14 febbraio 2018

Fino al 18.II.2018 Tandem. Sonia Andresano, Francesco Romanelli Museo Tattile Statale Omero, Ancona

 

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Nella corte della Mole Vanvitelliana di Ancona riecheggia il suono di legno che batte sulla pietra; è il rumore provocato dai visitatori che stanno momentaneamente attivando un’opera in mostra. Si tratta de Il Quarto Strato di Sonia Andresano, installazione site specific pensata per la Salina di Margherita di Savoia, composta da diverse paia di grandi sandali che l’artista ha realizzato assemblando legno e tessuti reperiti sul territorio. Sandali che ora si muovono e schioccano sui gradini del tempietto di San Rocco al centro della corte. Ma come sono giunti fin qui? La risposta è semplice: è attualmente esposta presso le sale del Museo Omero (che ha sede negli spazi della Mole) la mostra bipersonale degli artisti vincitori del premio Apulia Land Art Festival: Sonia Andresano e Francesco Romanelli. Un ex-equo che mette a confronto due ricerche e due approcci diversi che, proprio come in un tandem, si sostengono e risultano complementari. Ma il tandem, come ricordano i curatori Giosuè Prezioso e Giuseppe Capparelli, evoca anche la necessità dell’arte di creare relazioni e innescare scambi tra opera e osservatore, cosa che nel contesto in cui ci troviamo è ancor più evidente proprio per la vocazione stessa del Museo Omero, che da sempre si spende nel sostenere un’arte accessibile a tutti, con particolare attenzione ai non vedenti. 
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Sonia Andresano Quattrocentocinquantanovevirgolaquattro, 2018, Exhibition view

Qui le opere possono essere vissute e percepite con tutti i sensi: osservate, toccate, ascoltate e in questo caso anche calpestate. È proprio camminando lungo il percorso, segnato a terra da un drappo di lenzuola, che veniamo guidati all’interno del museo, mentre una voce che è poco più di un bisbigliare sommesso, ci accompagna tra le copie in gesso di statuaria antica. Un dialogo intimo tra l’artista e sua nonna, metafora del nostro rapporto con la storia. La memoria e le tradizioni. Molto diverse le atmosfere che ritroviamo nelle opere di Francesco Romanelli che mette in gioco una ricerca provocatoria, basata sul linguaggio pubblicitario con tocchi surreali e ironici. I titoli stessi delle opere, neologismi e ironici giochi di parole, hanno valenza contraddittoria e rappresentano chiavi di lettura e divertenti depistaggi. In Pronto pronto nostalgicamente si appropria dell’immagine di Corrado, storico conduttore televisivo e simbolo della tv anni ‘80, che viene riprodotta come mero pattern in una tendina paravento. Un separé demodé che simboleggia un velo di maya che nulla cela se non una realtà sfuggente e priva di significato. Le opere site specific vincitrici del premio vengono esposte come documentazione del lavoro svolto in Puglia e, inevitabilmente, estrapolate dal contesto in cui sono nate, perdono parte della loro potenza immaginativa, ma nonostante questo resta un’operazione molto interessante che crea una connessione tra il territorio pugliese e quello marchigiano, accomunati simbolicamente anche dall’opera del Vanvitelli, architetto sia della Mole, ex lazzaretto anconetano, che delle Saline Pugliesi.
Alice Cerigioni
mostra visitata il 21 gennaio
Dal 21 gennaio al 18 febbraio 2018
Tandem
Sonia Andresano, Francesco Romanelli
Museo tattile statale Omero, Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio, 28 Ancona
Orari: Ingresso libero dal martedì al sabato ore 16-19; domenica 10-13 e 16-19.
Info: http://www.museoomero.it

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