11 agosto 2000

Luglio-agosto-settembre 2000 Este e dintorni: “Anatomie del Paesaggio”. Operazione Land Art 3 Sedi varie

 
Si chiama “Anatomie del Paesaggio” l’evento espositivo organizzato dall’associazione Concerto d’Arte Contemporanea di Sant’Elena (PD), con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Padova e APT di Padova e Terme Euganee. Si tratta del terzo “stralcio” del progetto Operazione Land Art, avviato nel 1998 con l’intenzione di indagare aspetti significativi del rapporto tra natura e arte contemporanea

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Breve storia del progetto: il primo appuntamento fu intitolato “Gli elementi. Acqua, Aria, Terra, Fuoco …” e stimolò gli artisti ad indagare l’aspetto alchemico degli elementi naturali; l’anno scorso la mostra “Ludica è la casa ed il Giardino delle Delizie” fu dedicata al tema dei luoghi della privacy, intesi come spazio rigenerante, alla maniera dell’habitus ludico dei poeti latini. Quest’anno, si potrebbe dire, agli artisti è stato dato una sorta di “tema libero”, con il fine di farli cimentare in tutte le direzioni possibili, per verificare nuovi modi di interazione tra arte e natura. La mostra si snoda lungo un percorso che coinvolge Este, con le esposizioni della Pescheria Vecchia e dei Giardini del Castello, Sant’Elena, Parco ed interni di Villa Miari De’ Cumani, e Vescovana, Parco di Villa Pisani, con appendice alla Galleria Santo Stefano di Venezia.
Dell’evento la faccia più fulgida è quella della curatrice, Maria Luisa Trevisan, che con questo progetto complessivo ha dimostrato che con coraggio e lavoro si può portare l’arte contemporanea anche nei piccoli centri periferici della provincia, e con discreto successo (a giudicare dal numero di visitatori della sede di Este). Alcune delle opere sono di estremo interesse e suggestione: nella Pescheria Vecchia di Este le collografie su acetato di Nedda Bonini piacciono perché riescono ad evocare, per imitazione, l’azione del tempo e dello spazio sul paesaggio.
Este e dintorni
In particolare i monotipi (libri d’artista) consentono allo spettatore di interagire con l’opera, sfogliando le pagine trasparenti dipinte di colori tenui, e di simulare il processo temporale di stratificazione del terreno e del sovrapporsi spaziale dei piani e degli orizzonti del paesaggio. L’audio-video installazione di Sandrine Nicoletta, dal titolo “Mistral”, pervade tutta la sala della Pescheria Vecchia di Este con l’ossessivo suono del vento, creando un’atmosfera surreale ed insinuando nello spettatore una sorta di religiosa partecipazione al mistero della natura, grazie alla nenia naturale dai connotati sacri di un mantra buddista. Sophie Franza scompone il “Paesaggio tedesco” in una serie di piccole tele che, ricomposte sulla parete, danno la visione di un insieme, ma conservano anche ciascuno la propria specificità, la propria dimensione, richiamando alla mente la dicotomia tra microcosmo e macrocosmo, tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande. Gioca alla maniera di Ontani con le parole Gabriella Soavi, che costruisce il suo “Letto dal mare” (letto=oggetto e letto= participio passato di leggere) servendosi di una vecchia rete a molle sulle quali sono incastonati ritagli di vecchie cartoline di viaggio: sfruttando il potere evocativo sull’immaginario collettivo dei luoghi di villeggiatura, l’artista rimanda, agli oceani tutti, i brandelli della memoria di ciascuno di noi, opponendo alla scomposizione pop delle brutte cartoline delle vacanze di massa una ricomposizione inedita all’insegna del luogo da cui la vita ha avuto origine.
Le opere collocate all’interno del parco di villa Miari de’ Cumani di Villa d’Este, giovandosi della straordinaria scenografia naturale, riescono a tratti addirittura ad entusiasmare il visitatore che si diverte nella ricerca di nuove ed inaspettate mutazioni del territorio. Tra le opere colpisce il “Regno del Ragno”, in cui Valerio Vivian riesce con sintesi e semplicità ad amplificare la suggestione di un angolo nascosto e ombroso del giardino, facendone la tana di un enorme ragno (atmosfera da romanzo gotico nel contesto neogotico del parco e della villa).
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Non passa inosservata neppure l’installazione al centro di una radura, costituita da alti ed esili fusti bianchi su alcuni dei quali sono collocate scheletri di piccole case, che creano una sorta di collegamento tra terra e cielo di espressione simbolista, richiamando alla memoria la pratica dello stilita.
Nell’insieme una mostra interessante, per il coinvolgimento della provincia nel circuito della cultura elitaria dell’arte contemporanea, didattica, perché fa apprezzare le diversità dell’approccio degli artisti nei riguardi della natura, divertente, perché invita i visitatori a girovagare per Este ed i centri limitrofi, facendo loro scoprire il paesaggio suggestivo delle campagne adagiate ai piedi dei Colli Euganei e alcuni tesori architettonici della bassa padovana fuori dai tradizionali circuiti del turismo di massa.
Qualche limite l’esposizione lo dimostra: le opere negli esterni, specie quelli della villa, o sono state private dei cartellini con il titolo ed il nome degli autori o questi ultimi risultano a tal punto rovinati dalle intemperie da risultare illeggibili. Nello stesso contesto non possiamo fare a meno di giudicare quanto meno discutibile la scelta di collocare alcune opere nelle splendide sale della villa, ancora perfettamente conservate negli arredi e nelle suppellettili. Non si sa, francamente, se il danno arrecato agli interni nobiliari possa essere giudicato superiore a quello che ne ricevono le opere della mostra, svilite nel contesto traboccante di storia ed arte antica: forse sarebbe stato meglio trovare una sala attigua meno impegnativa, dato che il visitatore è comunque costretto ad acquistare il biglietto per visitare la villa.
Da ultimo non possiamo esimerci dal lamentare l’utilizzo improprio dell’espressione Land Art, che storicamente identifica una corrente artistica sviluppatasi in america nella seconda metà degli anni ’60 che, certamente, muoveva da altri principi rispetto a quelli degli artisti di questa selezione. Gli interventi direttamente sul territorio di Oppenheim, De Maria, Flanagan e compagni puntavano infatti all’emancipazione dell’arte dai confini delle gallerie ed aree urbane, con un’arte dai connotati sostanzialmente minimalisti e che, nelle intenzioni, doveva sfuggire ai lacci del mercato e del commercio. Mi si dirà che di progetti, disegni e foto di Christo è piena la galleria all’angolo, ma il fallimento di certi movimenti di protesta degli anni ’60 (affermato anche da Dorfles) non sembra motivo sufficiente per riciclare un’espressione che sintetizza un preciso momento storico, anche se l’intento fosse (e, in questo caso, non lo sappiamo) di rivalutarne il messaggio cambiando i termini della questione.
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Se la G.A.M. di Bologna, qualche tempo fa si era risolta per l’utilizzo dell’espressione “Arte Aniconica” per intitolare una mostra di arte non figurativa, onde evitare le preoccupanti implicazioni storiche di altre forme linguistiche, quali “Astrattismo” o “Informale”, ugualmente in occasione di questo progetto sarebbe valsa forse la pena di scegliere un titolo meno equivoco. Un cenno al catalogo: cui prodest che questo, a quasi un mese dall’inaugurazione della mostra, non sia ancora stato pubblicato?



Alfredo Sigolo




Luglio-agosto-settembre 2000. Este e dintorni: “Anatomie del Paesaggio”. Operazione Land Art 3.
Date e sedi
Pescheria Vecchia e Giardini del Castello (dal 16 luglio al 16 agosto), Este (Pd); Parco e Villa Miari De’ Cumani (dal 16 luglio al 30 settembre), Sant’Elena (Pd); Parco di Villa Pisani (dal 16 luglio al 30 settembre), Vescovana (Pd), Galleria S. Stefano (dal 25 agosto all’8 settembre), Venezia.“Anatomie del Paesaggio”. Operazione Land Art 3. Este(Pd), Pescheria Vecchia, via M. D’Azeglio, dal 16/7 al 16/8; orari: 17.00-20.00 e 21.00-24.00. Tel. 0429/617511. Este (Pd) Giardini del Castello, via G. Negri, dal 16/7 al 30/9; orari: 8.00-23.00. Tel. 0429/617511. San’Elena (Pd), Parco e Villa Miari De’ Cumani, via Roma 1, dal 16/7 al 30/9; orari: 8.30-12.30 e 14.30-19.30 (chiuso il lunedì). Tel. 0429/690021. Vescovana (Pd), Perco di Villa Pisani (a cura di Boris Brollo), via Centro 1, dal 16/7 al 30/9; per appuntamento. Tel. 0425/920016. Venezia, Galleria S. Stefano, Campo S. Stefano, San Marco 2953, dal 25/8 all’8/9; orari: 10.30-12.30 e 17.00-20.00. Tel. 041/52344518. Per informazioni sulla manifestazione rivolgersi all’Associazione Concerto d’Arte Contemporanea, tel./fax 0429/690004 oppure alla curatrice de progetto e della mostra, Maria Luisa Trevisan, e-mail mltrevisan@girardi.it.biblio.net.


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