26 marzo 2001

Fino al 30.VI.2001 Mario Giacomelli “La mia vita intera” Roma: Galleria Anna D’Ascanio

 
Presentata in contemporanea alla grande retrospettiva dell'autore presente al Palazzo delle Esposizioni, rappresenta un compendio del suo lavoro piu' recente.

di

Le mostre e gli articoli che compaiono sulle piu’ importanti riviste del settore e d’arte non fanno altro che confermare l’importanza che ha avuto Giacomelli nella fotografia del secolo appena concluso. Come ho già avuto modo di dire era una persona fuori dagli schemi, un artista, un uomo di grande sensibilità. Si definiva un fotografo della domenica, visto che durante la settimana lavorava nella sua tipografia, e dedicava le feste alla sua passione: diceva che aveva bisogno di lavorare per mangiare e della fotografia per vivere il sogno.
Negli ultimi anni si è dedicato a rappresentare le poesie che più lo appassionavano, ed è proprio in questi lavori , come quello in mostra, che il sogno prende forma fino a rappresentare l’autore stesso come un autoritratto, e le sue passioni (poesia e fotografia) si materializzano e diventano un tutt’uno.
La mostra è composta da 30 stampe realizzate poco prima della sua scomparsa, che traggono ispirazione dai versi del poeta Jorge Luis Borges(“La mia vita intera”) . Un racconto (quello fotografico) realizzato nel suo stile, svolto recuperando le esperienze visive maturate nei lavori precedenti, tanto da essere un vero e proprio sunto della sua attività d’artista. Non c’è catalogo ne mi risulta che il lavoro sia stato pubblicato, andarci resta l’unico modo per apprezzare l’ultimo lavoro del maestro, in uno spazio godibile e tranquillo.


La Mia Vita Intera

Qui un’altra volta,
le labbra memorabili,
unico e simile a voi.

Ho perseverato nell’avvicinarmi
alla felicità
e all’intimità della pena.

Ho attraversato il mare.

Ho conosciuto molte terre;
ho visto una donna e due o tre
uomini.

Ho amato una ragazza altera e
bianca e di una ispanica quiete.
Ho visto un sobborgo infinito
dove si compie un’insaziata
immortalità di tramonti.

Ho assaporato numerose parole.

Credo profondamente che questo
sia tutto e che non vedrò né
eseguirò cose nuove.

Credo che le mie giornate e le
mie notti eguaglino in
povertà e ricchezza quelle di Dio
e quelle di tutti gli uomini.


Jorge Luis Borges



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Maurizio Chelucci



Roma
Galleria Anna D’Ascanio, Via del Babuino, 29
Fino al 30 aprile 2001
Orari: dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30.
Ingresso: Libero – informazioni al: tel. 06.36001804 – fax 06.36001876



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