04 settembre 2006

fino al 15.IX.2006 Fausto Melotti – Disegni 1978-1985 Assisi, Museo Pericle Fazzini

 
Quindici disegni di Melotti. Un piccolo ma prezioso evento che si inserisce in una serie dedicata agli amici del artista marchigiano. Per capire Fazzini attraverso la visione delle opere dei suoi colleghi...

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In contemporanea con la mostra Piccole sculture di Fazzini, il museo Pericle Fazzini di Assisi costruisce un piccolo ma interessante evento intorno all’attività grafica di Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986).
La mostra si inserisce in un più ampio programma culturale del museo che intende approfondire, con eventi a cadenza mensile, lo studio dell’arte di Pericle Fazzini (Grottammare, Ascoli Piceno, 1913 – Roma 1987) analizzando la rete di amicizie che legava lo scultore marchigiano ad altri artisti a lui contemporanei, sia italiani che stranieri. Fazzini visse per quasi per un decennio a stretto contatto con Melotti, quando entrambi, primi anni Ottanta, avevano i propri studi d’artista nella capitale, nelle vicinanze di Piazza di Spagna. Da questa frequentazione umana ed artistica nacquero nuovi spunti e reciproche influenze, che andarono ad impreziosire la già ricca vena artistica dei due autori, ormai entrati nella fase più matura della propria esistenza e del proprio operare.
Nel bookshop del museo fanno elegante mostra di sé quindici disegni acquerellati del grande scultore milanese, realizzati tra il 1978 e il 1985, durante gli anni conclusivi della sua lunga carriera d’artista. Tra i suoi mille appunti, Melotti scriveva: “Mi trovo davanti ad un foglio bianco sul quale tra poco si delineerà un disegno che non conosco”: se Michelangelo liberava forme e figure intrappolate nella materia inerme, Melotti si poneva al servizio di un atto creativo trascendente la propria volontà razionale, lasciava che lo Spirito Creativo pervadesseFausto Melotti, 1970 e guidasse il suo gesto d’artista. Sul suo “foglio bianco” iniziavano così autonomamente a rincorrersi forme armoniche riconducibili ad elementi primitivi lineari e geometrici, strutture stilizzate ed eleganti si disponevano a scandire spazi illusoriamente tridimensionali, sicuro indizio delle origini scultoree della sua arte. Allusioni alla labilità dell’esistenza umana, nei suoi disegni i fragili segni di matita tracciati sulla carta -esili analogie del reale- galleggiano nell’universo inafferrabile di uno sfondo sfuggente ed indefinito. Seppur in una tensione continua verso un’arte simbolica ed astratta, Melotti non disancora mai le sue forme dal rapporto col reale: linee e figure mantengono sempre una salda concretezza materica, capace di conferire loro la concretezza di fantasmi onirici di entità reali. La sua solida formazione classica, inscindibile dalla passione e dalla profonda conoscenza della musica, gli suggerisce un’armonica, quasi architettonica suddivisione degli spazi, nei quali orchestrare ritmiche composizioni di matematica, metafisica purezza.

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Fausto Melotti disegni 1978 – 1985
Museo Pericle Fazzini, Palazzo del Capitano del Perdono, Assisi
Orario: dal martedì alla domenica, ore 10 – 13 / 14 – 23. Chiuso Lunedì
Biglietto intero 5 €, ridotto 3 €, Info: tel. e fax 075/8044586 – info@periclefazzini.it  – www.museo.periclefazzini.it 


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