la luce per enfatizzare la propria evanescenza, la scompone, ne usa i
riflessi, la proietta su sfondi neri per evocare profondità cosmiche.

Dagmar Smetanova - Space In - 2010 - carta di cotone, carta da parati, colla - cm 20x20x20
Sono frammenti di una dimensione tutta umana, echi di un
fare artistico tradizionalmente legato all’artigianato, che dimostra le proprie
capacità di adattamento a un terzo millennio che impone sempre più stili e
materiali che sappiano coniugare tradizione e innovazione scientifica in un
rapporto di reciproca contaminazione.

Come attraverso l’oculare di un telescopio, i led luminosi
di Meditation
del giapponese Hiroko Watanabe riportano alla mente immagini di galassie e nebulose lontane;
i globi in carta pressata sovrapposti di Space In, realizzato dalla giovanissima
artista ceca Dagmar Smetanova, sembrano invece alludere alla pluralità di mondi paralleli, in un
implicito invito a superare la sempre più radicata concezione antropocentrica
dell’universo.

Il respiro si dilata con le grandi installazioni del piano
terra: luce e vuoto sono gli elementi fondamentali della suggestiva Ferita-Cosmo di Takushi Aono, un’ampia cascata di fili in
nylon e ferro ai quali sono agganciati piccoli spilli che riflettono la luce,
conferendo alla struttura la luminosità confusa e cangiante di una nebulosa.

Hiroko Watanabe - Meditation - 2010 - poliestere, fibre ottiche, luci led, plastica - cm 20x20x20
Con il grande arazzo Koku di Shihoko
Fukumoto
il
tessere ritrova infine la sua consistenza più tradizionale: non è più
l’antimateria a prevalere sulla materia, ma sono gli intrecci, i vibranti
riflessi della luce sul tessuto a catturare, materializzare e concretizzare lo
spazio, a trascinarlo e ingabbiarlo in una dimensione che torna a essere umana.

 

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dal 18 giugno al 28 agosto 2010

Miniartextil 2010 – …E lucean le stelle

a cura di Luciano Caramel

Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e
del Costume

Santa Croce, 1992 – 30135 Venezia

Orario: da martedì a domenica ore 10-17 (la biglietteria
chiude mezz’ora prima)

Ingresso: intero € 4,50; ridotto € 3

Catalogo JMD

Info: tel. 848082000 / +39
041721798; mkt.musei@fmcvenezia.it; www.museiciviciveneziani.it

[exibart]

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