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Si intitola Woman in Striped Dress 1877-1800 ed è firmato da Édouard Manet.
Da due giorni, dopo tre anni di restauri, è tornato al Guggenheim di New York per l’estate. E stavolta le “maestranze” (25 specialisti) che hanno lavorato al dipinto hanno fatto centro.
Ovvero hanno ridato vita e colore al vestito di questa modella sconosciuta. Una bella notizia, dopo la news del recente orrore spagnolo sulla statua di San Giorgio che vi abbiamo raccontato.
Il grande restauro è stato effettuato per includere il dipinto nella mostra itinerante “Da Van Gogh a Picasso: l’eredità di Thannhauser”, che si aprirà al Guggenheim Bilbao il 21 settembre (fino al 24 marzo 2019), e che comprenderà opere delle Avanguardie tra la fine del XIX e dell’inizio del XX secolo prese dalla collezione del commerciante Justin K. Thannhauser, di proprietà del Guggenheim.
Diverse opere della collezione sono state ampiamente studiate in preparazione dello show.
Il progetto di restauro ha visto coinvolto scienziati e storici dell’arte e della moda, ed è iniziato con un’intensa analisi scientifica, tra cui la fluorescenza a raggi X, la riflettologia a infrarossi e la spettroscopia Raman. Dagli studi si è rivelato che non vi era alcun abbozzo preparatorio al di sotto del dipinto e che la composizione non è stata alterata, suggerendo “un’esecuzione straordinariamente diretta e sicura”.
La graduale rimozione della maggior parte della vernice che era stata messa sopra (del tipo usata per proteggere mobili e strumenti musicali) ha rivelato non solo la pennellata dell’artista ma anche che l’abito della misteriosa modella non era nero e bianco a strisce, ma un bianco-grigio e nero con un profondo blu-violetto.
Fonte: theartnewspaper