18 dicembre 2000

Fino al 30.I.2000 Botto&Bruno e Zwelethu Mthethwa Roma, Palazzo Delle Esposizioni

 
Tre autori per due mostre diverse tra loro nella proposta, ma legate dall'attenzione degli autori alle realtà al margine...

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Lo spazio Sottozero del Palazzo delle Esposizioni sta finalmente diventando, per la capitale, uno dei maggiori luoghi espositivi dedicati alla realtà artistiche emergenti. In questo contesto sono state inaugurate il 12 dicembre due mostre, una dedicata all’artista sudafricano Zwelethu Mthethwa, e l’altra a due giovani artisti torinesi Botto&Bruno (Gianfranco Botto e Roberta Bruno).
Le due mostre prendono spunto da situazioni simili quali sono le realtà suburbane, tutte, indistintamente, affini. L’approccio è diverso, come diverso è il prodotto finale, ma entrambi i risultati hanno il pregio di non cadere nella scontata eguaglianza dove periferia=degrado. Mthethwa con i suoi ritratti solari e Botto&Bruno con le loro visioni surreali, ridanno dignità e vita al margine.

19733(1)Botto&Bruno presentano due installazioni, di cui una studiata appositamente per un locale dello spazio Sottozero, dove, con una tecnica ormai perfezionata, hanno rivestito la sala di immagini (lavorate e ritoccate esclusivamente a mano, a memoria di un passato da restauratori, e acquisite al computer solo per il processo di stampa) fino ad ottenere un paesaggio che in qualche modo rappresenta una periferia “globale”. Il risultato “Under my red sky” , che all’apparenza sembra una ripresa a 360°, è nella realtà il frutto di questo collage; immagini realizzate in varie zone periferiche di grandi e piccole metropoli italiane ed estere, dando l’impressione allo spettatore di trovarsi in una piazza ai margini della città. Tanto realistica quanto virtuale.
La seconda installazione è il video Without you I’m nothing, composto da sequenze di foto montate al computer in dissolvenza. Gli scatti sono realizzati con una cadenza quasi cinematografica, e raccontano di bambini in contesti architettonici di periferia; favole e movimenti quasi quotidiani con la colonna sonora di Bartolomeo Migliore.

19879 Zwelethu Mthethwa è un pittore, un fotografo, un docente all’università di Cape Town, una persona sensibile, un uomo socialmente impegnato. Forse questa brevissima descrizione puo’ aiutare a capire perchè, in un breve arco di tempo, è diventato uno degli artisti sudafricani piu’ conosciuti ed apprezzati nel mondo.
In mostra troviamo una selezione dei suoi ultimi lavori, “Sacred Home” e “Mother and Child”, immagini a colori di grande formato dove atmosfera e solarità non lasciano dubbi sul luogo delle riprese. Ma non bastano i colori e la sapiente illuminazione degli interni spogli, a dare corpo e contenuto sono i suoi soggetti. Ogni persona vive la ripresa come un “rito”, si prepara con cura, sceglie gli abiti migliori, medita la posa. Risultato di questa ricerca, di questo “reportage”, sono le immagini di persone semplici, presenti in una coreografia tanto scarna quanto lucente , resi non solo con rispetto ma conferendo loro la nobilità che ogni essere umano merita. Presente in mostra anche la videoinstallazione, realizzata dall’artista, “Rebirh”.

Link:
BIG Torino 2000



Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale, 194
Orari: tutti i giorni 10-21, martedì chiuso.
Ingresso: Libero – informazioni al: 06/47.45.903
Fino al 30 gennaio 2001
ufficio stampa: S8zero 06/68808433


Maurizio Chelucci
vista il 12 XII 2000

[exibart]

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