02 maggio 2003

fino al 24.V.2003 Marinella Senatore Napoli, T293

 
Una galleria che si trasforma in un set cinematografico per narrare i ricordi dell’artista. Luci ed ombre, oggetti, suoni e parole si strutturano in maniera armonica. Nulla disturba l’armonia, eppure l’empatia pare non essere sufficiente…

di

La fotografia, nel cinema, è fondamentale. Nelle pellicole l’attenzione dello spettatore viene fortemente direzionata dall’occhio della cinepresa e dall’adattamento di una scena. L’ immagine, la forma, la situazione, il momento non sono legate esclusivamente al mondo del cinema, ma anche a quello dell’ arte. E sono legate, anche, alla memoria, ai nostri ricordi. La mente, attraverso il ricordo, esegue zoomate su un particolare: un viso, una mano, un oggetto che si infrange in un preciso momento; qualcosa di importante, qualcosa che poi ricorderemo. marinella senatore
Marinella Senatore (Salerno, 1977. Vive a Roma) ha studiato arte e cinema. Il suo percorso è perfettamente coerente con la struttura di questa mostra che intende fondere le percezioni dell’arte con i mezzi della cinematografia.
Nella galleria è stato creato un tragitto attraverso vari ambienti. In due aree ecco un interno notte, visto da due diverse prospettive: nella prima la luce entra dalla stanza prepotentemente riflettendosi sulla parete tinteggiata di azzurro dove si trova una mensola con alcuni oggetti, pezzi infranti sono sparsi sul pavimento. Qui i giochi di luce, la posizione dalla quale guardiamo la “scena” ci danno una prospettiva ampia. Nell’altro ambiente ritroviamo il muro tinteggiato dello stesso azzurro, c’è uno specchio che a sua volta riflette la luce, la prospettiva si è ristretta.
marinella senatoreAl centro delle due stanze e del percorso prestabilito dall’artista, la proiezione del video (I’ll never die) scritto e girato stessa Senatore. Dopo una serie di parole, immagini e suoni tutto si movimenta: un rumore di vetro infranto ci riporta alla scena vista nella prima stanza, la narrazione diventa evidentemente autobiografica.
Marcel Proust ne La ricerca del tempo perduto ci racconta come una “scintilla” del presente possa evocare in noi il ricordo del passato. Basta un riflesso di luce, un movimento di palpebre, il gusto di un biscotto. Ciscuno ha le proprie scintille, quelle degli altri, per quanto perfettamente ricostruite, raramente riescono a penetrare. E questo può essere l’unico limite di questa mostra.

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mostra visitata il 16 aprile 2003


Marinella Senatore
T293 arte contemporanea
Via dei Tribunali 293 (centro storico)
Tel 081295882
e-mail: t293@libero.it
orari: dal martedì al sabato dalle 16 alle 20


[exibart]

5 Commenti

  1. Prima di citare impropriamente Proust bisognerebbe capirlo…prima di criticare bisognerebbe entrare nei lavori e non rimasticare dei comunicati stampa…prima di scrivere controllare quello che si scrive…perchè mai concludere una recensione in modo così superficiale? Perchè mai nn approfondire?

  2. Si, sono d’accordo sullo strano effetto che da l’articolo di rimasticazione di informazioni lette da qualche parte, e qui bisogna essere più informati sul come funzionano certe riviste d’arte, ma forse è vero che non è un mio problema…

    Beh, che dire…
    Che dire se in fin dei conti si è da un bel pò di tempo fan di questa grande artista?. Se non che rimane appunto abbastanza interessante il suo lavoro e difficile (o forse snob) il suo carattere. E ci si ritrova sempre a fare i confronti fra lei e la sua “rivale” Iazzetta. Trovando Senatore grande nel suo fare artistico e Iazzetta speciale nel suo modo di rapportarsi col mondo, continuando la sua arte nel suo agire non registrabile se non nella interazione con chi ha la fortuna di avere a che fare con lei.
    Beh, care ragazze, continuate il vostro cammino e in bocca al lupo…

    Vostro affezionato

  3. Beh, caro/a etcu – Salute!!!…- non ho detto che l’articolo copiasse il comunicato stampa che ho qui con me, ma piuttosto che chi aveva scritto (una cosa pur sempre molto esplicativa), dava l’impressione di aver preso informazioni da qualche altra fonte, che ne sapesse molto di più della vita e opera dell’artista in questione…Poi se non è così, forse doveva esprimersi in altro modo…Comunque sia finiamo qui sta questione che lascia decisamente il tempo che trova…

  4. Hola mi nombre es Fabricio Senatore, soy de Argentina, mi abuelo nacio en cavo di tirreni, creo que marinella tambien si alguien por favor save como puedo encontrarla a marinella por favor escribanme por favor me encantaria conocer a esta persona, podriamos ser primos por favor help. Gracias

    Fabricio Senatore
    Tucuman Argentina

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