15 dicembre 2016

Non ci sfrattate

 

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Lo scorso due dicembre una tragedia ha sconvolto l’opinione pubblica americana: un incendio, divampato e propagatosi in pochissimo tempo, ha distrutto un locale a Oakland, in California, uccidendo 36 persone. Lo spazio, un ex magazzino convertito in spazio artistico e chiamato “the Ghost Ship”, in quel momento stava ospitando una festa senza rispettare le norme di sicurezza.
La città di Oakland, come un po’ tutta l’area della baia di San Francisco, ospita una vivace scena artistica, alimentata dalla tradizionale apertura californiana e dal gran numero di ex capannoni. Artisti e senzatetto hanno sempre approfittato di questa ricca archeologia industriale, punteggiando la città di atelier, locali notturni e abitazioni improvvisate. L’incendio ha riaperto il dibattito sulle norme di sicurezza e sulla pericolosità di questi spazi e la comunità artistica californiana ha sentito l’esigenza di farsi sentire per evitare che la messa a norma dei capannoni diventi una scusa per mettere in atto sfratti di massa. L’appello è quello di non immolare il vivace tessuto sociale che ha fatto rinascere queste zone, invitando le autorità cittadine a dialogare con gli abitanti senza cedere a tentazioni repressive. (Giulia Testa)

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