11 dicembre 2017

Fino al 25.II.2018 Luciano Ventrone – Matrix. Oltre la realtà / Beyond reality Museo Civico Archeologico, Amelia (TR)

 

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Luciano Ventrone, ormai da decenni, fa dei suoi virtuosismi formali e abilità tecniche una controcorrente arma di seduzione per un pubblico (giovane e non) sempre più attratto, piuttosto, dalle dinamiche post-estetiche, anti-retinali dell’arte contemporanea. All’inevitabile coinvolgimento visivo a cui le opere del maestro magneticamente trascinano, si affaccia presto il tenue dubbio di quanto sia davvero opportuno, per un’opera umana, essere così simile alla natura, imitarla a un livello quasi molecolare, atomico, addirittura scavalcarla nella sua imperfezione materiale soggetta ai tempi e agli spazi. 
Sono proprio queste emozioni, meraviglia, stupore, senso di soddisfazione estetica e, forse, anche un certo livello di incomprensione inconscia, a sfilare come in una parata silenziosa lungo i muri e le pareti dei locali dell’ex collegio Boccarini di Amelia, che oggi ospitano il Museo Civico Archeologico della città e la sua Pinacoteca.
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Luciano Ventrone – Matrix. Oltre la realtà / Beyond reality, vista della mostra
È proprio dentro questi spazi che si apre il dialogo tra l’arte perfetta di Luciano Ventrone e le antichissime origini del borgo che la ospita: è proprio qui che l’artista si è soffermato, qualche decennio fa, ad ammirare i capitelli dell’antica Amelia esposti presso il locale municipio, per poi ritrarli a sorreggere le sue nature morte. Questo immediato parallelismo complementare soddisfa il visitatore già dai suoi primi passi all’interno del percorso espositivo odierno: al piano terra, dove tra nove lavori dell’artista per lo più recenti, campeggia L’ara felice (1992), affiancata proprio dal vero capitello di marmo che la tela stessa ritrae.
All’interno delle sale superiori del Museo di nuovo i reperti archeologici della collezione incorniciano, malinconicamente, le nature morte del maestro, vivissime nel dialogo con la storia a cui la scelta curatoriale probabilmente aspira. 
A un primo impatto sembra, infatti, quasi che i grappoli d’uva di Ventrone poggino davvero sopra gli antichi marmi del Museo, quasi come se tutto, all’interno della mostra, strizzasse ironicamente l’occhio alle vecchie polemiche platoniche sull’arte mimetica, o forse a quella famosa leggenda greca del pittore Zeusi, talmente bravo a dipingere grappoli d’uva che, con le sue tele, ingannava gli uccelli golosi. 
Si apre, infine, passeggiando per i piani del Museo, una riflessione che pare scavalcare i limiti della contemplazione estetica: là dove alcuni degli elementi secondari delle opere di Ventrone si manifestano nel reale statici, assoluti, veri ed immanenti (come i capitelli o i reperti marmorei di Amelia presi in prestito dall’artista quasi venti anni fa per i suoi lavori), gli elementi organici che trionfano nelle opere cessano invece di essere, si annullano naturalmente nella realtà e nel tempo. 
E proprio attraverso questo parallelismo continuo tra materia ed anti-materia, storia antica e storia presente, tempo iniziato e tempo finito, fin troppo presente all’interno delle sale del Museo Civico Archeologico di Amelia, che si manifesta la vera e, forse, ancora incompresa contemporaneità di Luciano Ventrone. 

Valentina Vitelli
Mostra visitata il 19 novembre
Dal 19 novembre 2017 al 25 febbraio 2018
Luciano Ventrone – Matrix. Oltre la realtà / Beyond reality
Museo Civico Archeologico e Pinacoteca “Edilberto Rosa”
Piazza A. Vera 10, Amelia (TR)
Orari: da venerdì a domenica e festivi (chiuso il 25 dicembre) dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:00, prefestivi 15:00-18:00
Info: 348.9726993 – email info@associazionearchiviventrone.com

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