22 gennaio 2016

Una mostra a Davos

 

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Proprio in questi giorni a Davos, in Svizzera, si sta svolgendo l’incontro annuale a porte chiuse del World Economic Forum, che riunisce gli esponenti della politica e dell’economia internazionale, con intellettuali, scienziati, giornalisti e leader religiosi, che si incontrano per discutere sulle questioni più urgenti che riguardano il pianeta. Quest’anno l’argomento centrale del meeting è la quarta rivoluzione industriale, quella della tecnologia e dei bot.
Naturalmente anche l’arte ha da dire la sua al riguardo, ci provano i curatori del V&A Museum di Londra che hanno organizzato per l’occasione una mostra nella ridente località delle Alpi svizzere. “This Time Tomorrow” esplora gli sviluppi tecnologici degli ultimi anni, dall’intelligenza artificiale alla stampa in 3D, presentando una serie di incredibili innovazioni che mostrano chiaramente la direzione in cui sta andando il mondo. 
Tra le opere esposte anche due modelli a grandezza naturale del volto di Chelsea Manning, l’ex soldato statunitense transgender condannata a 35 anni di prigione militare per aver divulgato oltre 7mila documenti coperti dal segreto di stato. La cosa particolare è che “Radical Love”, questo il titolo dell’opera firmata Heather Dewey-Hagborg, è stata realizzata utilizzando molecole di DNA prelevate dalla saliva e dai capelli di Manning: fin quando resterà in prigione la donna non potrà essere fotografata. Tra le numerose altre invenzioni, una maglietta con 120 piccoli pannelli solari in grado di produrre in un’ora energia sufficiente a ricaricare un cellulare. Gli appassionati del genere saranno felici di sapere che si tratta solo di una piccola anticipazione, il museo londinese sta infatti organizzando una grande esposizione dedicata proprio allo sviluppo e alle innovazioni tecnologiche del terzo millennio. (Giulia Testa)

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