04 luglio 2014

Fino al 5.VII.2014 L’avventura, Die mit det liebe spielen Palazzo Guaineri delle Cossere, Brescia

 
Il dialogo, prima di tutto. Tra tempi percepiti e reali, tra luoghi di provenienza e d’approdo, in grado di fornire spunti che spingano a operare un riesame di radicate convinzioni. E convenzioni -

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È improntata all’insegna del confronto “L’avventura – die mit der liebe spielen”, group show che riunisce 11 giovani artisti di nazionalità tedesca, chiamati a confrontarsi col piano nobile di una silente e disabitata architettura italiana di matrice settecentesca. A punteggiare lo spazio sono opere, pittoriche, scultoree e installazioni, create ad hoc da artisti nati a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, provenienti dalla Renania settentrionale e formatisi in larga parte all’Accademia di Düsseldorf. E se il titolo è un chiaro riferimento alla pellicola di Michelangelo Antonioni presentata al festival di Cannes del 1960, le tematiche fulcro del lungometraggio (ricerca, amore, sforzo comunicativo) si trovano riproposte e filtrate attraverso una nuova sensibilità, lungo le dieci sale che compongono la mostra.
Tobias Hoffknecht, Fêtes champêtres, 2014 Catena, tubo di alluminio. Size variable a terraTobias Hoffknecht, Untitled, 2014
Così i dipinti di David Czupryn (1983, Duisburg) si aprono su spazi fittizi fatti di aste, corde, piante su un fondo che imita materiali industriali, gli assemblage site-specific di Robert Elfgen (1972, Wesseling am Rhein), realizzati all’insegna dell’eterogeneità del supporto, alludono alle vicende biografiche dell’artista, mentre in Max Frintrop (1982, Oberhausen) la ricerca di una progressiva sintesi geometrica si traduce nell’essenziale reiterazione di una forma ricorrente. Essenzialità è il concetto alla base anche degli interventi di Stephanie Stein (1972, Kiel) e Tobias Hoffknecht (1987, Bochum) i cui lavori dai tratti inequivocabilmente minimalisti, a metà strada tra scultura e installazione, tessono rapporti con lo spazio circostante, stimolandone una riconsiderazione in termini di proporzione. Le sculture in lamina d’alluminio di Valerie Krause (1976, Herdecke) sono giocate sulla dicotomia tra la durezza del materiale e la flessuosità con cui è esso plasmato; fascinazione per linearismo fortemente gestuale e grafismo primitivo sono centrali nel lavoro di Jana Schröder (1983, Brilon), mentre le composizioni a puntasecca e sanguigna di Dennis Scholl (1980, Hünfeld) aprono lo sguardo a scenari di natura onirica e surreale. I pannelli astratti di Philip Seibel (1980, Hagen), in cui le venature lignee sono mimeticamente rese dalla pittura, mettono alla prova lo sguardo dell’osservatore, interrogandolo sul rapporto tra autenticità (essere) e verosimiglianza (apparire), i lavori scultorei di Michail Pirgelis (1976, Essen), plasmati da frammenti di relitti di aeroplani, invocano alla riflessione circa la pratica del turismo di massa, mentre la pittura di Melike Kara (1985, Bensberg) realizzata su supporto plastico, è un fluire di linee astratte in una delicata danza cromatica.
Bianca Martinelli
mostra visitata il 24 maggio 2014
Dal 24 maggio al 5 luglio 2014
L’avventura / Die mit der Liebe spielen
Palazzo Guaineri delle Cossere
Contrada delle Cossere, 22 – Brescia
Orari: giovedì – sabato, ore 15.00-19.00 o su appuntamento

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