09 ottobre 2000

The Thing e AvANa Net censurati dal Comune di Roma Sotto accusa un libro di Blissett e un’opera di Web Art

 
Quando ci si trova di fronte a un episodio di censura c'è sempre molto da riflettere. Quali sono gli interessi in gioco, chi viene colpito e perché? E soprattutto, chi ha il diritto di fare cosa?

di

Ma riassumiamo i fatti: il 2 ottobre, in seguito all’ennesima segnalazione di Don Fortunato di Noto, presidente dell’Associazione Arcobaleno, impegnato nella caccia a pedofili e satanisti su Internet, il Vicedirettore generale del Comune di Roma, Mariella Gramaglia, decide di oscurare le pagine di AvANa Net (gruppo storico della telematica romana) e minaccia l’associazione di ricorre alle vie legali per difendere l’onorabilità del Comune di Roma. L’associazione “AvANa” infatti avrebbe « mancato gli impegni sottoscritti con il Comune di Roma, che vincolano a diffondere contenuti ispirati al rispetto della dignità dei cittadini e del completo sviluppo della persona umana». La dura posizione della Gramaglia sembra in realtà dettata da un clima politico surriscaldato, in cui la Destra capitolina chiede compatta (sull’onda del caso Lerner) le sue dimissioni, per aver lasciato che il server del Comune di Roma ospitasse dei contenuti pedofili. Essendo la Gramaglia un esponente molto vicino a Rutelli, la notizia arriva come una bomba nelle redazioni dei quotidiani, i quali riportano, il 3 ottobre, estratti dal sito di AvANa contenenti alcuni messaggi sul presunto piacere sessuale che i minori proverebbero nei rapporti erotici con gli adulti.
Logo
Quello che però i giornali trascurano, e in alcuni casi deliberatamente omettono – emblematico a riguardo è l’articolo de Il Messaggero di Roma – è che le frasi incriminate non sono di AvANa Net, ma fanno parte di un libro (pubblicato sul sito) intitolato “Lasciate che i bimbi” e firmato con lo pseudonimo Luther Blissett. Si tratta di un libro inchiesta sul fenomeno pedofilia, che tra l’altro si serve per la sua indagine di volumi autorevoli di psicologia, pubblicati da una casa editrice -la Little & Brown Company- afferente al gruppo Time Warner, e non di dichiarazioni morbose di pedofili telematici.
Ma questo è solo il primo atto. In data 4 ottobre i redattori di “The Thing” Roma, uno dei sette nodi del network internazionale dedicato alla net.art e alla net.culture realizzano che anche dal loro sito, ospitato sul server della Rete Civica, manca un documento. Nello stesso giorno dell’oscuramento di AvANa, il webmaster del Comune di Roma ha rimosso dal sito di The Thing un’intervista all’artista australiana Francesca da Rimini (alias DollYoko), accusato di contenere immagini lesive dell’accordo tra Associazioni e Comune di Roma.
Questa volta l’episodio è ancora più incredibile. Le immagini in questione sono tratte da “Doll Space”, un noto lavoro di Web Art, finanziato all’artista dall’Australia Council, vincitore di due premi internazionali e acquistato dalla University of Westminster!
Se poi si considera che le gif animate di DollSpace sono state composte utilizzando una stampa olandese del 1789, che fu una delle prime illustrazioni dei romanzi di De Sade, l’assurdità dell’intervento di censura sulla Rete Civica sembra ancora più evidente.
Doll Yoko
Il problema della pedofilia e quello conseguente della tutela dei minori è indiscutibilmente serio. Ed è proprio per questo che, a mio avviso, l’allarmismo indiscriminato creato da mass media e istituzioni attorno al fenomeno è inutile e soprattutto dannoso perché impedisce una corretta analisi della situazione e alimenta inutili cacce alle streghe. Gli episodi di oscuramento ai danni di The Thing e AvANa Net dimostrano ancora una volta che la censura, oltre ad essere arbitraria è stupida visto che non sa fare distinzione tra materiale realmente offensivo e pericoloso e prodotti artistico-culturali.



Affinchè tutti possano farsi una personale idea sulla questione ecco una serie di links utili:

Il libro “Lasciate che i bimbi” di Luther Blissett
L’articolo apparso su “Il Messaggero”
L’intervista e le immagini di “DollSpace”:
Le immagini del libro di De Sade

Per informazioni, adesioni, supporto e quant’altro:
The Thing Roma

Contacts:

The Thing Roma thing_it@katamail.com

Valentina Tanni


[exibart]

7 Commenti

  1. Presentiamo ora alcuni documenti relativi alla tortura inflitta dall’Inquisizione nelle carceri, agli eretici catturati. Si trattava di un manuale ad uso degli Inquisitori, che potevano scegliere vari tipi di tortura per il condannato, e poichè alla seduta assisteva un segretario, aveva già la traccia per fare il verbale:

    “Modo di battere con la bacchetta i fanciulli, che però trapassino il nono anno della loro età.”

    Allora i Signori, visto ecc., per ottenere la verità dal Costituto, non potendosi da lui aver in altro modo e d’altronde non essendo assolutamente in grado il Costituto, per la sua giovane età, di sopportare il torcimento di membra, decretarono che fosse battuto con la bacchetta… Pertanto ordinarono che il Costituto fosse condotto nel luogo dei tormenti, lì fosse spogliato e gli fossero

    legate le mani alla corda davanti al viso, per essere colpito con la bacchetta. Vi fu condotto e

    spogliato.. fu più volte benevolmente ammonito dai Signori a dire la verità… Allora i Signori, poichè il Costituto persisteva nella sua ostinazione, ordinarono che fosse picchiato con la bacchetta dall’inserviente. Essendo colpito, incominciò a gridare:” Ohimè” ecc. Interrogato ecc., rispose ecc. E più volte ammonito ecc., rispose ecc. Allora i Signori, poichè il Costituto, dopo tante e tante battute, non voleva dir nulla e poichè non si poteva ottenere da lui niente altro, ordinarono che fosse sciolto, rivestito e condotto alla sua cella, dopo che era stato così, nel tormento, per la durata di ecc.”

  2. mi è arrivata la lettera circolare inviata da lorsignori per denunciare l’avvenuta censura. Operazione demagogica e pericolosa !

  3. Ho letto attentamente il libro incriminato di Luther Blissett e a parte che io non ho molta stima per la censura in generale (anzi, direi per nulla!), ma in questo caso non vedo proprio cosa c’era da censurare! Non è sicuramente un elogio alla pedolfilia, ma solo una giusta osservazione sui pericoli dell’isteria di massa che possono portare a una vera e propria “caccia alle streghe”…

  4. Questo Blisset sono anni che fa questi giochetti da circo, non è arrivato il momento che ci dica chi è? se è una persona sola? è una coperativa di persone? una società a delinquere? e chi èèèèè?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui