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Una serie di poster di propaganda del regime nord coreano sarà questa settimana oggetto di una mostra in Cina. Si tratta di un evento più unico che raro, difficilmente infatti questo tipo di materiale riesce a valicare il confine nazionale. Basti pensare che nel 2010 l’olandese Willem van der Bijl fu arrestato a Pyongyang con l’accusa di spionaggio per aver esportato proprio alcuni di questi manifesti.
L’esposizione è un’idea di Nicholas Bonner, proprietario di un’agenzia di viaggi a Pechino, che con un po’ di fantasia è riuscito a trovare un modo per aggirare il divieto: ha chiesto ad alcuni artisti nordcoreani di riprodurre i poster propagandistici del proprio paese.
Come ci si potrebbe aspettare, gli Stati Uniti sono il bersaglio principale della propaganda e l’orgoglio sul lavoro è tra gli argomenti più inflazionati. È molto difficile essere un artista indipendente nella Corea del Nord, tutti i professionisti devono infatti lavorare per lo Stato e molti tra questi sono costretti a diffondere i messaggi del regime. (Giulia Testa)