30 dicembre 2002

fino al 5.I.2003 Next Art – 20 musei per l’arte di domani Bari, Sala Murat e Fortino di S. Antonio

 
Provocazioni, giochi, suoni, finte o nuove icone. Accendono la curiosità dei pugliesi durante tutto il periodo natalizio. 20 giovani artisti selezionati da 20 direttori di museo. Più o meno coraggiosi…

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Arte contemporanea in Italia: un’estranea tra noi?”. Per tentare una risposta negativa, venti direttori di musei italiani sono stati chiamati alla tavola rotonda che ha preceduto l’inaugurazione di Next Art, la rassegna di arte contemporanea, promossa dall’Assessorato alla Cultura. La mostra vede coinvolti 20 giovani artisti italiani, tutti sotto i quarant’anni, selezionati da 20 musei d’arte contemporanea italiani.
Non manca certo di coraggio la scelta della sede di questa iniziativa. La città di Bari, che si apre al panorama dell’arte contemporanea prestando due spazi all’ingresso della città vecchia recuperati per attività culturali: la sala Francesco Gennari Murat e il Fortino. L’obiettivo è vivacizzare un’offerta culturale spesso rinunciataria e silenziosa.
Nelle intenzioni del curatore Ludovico Pratesi è certo il tentativo di inserire Bari in un circuito di relazioni artistiche con altre città del nostro paese, ma soprattutto la volontà di porre le basi per una feconda collaborazione fra le diverse istituzioni museali italiane per la rivitalizzazione del contesto dell’arte di oggi in Italia. “Il numero degli spazi museali espressamente dedicati alla promozione dell’arte contemporanea è considerevolmente aumentato negli ultimi anni grazie alla nascita di nuovi musei, centri d’arte e fondazioni, che costituisce oggi una rete diffusa a macchia d’olio su tutto il territorio italiano […]. Come accade da anni in paesi come la Germania, la Gran Bretagna, la Francia o il Belgio i giovani artisti hanno oggi la possibilità di misurarsi con gli spazi dei musei, con tutto il sostegno…” scrive Ludovico Pratesi nel catalogo della mostra, edito da Laterza. E c’è sinceramente da augurarsi che progetti simili possano – sempre più numerosi – essere ospitati in futuro anche nelle realtà considerate “periferiche” nella scena italiana.
Un allestimento semplice ma efficace accoglie il visitatore che voglia osservareSislej Xhafa incuriosito le tele, le fotografie, i video e le installazioni proposte dalla rassegna, accompagnandolo con una melodia diffusa nelle sale. E’ la colonna sonora scelta da Sandrine Nicoletta per i suoi due video, dove in maniera surreale si assiste allo stanco e ripetitivo agire di due personaggi senza alcun significato reale, gioco che ritma lo scorrere del tempo. Altrettanto interessante è l’installazione dei Vedovamazzei, capaci di mostrare sempre con una vena ironica le piaghe sociali del nostro tempo: una sedia a rotelle dotata di remi e posta alla sommità di una scenografica montagna di ciottoli sta a dirci l’inutile navigazione nel mare delle nostre città incapaci di accogliere le persone meno fortunate e costrette a remare nel vuoto. L’opera più significativa presente in mostra è “Spazio Largo” di Zimmerfrei (coraggiosamente segnalati da Fabio Cavallucci, direttore della Galleria Civica di Trento) che propongono per la prima volta un film senza immagini, un audiodramma che accompagna il visitatore nella dimensione dell’immaginazione ad occhi chiusi. Poetico e fantasioso, il cinema sinestesico di Zimmerfrei coinvolge intimamente il fruitore che, seduto con gli occhi bendati e le cuffie, ascolta parole e suoni “assistendo” ad un film per le orecchie ispirato ai lavori di don Delillo, Michelangelo Antonioni, David Linch.
La rassegna presenta un limite non trascurabile nell’apparire un ‘’minestrone’ di personalità artistiche emergenti, appartenenti a differenti tendenze e ispirazioni artistiche; inoltre molti artisti sono già affermati nel panorama nazionale e molte opere esposte sono di repertorio. Tuttavia può considerarsi di buona qualità la complessiva selezione dei lavori presenti, meritevoli di testimoniare senza dubbio lo sforzo della giovane arte italiana di sapersi mettere in gioco nel tentativo di emergere e dialogare con la concorrenza internazionali. Vanno allora ricordati gli altri artisti: Marco Papa, Gabriele Picco, Paola Pivi, Marcello Maloberti, Piero Golia, Raffaella Nappo, Cristiano Pintaldi, Francesco Gennari, Stefano Bonacci, Sislej Xhafa, Loris Cecchini, Giovanni Manfredini, Monica Carocci, Karl Unterfrauner, Elisabetta Benassi, Alessandra Tesi, Luisa Rabbia, che esprimono umori originali, creativi, bizzarri, poetici, usando sapientemente linguaggi e immaginari vecchi e nuovi, con impegno e aderenza alla realtà contemporanea, ciascuno seguendo il suo personale modo di intendere l’arte.

paola liseno
mostra visitata il 17 dicembre 2002


Next Art. 20 musei per l’arte di domani
Sala Murat e Fortino di S. Antonio. Bari.
Martedì-domenica h. 17/24; a cura di Ludovico Pratesi
Ingresso gratuito
Catalogo edito da Laterza
7 dicembre 2002-5 gennaio 2003


[exibart]

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