28 luglio 2010

fino al 23.VIII.2010 Michelangelo Napoli, Mann

 
Sulla carta, una grande mostra. Dai forzieri di Casa Buonarroti arrivano lettere e autografi michelangioleschi. Tra grafia e biografia c’è di mezzo un mare... di parole.

di

Cosa
rende “grande” un evento presentato come tale? Nel caso in oggetto,
l’attenzione rivolta a un sommo dell’arte; l’eccezionalità dei prestiti; il
folto concorso degli sponsor; il prestigio dell’edificio ospitante. Eppure
chissà se anche i più incalliti tra i “michelangiolisti” andrebbero in deliquio
per un’operazione che, nonostante le amorevoli fatiche di Casa Buonarroti,
mette a nudo i limiti intrinseci di ogni esposizione documentaria, specie se
poco circoscritta tematicamente o cronologicamente. Selezionati lettere,
biglietti, poesie autografe; pochi disegni, perlopiù schizzi architettonici o
di blocchi marmorei; e ancora suppellettili, libri, stampe, qualche cammeo e
dipinti valorizzati solo dalla patina dei secoli.

Il
vasto salone delle statue Farnese è, naturalmente, uno spazio superlativo, ma
sarebbe stato perfetto se il progetto curatoriale l’avesse intercalato con
sculture – o opere grafiche – in cui il debito di Michelangelo Buonarroti (Caprese, Arezzo, 1475 – Roma,
1564) nei confronti dell’antico fosse stato tangibile. Ma così il museo resta una
meravigliosa cornice, giustificata tutt’al più dalla presenza dell’Ercole
Farnese, il cui ritrovamento incrocia l’attività del Buonarroti (chiamato da
papa Paolo III a sostituire il defunto Giuliano da Sangallo nei lavori del
Palazzo capitolino) e quella del suo allievo Guglielmo Della Porta, che “risarcì” il colosso
marmoreo dei polpacci, prima che fossero ritrovati gli originali.

Arduo
diventa per il visitatore ricostruire la biografia del maestro attraverso le
carte, trascritte ma non contestualizzate né chiosate, e talvolta situate a una
distanza che non ne agevola la lettura. Nel dispersivo percorso tra genio, vita
privata e politica, una scrittura con i maestri cavatori di Carrara ricorda la
quarantennale “tragedia della sepoltura”: la tomba di Giulio II; i disegni di
fortificazioni raccontano di un Michelangelo difensore della Firenze
repubblicana contro il ritorno dei suoi storici patroni, i Medici, che in ogni
caso non se ne adontarono troppo (come attestano le successive missive di
Cosimo I e Caterina de’ Medici); la comunione intellettuale e spirituale fa
riaffiorare i volti del bellissimo e colto patrizio romano Tommaso Cavalieri e
della raffinata intellettuale e poetessa Vittoria Colonna.

Tutto sommato, però, “colui che nuovo Olimpo / alzò in Roma a’ Celesti (Foscolo) fra i mastodontici dei
pagani dell’Archeologico pare acquattato nell’ombra. Come irrisolto,
incompiuto. Non finito.

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dal 9 luglio al 23 agosto 2010

La Vita di Michelangelo. Carte, poesie, lettere e
disegni autografi del Maestro

a cura di Lucilla Bardeschi Ciulich e Pina Ragionieri

MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Piazza Museo
Nazionale, 19 – 80135 Napoli

Orario: da
mercoledì a lunedì ore 9-19.30

Ingresso:
intero € 10; ridotto € 6,75

Catalogo
Silvana Editoriale

Info: tel. +39
081440166; fax +39 081440013; www.mostramichelangelo.com

[exibart]

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