19 febbraio 2007

fino al 3.VI.2007 Amore e Psiche Arona (no), Villa Ponti

 
Il mito di Amore e Psiche rivive a Villa Ponti. L’amore in tutte le sue sfaccettature, insieme alla seduzione e al fascino. Attraverso un percorso che dall’Ottocento arriva a toccare il contemporaneo...

di

Secondo l’antico mito, tratto dalle Metamorfosi di Apuleio, Psiche è una bellissima principessa, così affascinante da suscitare la gelosia di Venere. La Dea invia suo figlio Eros affinché la faccia innamorare dell’uomo più indegno della terra. Ma il Dio si innamora della mortale, e con l’aiuto di Zefiro, la trasporta al suo palazzo, dove, di notte, al riparo dagli sguardi della madre, la incontra regalandole momenti di passione indimenticabile. La fanciulla però non deve vedere il viso di Amore, altrimenti si romperà l’incantesimo. Per vincere la solitudine del giorno, ottiene di ricevere le sue sorelle al castello, ma queste la convincono a guardare il volto del suo amante. Amore non è un serpente mostruoso come si favoleggiava, ma un bellissimo giovane che le appare in tutto il suo splendore. Una goccia d’olio della lucerna cade e brucia la pelle dell’amato svegliandolo: il Dio fugge e Venere scaglia la sua punizione. Solo alla fine, dopo aver attraversato il regno dei morti, Psiche ottiene l’aiuto di Giove, grazie all’intercessione di Amore. Mosso a compassione, il padre degli Dei le dona l’immortalità e Psiche può finalmente diventare la sposa di Eros, coronando il loro sogno d’amore. Dalla loro unione nasce una figlia, chiamata Voluttà.
Eros rappresenta il sentimento amoroso fondato sulla passione, mentre Psiche, invece, incarna la mente e la razionalità. È l’eterno Renato Guttuso, Strega malinconica, 1982, Olio su tela, 100 x 90 cm conflitto tra ragione e sentimento, che solo nei rapporti sani e duraturi riescono a fondersi in armonia. Indaga questo complesso e antico tema la splendida rassegna presso la prestigiosa Villa Ponti ad Arona, sul Lago Maggiore. L’esposizione, curata da Carlo Occhipinti, comprende una selezione di oltre cento opere che raffigurano il tema delle varie forme d’amore, del fascino e della sensualità, proponendo autori di diverse correnti artistiche, in cui la passione si alterna al raziocinio, in una felice altalena tra Romanticismo, Futurismo, Arte Classica e Surrealismo. A partire dal 1800 fino ai giorni nostri, le opere sono presentate secondo una “casualità temporale”.
La locandina, simbolo della mostra, è il quadro La Cicala Morente, La Fine dell’Estate (1906) di Giovanni Guarlotti (Galliate, Novara, 1869 – Torino, 1954): un corpo di donna lascivo e senza veli, adagiato languidamente, come spossato, su uno specchio d’acqua, attorniato da candidi cigni. La fanciulla ha le proporzioni di una bellezza classica, ma è dipinta quasi alla maniera preraffaellita, sebbene con un minor proliferare di dettagli. Anche Giovanni Segantini (Arco, 1858 – Monte Schafberg, Pontresina, 1899) è presente con uno splendido Nudo femminile in piedi (1884-1886), che brilla grazie alla tecnica divisionista.
Molte le sculture che compaiono in mostra, come Gli Amanti (1882) di Medardo Rosso (Torino, 1858 – Milano, 1928) e gli Innamorati di Arturo Martini. Oppure, ancora Ettore e Andromaca di Marc Chagall, Les amoureux de Paris, 1955, tecnica mista su carta intelata, 62 x 53 cmGiorgio de Chirico o le Veneri di Giacomo Manzù. Ricorrente è il tema della relazione tra artista e modella, sottolineato come pseudo-legame amoroso, fonte di ispirazione e devozione, come in Grosz, Sironi e Fiume (La Musa del Pittore, 1950).
Splendide le tele di Renato Guttuso (Bagheria, 1912 – Roma, 1987), che raffigurano donne tormentate dai colori psichedelici (Strega Malinconica, 1982-83), accanto al tenero collage dei Giovani Innamorati, datato 1968. Numerosissimi sono gli altri grandi nomi raccolti: Renoir, Picasso, Chagall e Warhol, fino a Mimmo Rotella e Marco Lodola.
Un gioiello di mostra in una meravigliosa cornice naturalistica e storica come quella di Villa Ponti, dimora settecentesca finemente decorata e affrescata. La donna, naturalmente, è protagonista assoluta dell’esposizione, dea incontrastata dell’amore e della passione in tutte le sue sfumature.

vera agosti
mostra visitata l’11 febbraio 2007


Amore e Psiche – Arte e Seduzione
Dal 16 dicembre 2006 al 3 giugno 2007 – Villa Ponti, Via San Carlo, 63 – Arona (No) – Orari: lunedì-venerdì 10-12 14:30-19:00 – Sabato, domenica e festivi: 10-12:30 14:00-19:30 – biglietti: 6,00 euro-5,00 euro ridotti
tel: 0322.44629


[exibart]

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui