14 luglio 2000

Dal 20 maggio 2000 al 27 agosto 2000 Consonanze 2 – Echi e riflessi nella collezione Lugano, Museo Cantonale d’Arte

 
Il Museo Cantonale d'Arte presenta la seconda esposizione del ciclo "Consonanze" dedicato a una riflessione sul proprio patrimonio artistico e sulle modalità di fruizione. Le due mostre, entrambe curate da Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale, esplorano relazioni, distanze e contiguità tra le opere della collezione permanente. Rinunciando a un allestimento di impostazione cronologica si è scelto di privilegiare il gioco dei rimandi tra le opere e l'indagine sulle analogie tra autori diversi

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Dopo aver indagato in Consonanze 1 relazioni tra opere della collezione secondo un ordinamento tematico, il Museo Cantonale propone, per “Consonanze 2”, un nuovo tipo di sguardo che sottolinea le analogie tra le opere che esplorano la natura dell’arte nei suoi meccanismi precipui. Che cosa è un’opera d’arte? Qual è la sua funzione? Quali sono gli elementi che la definiscono? Sono alcuni degli interrogativi primari affrontati dagli artisti inclusi in questa mostra. Ad essere indagata è così l’opera nella sua stessa natura e non più in relazione con l’oggetto rappresentato. In questo senso la linea, la superficie, il colore, la materia pittorica, la memoria dell’arte del passato divengono campi d’indagine primari. Obiettivo di Consonanze 2 è insomma quello di evidenziare gli aspetti dell’evoluzione artistica del Novecento che attuano una ricerca nel mondo dell’astrazione, dell’informale e del concettuale, quando l’arte, liberatasi dallo stato di soggezione al reale inizia a interrogarsi sulla propria identità.
Le opere di Toroni e Paolini dialogano con Mola interrogandosi sul linguaggio dell’arte; le installazioni di Taeuber Arp, Dynys e Schütte affrontano il problema del rapporto tra spazio e percezione, mentre i dipinti di Glarner e Saxon lavorano sulle relazioni tra linea e superficie. Consonanze 2 offrirà inoltre l’occasione di confrontarsi con opere di Max Bill, Melotti, Fontana, Dadamaino e Orozco, per citare solo alcuni degli artisti rappresentati.
Consonanze
Per dar conto della varietà degli artisti rappresentati e della complessità delle esperienze documentate può essere interessante scorrere l’elenco degli autori, prestando attenzione anche alle loro date di nascita: Adriana Beretta (1950), Livio Bernasconi (1932), Joseph Beuys (1921-1986), Max Bill (1908-1989), Julius Bissier (1893-1965), Martino Coppes (1965), Enzo Cucchi (1949), Dadamaino (1935), Chiara Dynys (1958), Sergio Emery (1928), Renzo Ferrari (1939), Lucio Fontana (1899-1968), Andrea Gabutti (1961), Fritz Glarner (1899-1972), Allan Graham (1943), Gloria Graham (1940), Ron Griffin (1954), James Hyde (1958), Cesare Lucchini (1941), Fausto Melotti (1901-1986), Pier Francesco Mola (1612-1666), Gianni Monnet (1912-1958), Robert Morris (1931), Gabriel Orozco (1962), Giulio Paolini (1940), Fritz Pauli (1891-1968), Anne e Patrick Poirier (1942/1942), Erik Saxon (1941), Thomas Schütte (1954), Carole Seborovski (1960), Ettore Spalletti (1940), Thomas Struth (1954), Sophie Taeuber Arp (1889-1943), Niele Toroni (1937)



Dal 20 maggio 2000 al 27 agosto 2000. Consonanze 2 – Echi e riflessi nella collezione. Lugano, Museo Cantonale d’Arte, via Canova 10.
Orario: martedì dalle 14 alle 17, da mercoledì a domenica ore 10-17, lunedì chiuso. Ingresso gratuito


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