27 dicembre 2001

Fino al 24.II.2002 Giovanni Lanfranco – Barocco in luce Napoli,Castel Sant’Elmo

 
Circa cento dipinti dalle eccezionali dimensioni – pale d’altare, grandiose tele con soggetti storici o ispirate a poemi epici nate per arredare i saloni di palazzi reali e di ville nobiliari, quadri da “stanza” di formato ridotto realizzati per un pubblico più esigente e sofisticato…(Tiziana Scarpa)

di

Sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, venerdì 21 Dicembre, alla presenza del sottosegretario ai Beni Culturali, l’onorevole Vittorio Sgarbi, ha aperto i battenti la seconda tappa della mostra: “Giovanni Lanfranco: barocco in luce” nella suggestiva sede di Castel Sant’Elmo di Napoli. La sede espositiva accoglie in modo egregio i cento quadri della mostra, Giovanni Lanfrancoproveniente dalla Reggia di Colorno a Parma. La mostra è frutto di anni di studio del più grande conoscitore di Lanfranco: Eric Scheleier, e della collaborazione delle soprintendenze di Napoli, Roma e Parma. Una rassegna antologica, che ricostruisce la lunga attività di Giovanni Lanfranco. Si parte dalla sua terra natale: Parma, dove lavorò con Agostino Carracci, fino al 1602, per poi ritrovarlo a Roma, insieme ad Annibale Carracci, per decorare Palazzo Farnese; in poco più di vent’anni Lanfranco diventa uno dei massimi protagonisti della scena artistica romana. Sull’onda della fama che lo circonda, nel 1630 si trasferisce a Napoli con la famiglia. Qui, pur vivendo da “straniero”, riesce a stabilire dei rapporti di convivenza. E’ stato definito un uomo malvagio di pochi scrupoli”, “intrigante, ma di successo.
Operò a Napoli mentre erano attivi Falcone, De Ribera, il pittore dell’annuncio dei pastori; lavorò anche nell’ormai scomparsa cattedrale della cittadina flegrea, ne è testimonianza in mostra Lo sbarco di San Paolo a Pozzuoli. L’evento napoletano si avvale anche delle cinque pale d’altare dei S.S. Apostoli, restaurate anche grazie a quest’occasione espositiva. E il giorno prima dall’apertura, il soprintendente Nicola Spinosa, ha portato a segno un’altra conquista: è esposto San Pietro e San Gennaro presentano il Cardinale Ascanio Giovanni LanfrancoFilomarino alla Vergine che solitamente è nella cappella privata del Cardinale del Palazzo Arcivescovile di Napoli, concesso all’esposizione dal Cardinale Michele Giordano.
Una mostra che non si esaurisce con la visione delle tele di Lanfranco, ma prosegue per la città:
la cupola del Gesù Nuovo, la volta e le lunette della chiesa della Certosa di San Martino, la tribuna e l’abside della Chiesa dei SS. Apostoli, la cupola della cappella del Tesoro in Duomo, lavori che gli vennero affidati, avendo ben presente le sue strepitose capacità decorative.
E facile unirsi al consiglio del soprintendente Nicola Spinosa, e invitarvi a completare la conoscenza di Lanfranco anche attraverso le opere parietali napoletane.

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Carolina GuadagniGiovanni Lanfranco



“GIOVANNI LANFRANCO, Barocco in luce”
Castel Sant’Elmo – Via Tito Angelini, 20 Napoli
VISITE DIDATTICHE: PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA E GRATUITA PER SCUOLE E GRUPPI
Info: Tel.848800288 per le scuole 0817410067
Orario: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.30, Lunedì chiuso.
ORARI DI APERTURA DELLA MOSTRA DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
LUNEDI’ 24 DICEMBRE 2001. APERTURA STRAORDINARIA DALLE 9.00 ALLE l4.00
MARTEDI’ 25 DICERMBRE. CHIUSO
MERCOLEDI’ 26 DICEMBRE. APERTO
LUNEDI’ 31 DICEMBRE 2001: APERTURA STRAORDINARIA DALLE 9.00 ALLE 14.00
MARTEDI’ 1° GENNAIO: CHIUSO
Biglietti: € 5,16 (£.10.000) Ridotto: € 3,61 (£.7.000) militari, ragazzi tra i 6 e i 18 anni, universitari con tesserino, oltre 65 anni, gruppi di almeno 12 unità, docenti e possessori dei biglietti d’ingresso a: museo di Capodimonte, Certosa e Museo di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli e Museo Archeologico Nazionale
Omaggio. Fino a 6 anni, portatori di handicap con accompagnatore, insegnante accompagnatore, giornalista con tesserino.
Il biglietto della mostra consente l’accesso a tutte le aree visitabili di Castel Sant’Elmo e da diritto alla tariffa ridotta per la visita di: museo di Capodimonte, Certosa e Museo di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli e Museo Archeologico Nazionale
Trasporti: Dall’autostrada: tangenziale uscita Vomero; dalla stazione centrale: metropolitana per Montesanto e funicolare adiacente, ultima fermata.Funicolare ultima fermata.
Catalogo:guida alla mostra “Giovanni Lanfranco, Barocco in luce” edito da Electa Napoli
A cura di Denise Maria Pagano e Tiziana Scarpa.
Costo €4,50 £8.713


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3 Commenti

  1. Una mostra stupenda ed un commento che davvero coglie nel segno! Mi raccomando, sempre così, attenti a quello che di bello succede nella nostra città!

  2. Very nice,
    peccato che questi restauri ormai siano delle pure invenzioni, come le storie che si imbastiscono per venderli.
    Questa è pura fiction.
    Con Sgarbi poi è diventata arte contemporanea all’italiana.
    Tra qualche anno l’Italietta statale si accorgerà di quanto è restata indietro, rispetto al concetto stesso di arte contemporanea.

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