01 aprile 2019

A sud di Prada

 

di

Fondazione ICA Milano
Via Orobia, 26
icamilano.it
Hans Josephsohn
Solo show
> 02.06.2019
Galleria dell’Ariete. Una storia documentaria.
a cura di Caterina Toschi
> 02.06.2019
Fondazione Prada
Largo Isarco, 2
T. +39 02 5666 2612
fondazioneprada.org
Whether Line
Lizzie Fitch and Ryan Trecartin
06.04 > 05.08.2019
31.03
ICA Milano – Fondazione Prada 
Nata come guida ai più interessanti appuntamenti artistici della città di Milano durante l’Art Week, la mappa Milano Art to Date individua l’area tra piazzale Lodi, Brenta e Corvetto come uno dei quartieri più vivaci all’interno della settimana milanese dedicata all’arte contemporanea e non solo. 
ICA Milano è la prima realtà a emergere, assumendo le vesti del padrone di casa per la prima monografica made in Italy dedicata allo scultore Hans Josephsohn. L’istituto di via Orobia accompagna così i suoi visitatori all’interno della scultura esistenzialista dell’artista naturalizzato svizzero, tra distorsioni ed esasperazioni fisiche atte a isolare la più primordiale forza espressiva. Quello che Alberto Salvatori, curatore dell’esibizione e direttore dell’istituto, ha voluto ottenere mediante l’ampia selezione di opere che guida la mostra, è la creazione di un sentiero in grado di inoltrarsi all’interno delle varie fasi che il lavoro dell’artista ha affrontato dagli anni 50 ai primi anni del nuovo millennio. Affianco a lavori in ottone, argilla e calcestruzzo, l’allestimento dell’Istituto per l’Arte Contemporanea propone così anche una serie di sketch preparatori dello scultore e la proiezione di un docufilm che contribuiscono a guidare lo spettatore all’interno di quel personale linguaggio che l’artista ha sviluppato nel tempo e che ci pone di fronte alla fragile relazione tra l’essere umano e tutto ciò che lo circonda.
In concomitanza con la mostra personale dello scultore svizzero, parte dello spazio espositivo ICA assume in questi giorni le vesti di una finestra sul Secondo Dopoguerra. Galleria dell’ariete. Una storia documentaria. è, infatti, l’altra proposta di ICA Milano, in corso fino al 2 giugno: la curatela di Caterina Toschi si dedica qui al racconto del ruolo che le più illuminate gallerie italiane hanno avuto nella creazione di una storia culturale e di collezionismo relativa all’arte contemporanea in Italia.
A pochi minuti di distanza dall’ICA Milano, Fondazione Prada è l’altra protagonista del distretto, che il 6 aprile 2019 ospita l’opening di Whether Line, installazione multimediale realizzata da Lizzie Fitch e Ryan Trecartin. Oltre al viaggio cinematografico proposto da Soggettiva Nicolas Winding Refn – presentato negli stessi giorni, la Fondazione apre infatti le porte ad un progetto unico nel suo genere. L’esibizione consacrata ai due artisti americani affonda le proprie radici nelle campagne rurali dell’Ohio e racchiude all’interno della propria essenza la volontà – al contempo ingenua ed incredibilmente consapevole – di indagare rispetto al concetto di confine, sia esso fisico o astratto, di distenderne le pieghe che oggi giorno lo rendono un elemento tanto controverso. L’esistenziale desiderio di fuga e la soffocante avanzata della tecnologia che ci interconnette avvolgono l’intera esibizione e rappresentano le fila stregate dell’esibizione, che si presenta nella forma di un costante “stato attivo di limbo”, tra costruzioni che suggeriscono azione e staticità al tempo stesso.
ICA Milano
Hans Josephson
A cura di Alberto Salvatori
24.03 > 02.06.2019
Dida foto: 
Hans Josephsohn, On show at @ICAMilano from April,1st to June, 2nd 2019 

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