24 marzo 2016

Google sbarca a Cuba

 

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Offrire gratuitamente la connessione internet in un paese dove la wifi è merce rara e costosa, nonché sottoposta a un severo controllo statale, può essere un gesto rivoluzionario, o per lo meno ribelle. Se poi si aggiunge che lo stato in questione è Cuba balzata alla cronaca in questi giorni per la storica visita di Barack Obama, la questione entra immediatamente tra le notizie di interesse internazionale.
Grazie al supporto fondamentale di Google lo scultore cubano Alexis Leiva Machado, meglio conosciuto come Kcho, metterà gratuitamente a disposizione dei suoi concittadini la connessione ad alta velocità del suo studio, nel tentativo di rilanciare il dibattito sull’accesso alla rete nel paese caraibico. La compagnia di Mountain View ha fornito all’artista computer portatili, cellulari e addirittura occhiali per la realtà virtuale, che saranno liberamente utilizzabili da quaranta utenti per volta, cinque giorni alla settimana, dalle sette del mattino fino a mezzanotte. Lo scultore non può certo essere definito un dissidente, considerato il suo ruolo nel governo comunista e nell’Assemblea Nazionale e soprattutto il rapporto di amicizia che lo lega ai fratelli Castro, basti pensare che ha accompagnato Raúl nella sua visita a Papa Francesco. L’iniziativa lascia però ben sperare per il futuro della libertà di espressione e dell’informazione nel “paradiso socialista”, dove la finestra sul mondo offerta da internet potrebbe avere un ruolo fondamentale per riportare il paese al centro della politica internazionale. (Giulia Testa)

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