14 maggio 2019

Tra Castello e San Marco, tra Re e diaspora

 

di

39. OGR – Officine Grandi Riparazioni
c/o Complesso dell’Ospedaletto
Barbaria delle Tole, 6691
info@ogrtorino.it
ogrtorino.it
Carousel
Pablo Bronstein, curated by Catherine Wood
07.05 > 24.11.2019
55. Victoria Miro Venice
Calle Drio La Chiesa
San Marco, 1994
T. +39 041 5233 799
victoria-miro.com
The Beautyful Ones
Njideka Akunyili Crosby
08.05 > 13.07.2019
Venezia Art to Date, nella sua edizione speciale dedicata agli eventi in città in occasione della Biennale Arte 2019, è un progetto di Untitled Association che mira a raccogliere in una preziosa mappa gli appuntamenti più interessanti della scena artistica contemporanea.
La prima proposta per la giornata di oggi è una mostra dalla doppia natura e dalla duplice ambientazione. Parliamo di Carousel, mostra personale dell’artista anglo-argentino Pablo Bronstein, a cura di Catherine Wood, Senior Curator presso la Tate Modern di Londra. Inaugurata pochi giorni fa nella propria sede d’origine, quella torinese delle OGR – Officine Grandi Riparazioni, l’esibizione si presenta ora all’interno degli ambienti barocchi della Sala della Musica del Complesso dell’Ospedaletto di Venezia.
Carousel rappresenta qui l’equivalente della camera da letto del Re del XVII Secolo, luogo dalla natura ingannevole perché apparentemente privato, ma in realtà centrale nei rituali della vita di corte. Protagonisti della performance veneziana sono due danzatori, la figura della Strega Grigia e, da oggi sino a domenica 12 maggio, un volto dipinto di rosso interpretato dallo stesso Bornstein, i quali scavallano i parametri imposti dal mondo della città governata dagli specchi. 
Proseguendo nel percorso tracciato da Venezia Art to Date, ci spostiamo negli spazi di Victoria Miro Venice, che oggi inaugura The Beautyful Ones, la più recente raccolta dei lavori di Njideka Akunyili Crosby, artista di origini nigeriane con base a Los Angeles.
Iniziata nel 2014, l’opera di Crosby offre, attraverso una serie di ritratti di bambini nigeriani, una potente prospettiva sulla complessità che avvolge l’esperienza diasporica contemporanea, affrontando i temi della sovrapposizione culturale e dell’articolata stratificazione delle influenze – personali, culturali, storiche e politiche – sulle persone e quindi anche sui soggetti come The Beautyful Ones, la cui età potrebbe far pensare ad una storia ancora tutta da scrivere. 
In questo senso, l’indagine intrapresa da Crosby ci rivela, dunque, la mutazione irrevocabile che ha investito la natura di tempo e luogo, che vengono ora accelerati, amplificati o contratti, per esempio, a causa dei fenomeni della migrazione o del progresso tecnologico. I volti che popolano The Beautyful Ones incarnano così un’infanzia carica dell’esperienza adulta, che si rivela tale non tanto dalla posa del soggetto o da ciò che questi indossa, bensì dall’intreccio esperienziale e dal portato storico che il suo ritratto custodisce silenziosamente.

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