18 ottobre 2000

Dal 10.IX.2000 al 14.I.2001 Da Courbet a Manet. La scuola di Barbizon e l’impressionismo. L’opera su carta Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli

 
L'esposizione di Conegliano si presenta come ideale quinta sezione della mostra di Treviso su "La nascita dell’Impressionismo"...

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Segnalata al pubblico dal curatore Marco Goldin come ideale quinta sezione della mostra di Treviso su ‘La nascita dell’Impressionismo’, l’esposizione di Conegliano ospita opere su carta degli artisti di Barbizon e degli impressionisti, provenienti da Musei, gallerie e collezioni private dell’Europa e degli Stati Uniti. Le opere sono state esposte in modo tale da occupare quattro dei cinque piani di Palazzo Sarcinelli, già sede di importanti rassegne quali ‘Da Monet a Morandi’ nel 1997 e ‘Da Fattori a Burri’ nell’anno successivo, mentre l’esposizione già annunciata ‘Da Turner a Monet. L’immagine di Venezia tra 800 e 900’ si terrà nell’autunno del 2001 in concomitanza con la mostra che la Fondazione Cassamarca dedicherà a Monet.
Ad ogni piano compaiono, rispettosi della sequenza tematica indicata nel titolo, questi piccoli-grandi lavori eseguiti a matita, a carboncino, a gessetto nero e biacca, a penna, ad inchiostro, con la tecnica del pastello o dell’acquerello, ognuno dei quali richiede una visione ravvicinata, un approccio quasi privato, motivo per cui si tratta di una mostra da visitare per così dire in punta di piedi, compiendo iterati movimenti di avvicinamento e allontanamento per ogni foglio esposto. Le opere su carta, circa 70, di artisti come Rousseau, Delacroix, Millet, Diaz, Corot e Courbet si succedono rivelando spesso una peculiarità comune, riscontrabile nell’elogio dell’appunto, dell’annotazione grafica sull’impostazione compositiva del paesaggio, un paesaggio che progressivamente anche tra i pittori francesi del XIX secolo non si accontenterà più di costituire unicamente il fondo di ambientazione per un racconto storico o mitologico, creando un assunto che andrà di pari passo all’acquisizione e all’affermazione di tecniche pittoriche più libere. Nel contempo sono in mostra esempi di opere compiute, che se da un lato rispecchiano il persistere della tradizione nella diligenza formale, dall’altro occasionalmente si muovono in direzione di un nuova volontà di visione e rappresentazione della natura, riuscendo a conferire al paesaggio la qualità di soggetto autonomo.
Boudin
Barbizon, che come sostiene in catalogo Virginia Baradel “non fu mai una vera scuola, con un programma e una teoria”, ebbe il pregio di offrire nelle immediate vicinanze di Parigi e ai bordi della foresta di Fontainebleau un luogo incontaminato ricco di spunti utili ad una visione nuova, spontanea e senza filtri della natura, e gli artisti che a partire dagli anni venti dell’Ottocento vi si recarono a dipingere contribuirono, ognuno con il proprio stile ma tutti in nome del rinnovamento, a creare “un antefatto certo dell’impressionismo”. Con una chiara analisi di parte dell’‘antefatto’, la prima sezione della mostra offre l’opportunità di avvicinare opere poco note al grande pubblico, e tra queste in modo particolare i lavori di Huet e Harpignies, vivace nell’enfasi ancora romantica il primo con fogli datati intorno agli anni ‘30, più pacato e descrittivo il secondo, di cui si possono osservare opere eseguite per lo più negli anni sessanta con la tecnica dell’acquerello. La mostra prosegue con il capitolo conclusivo dedicato all’opera degli artisti impressionisti, con fogli a tecnica mista di Boudin, grande interprete della luce, del mutare dell’acqua e delle nubi, tra i quali un piccolo lavoro intitolato “Pescivendole su una spiaggia in Normandia, 1870-1872” particolarmente intenso e vibrante, e a seguire tra gli altri opere di Jongkind, Manet, Latour, Monet, quest’ultimo coinvolto alla pratica dell’en plein air proprio da Boudin e Jongkind. Di Cézanne sono in mostra tre fogli disegnati a matita con studi da “La battglia di Cascina” e un altro non datato con ritratto del figlio, oltre al “Ritratto di Guillaumin” del 1866 circa.
Corot
Infine Degas, la cui presenza, ridotta ad un unico disegno a matita “Uomo a cavallo 1862-63” proveniente da Rotterdam, è decisamente poco rappresentativa dell’importanza che questo grande artista ebbe sul rinnovamento della storia dell’arte anche con le opere su carta. Suggestive invece le opere a carboncino di Henri Fantin-Latour, cariche di fascino intriso di malinconia nella resa dei volti e delle figure.


Mabo



DA COURBET A MANET La scuola di Barbizon e l’impressionismo. L’opera su carta. A cura di Marco Goldin. 10 settembre 2000 – 14 gennaio 2001
Sede dell’esposizione: Conegliano (TV) Palazzo Sarcinelli
Galleria Comunale d’Arte, Via XX settembre, 132
Per arrivare: AUTOSTRADE: uscita Conegliano della A27 Venezia-Belluno
FERROVIA: stazione di Conegliano sulla Linea Venezia-Udine
Organizzazione LINEA D’OMBRA SRL, VIA DELLA MADONNA, 9
31015 CONEGLIANO (TV), Tel. 0438 – 412647, Fax. 0438 – 412690
E-mail: info@lineadombra.it
http://www.lineadombra.it
Orario: dal lunedì al giovedì e la domenica ore 9-20
Venerdì e sabato ore 9-22, 1 gennaio 2001 ore 15-22
chiuso 24, 25 e 31 dicembre 2000
Biglietti d’ingresso. Intero £.10.000
Ridotto £. 8.000 con coupon dei quotidiani e gruppi: capogruppo gratuito, studenti universitari, oltre i 60 anni. Ridotto £. 6.000 Scuole con 2 accompagnatori a titolo gratuito, militari, ragazzi fino a 18 anni.
£. 2.000 per diritto di prevendita con esclusione delle scuole Ingresso gratuito bambini scuola materna
La vendita dei biglietti in mostra viene sospesa 30 minuti prima della chiusura.
Guardaroba e book-shop all’interno della mostra
Catalogo Linea d’ombra Libri £. 40.000
Prenotazioni biglietti e visite guidate, Laboratori didattici e informazioni CALL CENTER da lunedì a sabato ore 9-17 Tel. 0438 21306 Fax. 0438 418108; www.lineadombra.it/biglietto
Email biglietto@lineadombra.it


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[exibart]

5 Commenti

  1. Erano alcuni giorni che aspettavo questa pubblicazione. Grazie. Andrò con ogni probabilità alla mostra !
    Due soli piccolissimi e microscopici appunti:
    le foto (POCHE, per me che vado alla mostra passi ma per chi si basa solo sul vostro sito???)
    gli articoli legati (ormai ci avete, come dire, viziati, come mai non ci sono gli approfondimenti a questo articolo????)

  2. Paolo ti ringrazio per esserti accorto della mancanza degli articoli correlati (mea culpa).
    Fa piacere vedere che gli utenti di Exibart sono “Attenti” e esigenti. Un saluto e un augurio di buona visita della mostra…

  3. Carissimo Lettore Parigi,
    la media delle foto che inseriamo negli articoli è ben inferiore alle tre che puo’ ammirare in questo articolo.
    Cerceremo sempre di migliorare il reparto iconografico tuttavia ricordiamoci che scriviamo e andiamo a vedere per voi le mostre per spingervi a fare altrettanto.
    Cordialmente.

  4. fra un po’ la mostra chiude e consiglio a chi non l’ha gia’ visitata di affrettarsi.
    le opere sono deliziose e verranno soprattutto apprezzate da chi, come me, gira con il quadernino degli appunti.
    Approfittatene anche per vedere Conegliano che non è niente male!

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