16 luglio 2009

fino al 26.VII.2009 Giuseppe Restano Pescara, Ex Aurum

 
Un ring senza pugili, e piste d’atletica, piscine, ostacoli ippici vuoti e perfetti. Luoghi e oggetti dello sport avvolti da una luce diffusa, apparentemente immobili. Proiettati in una dimensione atemporale...

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Gli spazi dell’agonismo, della gara, della competizione sono il soggetto della personale di Giuseppe Restano (Grottaglie, Taranto, 1970; vive a Firenze) – realizzata dalla Galleria White Project nelle Sale degli Alambicchi dell’ex Aurum – dal titolo quasi tautologico: Sportivo.
Lo sport nelle sue varie declinazioni è, infatti, il protagonista della mostra, curata da Renato Bianchini e organizzata in occasione dello svolgimento, nella città abruzzese, dei Giochi del Mediterraneo. Due stanze nelle quali la pittura appare sotto forma di silenzi, attese, vibrazioni; e dove il protagonista – l’uomo, l’atleta – risulta assente. Attraverso formati differenti, che arrivano a imitare le forme degli oggetti rappresentati, come in Basket, Restano coglie particolari di attrezzi e luoghi dello sport con un taglio fortemente fotografico, che ne accentua l’essenza frammentaria.
Soggetti che appaiono decontestualizzati mediante la rappresentazione attenta e ingigantita del dettaglio. Un fare che tende all’astratto e nel quale si esalta la meticolosa tecnica pittorica dell’artista pugliese. I contorni degli oggetti, infatti, all’apparenza netti e delineati, a un’osservazione più ravvicinata sono frazionati in una serie di molteplici linee di tonalità digradanti, causando un’instabilità percettiva che porta i soggetti a oscillare, come se fossero in movimento.
Giuseppe Restano - Campo da tennis - 2001 - olio su tela - cm 120x140 - courtesy White Project Arte Contemporanea, Pescara
La sensazione di straniamento ottico è spesso accentuata con l’inserimento degli oggetti su fondi neutri e omogenei, non-luoghi dove il contrasto tra assenza d’azione e indefinibilità dei margini comunica un’inquieta sospensione. Pittura raffinata e piana, che abbaglia e attrae senza negare un’anima analitica, grazie alla quale la realtà viene traslata in un altrove, dove tutto deve ancora accadere o è già accaduto, senza lasciare tracce.
La serie degli ostacoli ippici esprime nella maniera più compiuta quest’eterna sospensione: sono ritratti puri, come appena allestiti, privati dei segni che normalmente il passaggio dei cavalli imprime loro. Nulla sembra utilizzato o utilizzabile; la presenza umana dell’atleta appare come ombra o silhouette in controluce, l’azione è rimandata. Ciò che s’impone allo sguardo è una ritmicità ossessiva che, dai contorni multipli, si trasmette alle geometrie modulari dei luoghi e degli oggetti: dai sedili degli spalti alle linee della pista di atletica, dalle mattonelle della piscina alle strisce d’erba del campo di calcio.
Giuseppe Restano - Atletica - 2001 - olio su tela - cm 75x240 - courtesy White Project Arte Contemporanea, Pescara
La ripetizione diventa, quindi, il centro concettuale delle opere di Restano: una reiterazione del gesto e delle strutture che invade ogni cosa, catturando l’occhio in vibrazioni cinetiche che l’allestimento a volte penalizza, non concedendo alle opere il respiro necessario.
La pittura di Giuseppe Restano procede con fare ipnotico di quadro in quadro, spingendo lo spettatore a una meditazione critica sull’azione stessa dell’osservare.

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dal 13 giugno al 26 luglio 2009
Giuseppe Restano – Sportivo
a cura di Renato Bianchini
Ex Aurum
Via D’Avalos (zona Stadio) – 65126 Pescara
Orario: da lunedì a sabato ore 9.30-13.30 e 17.30-22.30; domenica ore 17.30-22.30
Ingresso libero
Catalogo con testo di Alberto Mugnaini
Info: mob. +39 3493999037; info@whiteproject.net; www.whiteproject.net

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