17 luglio 2008

fino al 9.XI.2008 Vincenzo Pagani Fermo (ap), Palazzo dei Priori

 
Immagini quiete, armonie di colori, prospettive di suggestiva e riposante naturalezza. A far da sfondo a una pittura interamente dedicata alla riproduzione minuziosa e rigorosa dell’iconografia religiosa...

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Se è vero che i principali centri d’irradiazione artistica del periodo rinascimentale italiano furono Firenze, Mantova, Ferrara e Roma, va riconosciuto nondimeno che la Marca cinquecentesca sia stata pur sempre una periferia di lusso. Gli ultimi anni del Quattrocento e i primi del secolo successivo furono contrassegnati, infatti, da un ricco fermento culturale, dovuto alla presenza di artisti del valore di Lorenzo Lotto, Carlo Crivelli, Pietro Alamanno, Luca Signorelli, Tiziano e Raffaello. Alcune città della Marca furono in quegli anni vivaci luoghi d’incontro, d’interazione di temi figurativi e stili pittorici capaci di esercitare un ruolo determinante nel legittimare la via rinascimentale e sancirne il successo.
La città di Fermo, che allora contribuì in maniera determinante a questa fioritura pittorica attraverso la figura di Vincenzo Pagani (Monterubbiano, Ascoli Piceno, 1490 ca.-1568), dedica oggi a questo eccellente maestro, fin qui ingiustamente trascurato, la sua prima grande mostra monografica.
Si tratta di un percorso espositivo, allestito all’interno del sontuoso Palazzo dei Priori, composto da cinquanta opere tra dipinti e monumentali pale d’altare, trenta delle quali provenienti da musei italiani e stranieri. Ma sono presenti altresì lavori appartenenti ad artisti che hanno direttamente o indirettamente influito sul suo stile, tra cui brilla per importanza l’affresco staccato del Putto con festone di Raffaello, proveniente dall’Accademia di San Luca.
Vale la pena di sottolineare il fatto che, come in tutte le mostre di sicuro taglio scientifico, si può seguire pedissequamente il percorso stilistico e cronologico dell’artista, attraverso un itinerario che ne rappresenta l’espressione stessa della crescita culturale. Vincenzo Pagani - Madonna in trono con Arcangelo Gabriele e Santo Evangelista - Chiesa di San Giovanni Battista, Grottammare (AP)L’obiettivo dei curatori è infatti quello di mettere in rilievo le notevoli doti con cui Pagani è riuscito da un lato a bilanciare e a mediare le variegate tendenze coeve, dall’altro a individuare nella prospettiva la linea maestra che avrebbe segnato la pittura rinascimentale, collocandosi a metà strada tra il fasto suggestivo di Crivelli e la lezione classicistica di Raffaello.
Pagani dunque fa sua la nuova lezione prospettica, mantenendo nondimeno ben saldo il legame con la tradizione, conferendo alle opere un’impronta di assoluta originalità. Dietro alle sue pale troviamo gli incantevoli scenari collinari del fermano, quasi a volerci dire che sullo sfondo delle sacre riproduzioni occorra mettere i paesaggi che costituiscono il nostro ambiente naturale, affinché i fedeli possano riconoscersi in esse. L’attenta resa dei panneggi e dei colori, i tratti dei personaggi nonché la descrizione dei particolari denotano la piena rispondenza all’interno della sua linea pittorica, tra gli ideali classici e una rappresentazione corretta e rigorosa dell’immagine. Una caratteristica che lo colloca con speciale visibilità all’interno di quel rinascimento marchigiano di cui fu, senza alcun dubbio, uno degli esponenti di maggior rilievo.
La sequenza delle opere consegnano indiscutibilmente il ritratto di un pittore che fu attivo essenzialmente nell’ambito dell’arte sacra, rivelandosi omogeneo esecutore e attento interprete dei modelli consacrati dell’iconografia religiosa. L’iterazione quasi ossessiva con cui per tutta la vita decorò pale d’altare destinate alle chiese, ai conventi e alle cappelle private denota la fervida operosità di un pittore che, al di là delle pur numerosissime committenze, fu segnato da una devozione profondamente autentica.

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gian paolo grattarola
mostra visitata il 31 maggio 2008


dal 31 maggio al 9 novembre 2008
Vincenzo Pagani – Un pittore devoto tra Crivelli e Raffaello
a cura di Paola Pierangelini, Walter Scotucci e Vittorio Sgarbi
Palazzo dei Priori
Piazza del Popolo – 63023 Fermo (AP)
Orario: dal 16 giugno al 18 settembre ore 10-13 e 16-20; dal 19 settembre al 9 novembre: feriali ore 10-13 e 15.30-18; festivi ore 10-13 e 15.30-19; giovedì a luglio e agosto e dal 7 al 17 agosto anche ore 21-23
Ingresso: intero € 8; ridotto € 5
Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel. 199151123; fax 800599122; info@vincenzopagani.it; www.vincenzopagani.it

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