11 gennaio 2014

Finissage Paolo Meoni – Volumi AplusB contemporary art, Brescia

 
L’artista pratese chiude oggi la sua mostra a Brescia. Foto che documentano territori e paesaggi, rielaborate per diventare il punto di partenza di una nuova creazione -

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Volumi è una serie di opere fotografiche costituenti l’evoluzione più aggiornata di una ricerca artistica che trae avvio nel 1997. Paolo Meoni, nei panni di un novello flâneur di baudelairiana memoria, conduce una rigorosa ricerca artistica e visuale a partire dall’osservazione del territorio, della geografia dei luoghi natii e della periferia pratese di cui, nel corso degli anni, ha registrato il progressivo cambiamento da area rurale a zona ad alta industrializzazione sotto la spinta degli inarrestabili flussi migratori.
Paolo Meoni - Volume 100x80cm 2013
Un lavoro dall’iniziale sapore documentaristico tradottosi ben presto in uno sterminato archivio personale di negativi che, col passare del tempo, ha costituto il punto d’avvio per lavori miliari della sua ricerca. I cicli Dusty Landscapes, ad esempio, sono legati ai concetti di traccia e tempo captabili nella registrazione imparziale da parte dello scanner del pulviscolo depositatosi negli anni, di impronte e imperfezioni conseguenza della manualità dell’artista, e Dusty Faces progetto basato sul medesimo concetto e ora in mostra al Mart di Rovereto al fianco di Christian Boltanski, Marlene Dumas, Bertrand Lavier, Giulio Paolini, Thomas Ruff, Jeff Wall e Francesca Woodman nella rassegna L’altro Ritratto.
Peculiarità del processo creativo è l’uso dello scanner come medium privilegiato, procedimento che in Meoni significa passaggio dall’analogico al digitale e che, unitamente all’adozione del negativo fotografico, costituisce una sorta di leitmotiv in grado di legare gli esiti precedenti della sua ricerca a quelli attuali. Volumi è infatti un’operazione fotografica nel senso meno convenzionale del termine: nasce dalla piegatura geometrica del negativo, si sostanzia nella creazione di sculture di film fotografico passate al vaglio o, per meglio dire, fotografate dalla luce dello scanner, parla di tridimensionalità e sedimentazione pur vertendo su risultati bidimensionali. Un lavoro che narra di fotografia attraverso l’impiego inedito di un mezzo comunemente considerato oggettivante e attestatore di realtà, fa uso della “materia” fotografica senza mai giungere all’azione simbolo per antonomasia del fenomeno: lo scatto.
Il lavoro di Meoni è dunque un ragionamento costante e perpetuo sulla definizione del concetto e del ruolo del medium fotografico, è l’estrema e naturale evoluzione di una ricerca artistica che, chiamando ripetutamente in causa il mezzo, chiude il cerchio di una analisi metonimica e autoreferenziale, che non vuole essere necessariamente estetica ma che si fa luogo di scandaglio del senso, delle possibilità e dei limiti di un mezzo.
Bianca Martinelli
mostra visitata il 21 novembre 2013
Paolo Meoni Volumi
AplusB contemporary art 
Via Gabriele Rosa, 22a – 25121 Brescia
Orari: da giovedì a sabato, ore 15.00-19.00 e su appuntamento
Info: 030.5031203 – gallery@aplusb.it

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