19 giugno 2001

Fino al 30.IX.2001 Mauro Staccioli scultore – Pepi Morgia light designer Portonovo, Hotel Emilia

 
Sculture e luci che si fondono armonicamente ad un meraviglioso scenario naturale...

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Il premio “La ginestra d’oro del Conero”, dal 1966 importantissimo appuntamento per la cultura marchigiana, quest’anno è stato assegnato allo scultore Mauro Staccioli ed al light designer Pepi Morgia per il loro progetto di arrichimento del parco opere dell’Hotel Emilia Di Portonovo (AN).
Sculture come alberi o meglio, come parti di una natura vissuta ed amata in tutta la sua completezza. Nella splendida terrazza a picco sul mare dell’Hotel Villa Emilia, tra la lussureggiante vegetazione, ecco spuntare quasi all’improvviso, ma con enorme forza, le sculture di Mauro Staccioli.
Come una farfalla mimetizzata su una pianta, o su un muro, le opere dello scultore toscano sembrano emergere a poco a poco, mentre l’occhio lentamente si abitua a distinguere cosa è parte del reale paesaggio e cosa invece, è semplice prodotto della mano dello scultore.
Sarà per via dei materiali, quel ferro rosso brunito o il legno chiarissimo di cedro, oppure semplicemente per quel tanto di humus naturale, quasi biologico che le sue sculture possiedono. Fatto sta che Staccioli affronta, ancora una volta, la sfida con il paesaggio, con l’ambiente, e ancora una volta ne esce vincitore. Ma attenzione: la sfida non è vinta per la compenetrazione seppur difficile da realizzare del binomio arte-natura. E’ vinta perché l’artista rimane intimamente fedele alla sua idea di arte, fatta di osservazione, di tecnica, di materiale. Esprimere la forza poetica del legno, del ferro, del marmo, con quelle forme dure, allungate ed allo stesso tempo dolci e quasi delicate, è sempre stato tra gli obiettivi principali dell’artista. Ed ora, dopo essere approdato appena qualche anno prima nella città di Pesaro, ecco che Staccioli torna nuovamente nelle Marche, confrontandosi con gli spazi della riviera del Conero, e ponendo nuovamente i suoi segni, che sottolineano quasi fossero dei contrappunti, i “tratti salienti” del paesaggio. Il “segno” artistico unisce quindi in una costruzione armonica i vari elementi del paesaggio a cui il “corpo estraneo” si inserisce creando un rapporto simbiotico nell’esaltazione delle linee forza del paesaggio stesso. In tutto questo non è da dimenticare il ruolo che la luce assume nell’allestimento delle opere, che di fatto seguendone la linea crea delle fughe prospettiche totalmente partecipi al lavoro di integrazione nel paesaggio.
Collateralmente all’iniziativa segnaliamo anche la mostra dedicata ai progetti di Mauro Staccioli presso il Centro Espositivo Parco del Conero di Sirolo.


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Stefano Verri
Paola Capata

Mostra visitata il 19.V.2001 [inaugurazione]



“La Ginestra d’oro del Conero” XXVIII edizione
Mauro Staccioli scultore – Pepi Morgia light designer
Hotel Emilia
Portonovo (AN)
Tutti i giorni
Informazioni: 071801145


[exibart]

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