03 giugno 2009

Glass Stress, il vetro nell’arte contemporanea. Evento collaterale alla 53. Biennale di Venezia

 

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[03|06|2009] |||arte contemporanea/esposizione

Glass Stress, il vetro nell’arte contemporanea. Evento collaterale alla 53. Biennale di Venezia
 

GLASS STRESS

preview riservata alla stampa giovedì 4 giugno 2009 | dalle 10.00 alle 18.00 | inaugurazione venerdì 5 giugno 2009 | dalle ore 18.00 | sedi varie | venezia

L’esposizione presenta le opere di 45 tra i più conosciuti artisti contemporanei che si sono confrontati con l’arte vetraria, da César a Tony Cragg, da Lucio Fontana a Dan Graham, da Orlan a Joseph Kosuth, da Man Ray a Jean Arp, a Louise Bourgeois, ad altri ancora.
La Scuola Grande Confraternita di San Teodoro ospita la grande installazione “Unicorno” di Koen Vanmechelen

L’esposizione si presenta come uno dei più originali eventi collaterali della 53. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia.
Glass Stress è un progetto ideato e organizzato da Adriano Berengo, con la consulenza di Laura Mattioli Rossi e Rosa Barovier Mentasti.
Adriano Berengo ha visto come il tema della Biennale di quest’anno, ovvero “la costruzione di nuovi mondi”, potesse dare lo spunto per proporre un’iniziativa che fosse un tentativo di immaginazione di un mondo altro, un contesto dove il vetro, grazie all’idea di grandi artisti internazionali, avesse la possibilità di mostrare le sue potenzialità.
Organizzata dal Mjellby Konstmuseum di Halmstad (Svezia) in collaborazione con Berengo Studio 1989 di Murano-Venezia, la mostra presenta le opere di 45 tra i più conosciuti artisti contemporanei – da César a Tony Cragg, da Lucio Fontana a Dan Graham, da Orlan a Joseph Kosuth, da Man Ray a Jean Arp, a Louise Bourgeois ad altri ancora – che si sono confrontati nell’arco della loro carriera con la tecnica vetraria.
La Scuola Grande Confraternita di San Teodoro accoglierà la grande installazione “Unicorno” dell’artista belga Koen Vanmechelen, parte del progetto The Cosmopolitan Chicken, che tocca molte tematiche sociali contemporanee come la manipolazione genetica, clonazione, globalizzazione, multirazzialità, società multiculturale, oltre a influenzare il dibattito su queste tematiche da un punto di vista artistico ed umanitario.

Il vetro è un materiale da sempre apprezzato per la sua duttilità, per le caratteristiche fisiche inalterabili e la ricchezza espressiva delle forme ma, nel corso dei secoli, ha dovuto esercitare grandi pressioni e compiere enormi sforzi – quello ‘stress’ di cui si parla nel titolo – per liberarsi dai cliché che lo imprigionavano e relegavano ad ambiti e utilizzi limitati.
La sua presenza nel mondo dell’arte contemporanea è una conquista abbastanza recente, ed essenzialmente dovuta alla sua specificità, fatta di durezza e fragilità, trasparenza e opacità.
La mostra, raccogliendo le esperienze di una serie di artisti contemporanei internazionali, si propone di individuare un percorso di studio e di critica, in grado di fornire l’opportunità di espandere i confini di questo materiale e fare del vetro di Murano un nuovo strumento espressivo.
Il fil rouge dell’esposizione è, dunque, il rapporto tra l’artista e il vetro, il confronto con le caratteristiche e i vincoli tecnici imposti dal materiale, il dialogo tra il pensiero dell’ideatore e la mano del maestro.
L’opera è il risultato del connubio tra l’idea dell’artista e il lavoro del maestro vetraio; la sintesi di saperi, conoscenze ed esperienze diverse, attraverso le quali si approda a un nuovo linguaggio espressivo.
Gli artisti presenti in questa esposizione sono entrati in contatto solo sporadicamente con il mondo del vetro ma, unitamente ad esso, utilizzano anche materiali molto diversi. Proprio per questa ragione hanno ottenuto risultati stupefacenti, di grande originalità e innovazione.
Quello che emerge è che l’incontro tra due realtà apparentemente lontane, l’arte contemporanea da un lato, il vetro dall’altra, ha consentito di immaginarne, idearne e costruirne una terza, un nuovo mondo, che ha liberato il vetro dalla sua identificazione in simbolo della tradizione, per donargli invece nuove prospettive e orizzonti.


Glass Stress
Glass Stress è un progetto ideato e organizzato da Adriano Berengo, con la consulenza di Laura Mattioli Rossi e Rosa Barovier Mentasti.
Artisti: Josef Albers, Arman, Jean Arp, Barbara Bloom, Louise Bourgeois, Sergio Bovenga, Daniel Buren, Lawrence Carroll, César, Soyeon Cho, Tony Cragg, Marie Louise Ekman, Jan Fabre, Lucio Fontana, Francesco Gennari, Dan Graham, Richard Hamilton, Mona Hatoum, Hye Rim Lee, Charlotte Hodes, Mimmo Jodice, Marya Kazoun, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Raimund Kummer, Federica Marangoni, ORLAN, Jean Michel Othoniel, Luca Pancrazzi, Anne Peabody, Giuseppe Penone, Anton Pevsner, Bettina Pousttchi, Robert Rauschenberg, Man Ray, René Rietmeyer, Silvano Rubino, Sandro Sergi, Kiki Smith, Jana Sterbak, Lino Tagliapietra, Koen Vanmechelen, Fred Wilson, Kimiko Yoshida, Chen Zhen.

Dal 6 giugno al 22 novembre 2009
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti, Campo Santo Stefano 2945, Venezia
Scuola Grande Confraternita di San Teodoro, San Marco 4810, Venezia
Orari: 10.00-18.00
Ingresso: 5,00 euro
Catalogo: Edizioni Charta
Informazioni e prenotazioni: tel. 041739453

Ufficio stampa: CLP Relazioni Pubbliche
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