15 dicembre 2006

ARTE ANTICA PER NATALE

 
Dopo 18 anni di restauri riapre a Torino il Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama. Quattro piani di esposizione per trentamila oggetti. Dieci secoli di arte tutta da vedere. Mentre a Roma riapre le porte la Galleria d’Arte Antica di Palazzo Barberini. Due proposte nuove di zecca per il Natale 2006...

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Una sintesi di pietra di tutto il passato torinese”. Così Guido Gozzano descrive il torinese Palazzo Madama. L’edificio ha una storia lunga e gloriosa che si snoda attraverso i secoli, dalle origini –nel I secolo a.C.- come porta del castrum romano, a sede del Comitato Olimpico durante i giochi invernali del 2006. Nel Medioevo, divenuto fortezza, fu residenza dei principi d’Acaja mentre all’inizio del Quattrocento Ludovico d’Acaja trasformò la fortezza in un massiccio castello con quattro torri angolari e spazi articolati intorno ad un cortile centrale. Solo nel XVII secolo divenne una vera reggia, elegante e aristocratica, grazie a Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (la Madama Reale alla quale si deve il nome con cui il palazzo è ancora oggi noto) che affidò al geniale Filippo Juvarra la trasformazione dell’edificio. Il progetto juvarriano non fu mai portato a termine, così alla facciata grandiosamente barocca corrisponde una parte posteriore che conserva l’immagine di fortezza medioevale (il cui aspetto attuale è dovuto a restauri ottocenteschi). Dal 1934 il Palazzo è sede del Museo di Arte Antica che per 18 anni -dal 1988- è stato chiuso per lavori di ristrutturazione e restauro per riaprire al pubblico domani, sabato 16 dicembre.
I numeri del nuovo allestimento sono imponenti: trentamila Palazzo Madama, Torino, Scalone monumentale di Filippo Juvarra opere, trentacinque sale di esposizione distribuite su quattro livelli, dal seminterrato al  secondo piano. La collocazione delle opere corrisponde idealmente alle successive fasi di sviluppo dell’edificio. Nel seminterrato il Lapidario Medievale con opere datate dall’alto medioevo al romanico: sculture, mosaici, oggetti di oreficeria. Al piano terra le collezioni di Gotico e Rinascimento che includono dipinti di Giacomo Jaquerio, Martino Spanzotti e Defendente Ferrari, che da soli coprono gran parte della storia della pittura piemontese dell’epoca. Nei sontuosi appartamenti del piano nobile sono raccolte le opere del periodo barocco, un’interessante e ricca raccolta di pittura seicentesca con artisti come Orazio Gentileschi, il Cerano, Giulio Cesare Procaccini, dipinti del Settecento piemontese e una selezione di arredi. Infine, al secondo piano sono state collocate le ampie collezioni di arte applicata suddivise in sale tematiche: maioliche e porcellane, tessuti, una sala dedicata a vetri, avori, smalti e preziose oreficerie.
Un posto a parte è riservato alle opere più importanti e significative delle collezioni, che sono state raccolte in una delle torri del castello, la “Torre dei tesori”. Qui è custodito forse il più celebre dipinto delle collezioni: il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, insieme ad alcuni fogli miniati del codice delle Très belles heures de Notre Dame de Jean de Berry dei fratelli Antonello da Messina, Ritratto d Van Eyck e bottega. Non sarà stato facile scegliere nel vasto insieme di opere che compongono le collezioni quelle più  “meritevoli” di essere enucleate dal percorso standard per essere inserite in questa sorta di antologia dei capolavori, operazione che, a dire il vero, lascia un po’ perplessi.
E sempre in tema di inaugurazioni natalizie, il 13 dicembre scorso è stata aperta a Roma in Palazzo Barberini la Galleria Nazionale di Arte Antica. Le sale del palazzo -prima occupato dal circolo ufficiali- sono state restaurate per accogliere una ricca collezione di dipinti del Cinquecento da Raffaello ad Hans Holbein da Lorenzo Lotto ad El Greco. Al momento sono state allestite otto sale al piano nobile, ma nei prossimi tre anni sarà completato il restauro e l’allestimento del piano con sale che accoglieranno dipinti di Caravaggio e pittori caravaggeschi, mentre le collezioni di pittura del secondo Seicento e del Settecento dovrebbero trovare posto nelle sale del secondo piano, ancora in ristrutturazione.
Se per Natale sarete a Torino o Roma non lasciatevi sfuggire questi due musei freschi di vernice.

antonella bicci


Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama
Palazzo Madama, Piazza Castello, Torino (zona via Roma) –
Info: 011 4433501; palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
Prenotazione visite autonome e visite guidate tel. 011.4433501;la prenotazione dà diritto alla riduzione del 20% sul biglietto di ingresso
Ingresso: intero euro 7,50; ridotto euro 6,00;
Orari: da martedì a venerdì 10.00/18.00; sabato 10.00/20.00; chiuso lunedì; la biglietteria chiude un’ora prima
Orari di apertura per le feste natalizie: 24 dicembre:10.00/ 14.00; 25 dicembre chiuso; 26 dicembre10.00 / 18.00 31 dicembre 10.00/14.00; 1 gennaio 2007 14.00 / 18.00; 6 gennaio 200710/00 / 20.00

Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini
Palazzo Barberini, Via Barberini, 18 o Via delle Quattro Fontane, 13, Roma (zona piazza Barberini) – Info: www.palazzobarberini.it
Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 2,50 (18 – 25 anni); gratuito under 18 e over 65; Orari: da martedì a domenica 8.30 – 19.00 (biglietteria 9.00 – 18.30); chiuso tutti i lunedì, 25 dicembre; 1 gennaio


[exibart]

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