-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Una finestra sull’Artico. Stefano Unterthiner – Forte di Bard
La mostra raccoglie il lavoro realizzato dal fotografo naturalista Stefano Unterthiner tra il 2018 il 2024 nell’arcipelago delle Svalbard. Sessanta fotografie in nove sezioni raccontano l’Artico e la sua fauna nelle diverse stagioni: orsi polari, renne, sterne, fulmari… Un percorso intenso ed emozionante, attraverso una straordinaria regione artica, un affresco originale e potente di un mondo fragile e in rapido mutamento.
Bird photographer of the Year 2025 – Forte di Bard

La grande fotografia naturalistica torna in scena al Forte di Bard con un progetto del tutto inedito, presentato per la prima volta in Europa: si tratta di Bird Photographer of the Year, concorso internazionale che premia le migliori fotografie di uccelli, suddivise in 8 categorie: Best Portrait, Birds in the Environment, Bird Behaviour, Birds in Flight, Black and White, Urban Birds, Conservation (Single Image) e Comedy Bird Photo.
Fata Morgana: memorie dall’invisibile – Fondazione Trussardi a Palazzo Morando, Milano

Dal 9 ottobre al 30 novembre 2025 Palazzo Morando ospita Fata Morgana: memorie dall’invisibile una mostra ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi, a cura di Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum e Marta Papini, che trae ispirazione dal poema Fata Morgana, scritto da André Breton nel 1940. Con dipinti, fotografie, documenti, disegni e oggetti rituali Fata Morgana: memorie dall’invisibile presenta le opere di medium, mistiche e mistici, visionarie e visionari, artiste e artisti che hanno aperto varchi tra il visibile e l’invisibile. La mostra indaga le contaminazioni tra arti visive e fenomeni paranormali, esoterismo, spiritismo, teosofia e pratiche simboliche, restituendo un panorama vibrante e frammentario di ricerche nate ai margini della storia ufficiale ma capaci di trasformare radicalmente le convenzioni dell’arte e della società.
Nan Goldin. This Will Not End Well – Pirelli Hangar Bicocca, Milano

Dall’11 ottobre al 15 febbraio 2026 Pirelli HangarBicocca presenta This Will Not End Well, la prima retrospettiva dedicata al lavoro di Nan Goldin come filmmaker. A Milano la mostra riunisce il più grande corpus di slideshow mai presentato, include una installazione sonora appositamente commissionata e offre l’occasione di esporre per la prima volta in Europa in un contesto museale i suoi due più recenti slideshow. A cura di Fredrik Liew. La presentazione in Pirelli HangarBicocca è a cura di Roberta Tenconi con Lucia Aspesi. Mostra organizzata dal Moderna Museet in collaborazione con Pirelli HangarBicocca, Milano, Stedelijk Museum, Amsterdam, Neue Nationalgalerie, Berlin e Grand Palais Rmn, Parigi.
Open Studio #4 | Arnaldo Pomodoro. Luoghi, memorie e visioni – Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano

É in programma dal 4 ottobre al 31 maggio 2026 il quarto appuntamento di Open Studio, il ciclo di mostre allestite negli spazi dello Studio di Arnaldo Pomodoro con il quale la Fondazione approfondisce e riscopre opere o momenti del percorso dell’artista. Questo nuovo capitolo di Open Studio propone un percorso costruito attorno ai tre temi di “luogo”, “memoria” e “visione”, chiavi di lettura della riflessione di Pomodoro sulla natura della scultura e sul suo rapporto con lo spazio, maturata nel corso di cinque decenni di attività, dagli anni Settanta agli anni Dieci del Duemila.
Bice Lazzari e i linguaggi del suo tempo – Palazzo Citterio, Milano

Curata da Renato Miracco in collaborazione con l’Archivio Bice Lazzari e la GNAMC – Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la mostra in programma dal 16 ottobre al 7 gennaio 2026 riunisce oltre 110 opere provenienti da musei e collezioni italiane e straniere, tra cui Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, la Salomon R. Guggenheim Museum di New York e la Phillips Collection di Washington D.C. Il percorso espositivo attraversa tutta la carriera dell’artista: dall’arte murale alla decorazione per la motonave Raffaello, dai disegni di stoffe commissionatele da Gio Ponti alle acquisizioni della Galleria Nazionale di Roma con Palma Bucarelli.
Giovanni Frangi. Nobu at Elba – Palazzo Citterio, Milano

Dal 30 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, la Sala Stirling in Palazzo Citterio accoglie Nobu at Elba, una monumentale installazione creata da Giovanni Frangi.L’iniziativa consente al pubblico di apprezzare nuovamente l’opera – ecco quindi la ragione di quel Redux nel titolo della mostra – a vent’anni di distanza dalla sua prima esposizione, nella scuderia grande di Villa Panza a Varese, luogo per la quale era stata concepita. Nobu at Elba Redux è costituito da quattro grandi tele dipinte (complessivamente di quaranta metri) e da venti sculture in gommapiuma bruciata, illuminate a intervalli regolari di 15 minuti, con l’intenzione di fornire un’emozione simile a quella che si prova di notte vicino a un corso d’acqua, in un ambiente disabitato.
Premio Lissone 2025 – MAC, Lissone

Dal 19 ottobre al 18 gennaio 2026 il MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone ospita l’edizione 2025 del Premio Lissone, appuntamento biennale dedicato alla pittura che si presenta oggi come uno tra i format più significativi nel panorama dell’arte contemporanea in Italia. Nell’anno delle celebrazioni per i venticinque anni d’apertura del MAC, il Premio Lissone si distingue per un rinnovato respiro internazionale, mettendo in dialogo sei artisti italiani e internazionali – Viola Leddi, Valerio Nicolai, Cecilia Granara, Giuliana Rosso, Landon Metz e Ariel Schlesinge – selezionati dai curatori Lorenzo Balbi, Hanne Mugaas e Stefano Raimondi.
Pensare come una montagna #5 – Il Biennale delle Orobie – GAMEC, Bergamo

Aprirà il 4 ottobre il quinto e ultimo ciclo di Pensare come una montagna – Il Biennale delle Orobie, il programma della GAMeC che coinvolge le comunità locali grazie alla partecipazione di artiste e artisti internazionali. Nel corso dell’intera giornata il territorio bergamasco sarà animato da una programmazione diffusa, che vedrà protagonisti Atelier dell’Errore, Bianca Bondi, Abraham Cruzvillegas, Gaia Fugazza, Agnese Galiotto, Asunción Molinos Gordo e Pedro Vaz insieme alle comunità di Bergamo, Almenno San Bartolomeo, Dalmine, Gerosa (Val Brembilla) e Sottochiesa (Val Taleggio).
Nicola L. I Am The Last Woman Object – Museion, Bolzano

Dall’11 ottobre all’1 marzo 2026 Museion ospita la retrospettiva dedicata all’opera della celebre artista francese Nicola L. (Marocco, 1932 – Stati Uniti, 2018). La mostra rappresenta un’occasione unica per esplorare la pratica multidisciplinare dell’artista, attraversata da uno spirito sovversivo che si manifesta in una sorprendente varietà di linguaggi: dalla scultura alla performance, dalla pittura al disegno, fino al collage e al film. Nicola L. – I Am The Last Woman Object è la prima mostra museale dell’artista in Italia e la più ampia mai realizzata fino ad oggi.
TOUTITÉ ILIAZD Lo studio della forma – Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano

La mostra – in programma dal 12 ottobre al 27 giugno 2026 e a cura di Eva Brioschi e Julia Marchand – è la più grande retrospettiva italiana dell’opera di Ilia Zdanevich – ILIAZD (Tbilisi 1894 – Parigi 1975), poeta, scrittore, designer, appassionato di architettura sacra, editore rivoluzionario e maitre du livre d’artiste. Il percorso si sviluppa come un percorso di scoperta delle diverse forme della sua pratica artistica, che ha trovato nel libro d’artista l’espressione più completa. Il libro è inteso come un oggetto d’arte, una costruzione basata sull’implicazione reciproca tra testo e disegno, un’architettura che è insieme mentale e spaziale, sistema e forma.
Esther Stocker. Caos calmo – Galleria Civica, Trento

La ricerca dell’artista contemporanea Esther Stocker è incentrata sulla visione e la percezione dello spazio. Tra optical art e minimalismo storico, Stocker crea opere d’arte ambientale che, a dispetto del rigore formale e cromatico, consentono un profondo livello di interazione fra pubblico e opere, generando veri e propri spazi di immersione emotiva. In collaborazione con il Mart, il Comune di Trento ha affidato a Stocker i lavori di rifacimento del sottopasso pedonale che connette il centro città al nuovo hub intermodale della viabilità pubblica. Si tratta del più rilevante progetto di riqualificazione urbana attivo nella Città di Trento, che coinvolge l’intera area “ex SIT”. L’intervento costituirà un’espansione della mostra – in programma dal 25 ottobre all’11 gennaio 2026 – nello spazio urbano, con una modalità innovativa e sperimentale in linea con le funzioni della Galleria Civica.
Mani-Fattura: le ceramiche di Lucio Fontana – Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

Con circa 70 opere, alcune delle quali mai esposte prima, è la prima personale mai realizzata in ambito museale ad essere esclusivamente dedicata alle opere in ceramica di Lucio Fontana (1899–1968), tra gli artisti più innovativi, e a suo modo irriverenti, del XX secolo. Sebbene Fontana sia conosciuto soprattutto per le iconiche tele tagliate e bucate degli anni cinquanta e sessanta, Mani-Fattura: le ceramiche di Lucio Fontana, a cura della storica dell’arte Sharon Hecker, pone l’accento su una parte meno nota ma essenziale della sua produzione: il suo lavoro con la ceramica iniziato in Argentina negli anni venti e proseguito poi per tutta la vita.
Antonio Beato. Ritorno a Venezia – Museo Fortuny, Venezia

Dal 15 ottobre al 12 gennaio il Museo Fortuny apre le porte a Antonio Beato. Ritorno a Venezia, una mostra esplora l’affascinante percorso di Antonio e Felice Beato, dai loro primi viaggi fotografici nel Mediterraneo negli anni ’50 dell’Ottocento, ai crudi reportage di guerra in Crimea e India. La parte centrale si concentra sugli anni egiziani di Antonio, con le sue fotografie e mappe dei siti archeologici lungo il Nilo. L’ultima sezione riflette sull’evoluzione della fotografia, mettendo in dialogo le immagini dei Beato con quelle di autori contemporanei, come Lee Miller, e con il viaggio egiziano di Mariano Fortuny. Un ideale cerchio si chiude con l’intervista a Italo Zannier, che ripercorre l’eredità dei Beato.
Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale – Palazzo Roverella, Rovigo

Per la prima volta in Italia, arriva a Palazzo Roverella una grande mostra monografica che celebra l’opera dell’acclamato fotografo newyorkese Rodney Smith (1947-2016). L’ampia retrospettiva, che espone oltre cento opere evocative di Smith, è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con diChroma photography, il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, e prodotta da Silvana Editoriale. Sarà possibile visitare l’esposizione curata da Anne Morin dal 4 ottobre al primo febbraio 2026.
Confini da Gauguin a Hopper – Villa Manin, Passariano (UD)

A Villa Manin, dall’11 ottobre al 12 aprile, la mostra Confini da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni esplora, attraverso oltre 120 opere tra dipinti e lavori su carta provenienti da importanti musei europei e statunitensi e collezioni private, il concetto di confine come spazio fisico, interiore, simbolico e spirituale, in pittura tra Ottocento e Novecento. Il percorso espositivo in tre macroaree tematiche: il cielo; figure che guardano e confini più o meno lontani, che insieme propongono un viaggio tra mondi, epoche e sensibilità che, attraverso il tema del confine, ci restituiscono una profonda riflessione sull’identità dell’uomo e sul senso del paesaggio nella pittura moderna.
Małgorzata Mirga-Tas. The Big Dipper Will Foretell the Future of the Roma – Collezione Maramotti , Reggio Emilia

Dopo aver rappresentato la Polonia alla 59a Biennale Arte di Venezia nel 2022, l’artista rom polacca Małgorzata Mirga-Tas torna in Italia con The Big Dipper Will Foretell the Future of the Roma [Il Grande Carro predirà il futuro dei rom], mostra originale, in programma dal 12 ottobre all’8 febbraio, concepita per la Collezione Maramotti a partire dalla raccolta di immagini, racconti e documenti relativi alla storia rom e sinta italiana. Attingendo da vecchie fotografie e album di famiglia, da testimonianze orali e conversazioni, da libri e fonti d’archivio, Mirga-Tas ha intrecciato alla propria articolata narrazione del popolo rom vite e figure della comunità sinta di Reggio Emilia, con cui ha potuto esperire significativi momenti di incontro, conoscenza e collaborazione.
Gary Green | After Morandi – Casa Morandi, Bologna

Dall’11 ottobre al 6 gennaio Casa Morandi rende omaggio al celebre pittore Giorgio Morandi con After Morandi, una mostra in collaborazione con L’Artiere che raccoglie una serie di opere del fotografo e docente americano Gary Green e invita a riflettere sull’eredità di Morandi e sulla sua influenza nell’arte contemporanea, dimostrando come il suo lavoro continui a ispirare artisti di diverse generazioni.
Giacomo Balla, un universo di luce. La collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – Palazzo del Governatore, Parma

Giacomo Balla, un universo di luce. La collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dal 10 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026 riunirà per la prima volta, fuori dalla sede romana di appartenenza, nelle sale del Palazzo del Governatore di Parma, tutti i lavori e capolavori del grande artista custoditi nel museo della capitale. Si tratta di un ingente prestito, di oltre 60 opere, della più completa collezione pubblica del percorso di ricerca di Giacomo Balla, mai esposta in precedenza nella sua interezza. La mostra, a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Renata Cristina Mazzantini con la collaborazione di Elena Gigli, si sviluppa seguendo un ordine tematico e cronologico che ripercorre tutta la produzione di un genio autodidatta sempre fedele alla sua vocazione sperimentale, unica quanto straordinaria.
Stefano Arienti. Coltivazioni Erbacee – Palazzo Marchi, Parma

Dal 19 ottobre al 14 dicembre Palazzo Marchi ospita Coltivazioni Erbacee, la mostra personale di Stefano Arienti, a cura di Elena Bray, che si concentra su una serie di opere che caratterizzano l’intera carriera dell’artista, ovvero i libri manipolati, realizzati partendo da libri già esistenti che Arienti ha trasformato in opere d’arte attraverso la ripetizione di interventi semplici ma misurati come la traforazione, la pieghettatura o la cancellazione. La mostra, la prima ampia retrospettiva dedicata a questo corpus di opere che riunisce tutte le manipolazioni dell’artista, vuole sottolineare il carattere rigenerativo della sua operazione artistica.
Letizia battaglia. L’opera: 1970-2020 – Museo Civico San Domenico, Forlì

Dal 18 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 il Museo Civico San Domenico di Forlì ospita una grande mostra dedicata a Letizia Battaglia, fotografa siciliana scomparsa nel 2022, il cui lavoro ha segnato la storia della fotografia e del reportage sociale italiano. La mostra, intitolata Letizia Battaglia. L’opera: 1970-2020, è curata da Walter Guadagnini e propone un racconto articolato di oltre cinquant’anni di carriera, ricostruendo il percorso artistico, professionale e civile dell’autrice attraverso più di 200 fotografie, libri, giornali e riviste provenienti dal suo archivio personale. Il progetto espositivo è frutto della collaborazione tra CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, il museo Jeu de Paume di Parigi e l’Archivio Letizia Battaglia, e per la tappa forlivese vede il contributo organizzativo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e del Comune di Forlì.
Centoventi. Villa Romana 1905-2025 – Museo Novecento, Firenze

In occasione dei 120 anni di Villa Romana, il Museo Novecento presenta in collaborazione con Villa Romana la mostra “CENTOVENTI: Villa Romana 1905-2025”, a cura di Elena Agudio e Sergio Risaliti, con Mistura Allison e Eva Francioli. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 26 ottobre 2025 all’8 marzo 2026 nelle sale al primo piano del Museo Novecento. La mostra rappresenta un’occasione unica, volta a storicizzare, per la prima volta in un museo italiano, la presenza e le attività di Villa Romana lungo il Novecento e fino ai nostri giorni. In esposizione materiali d’archivio e opere di alcuni tra i protagonisti che hanno segnato la vita dell’istituzione, tra cui Ernst Barlach, Georg Baselitz, Max Beckmann, Michael Buthe, Max Klinger, Georg Kolbe, Käthe Kollwitz, Markus Lüpertz, Anna Oppermann, Max Pechstein, Emy Roeder.
Belle Époque – Palazzo Blu, Pisa

Dal 15 ottobre 2025 al 7 aprile 2026, Palazzo Blu ospita Belle Époque, a cura della Prof.ssa Francesca Dini. La mostra si rivela un percorso unico che conduce il visitatore nel cuore della Parigi di fine Ottocento, capitale dell’eleganza e della modernità. Il percorso si sviluppa attraverso diverse sezioni tematiche che ripercorrono i momenti salienti di quegli anni, dagli sconvolgimenti politici del 1870 alla nascita della Parigi moderna, restituendo la ricchezza e la varietà di un’epoca irripetibile. In mostra i ritratti sofisticati di Boldini, Blanche e Sargent, le vedute urbane di De Nittis, le atmosfere impressioniste di Zandomeneghi e l’eleganza cosmopolita di Mariano Fortuny e della Maison Goupil.
18^ Quadriennale d’arte. Fantastica – Palazzo delle Esposizioni, Roma

Dall’11 ottobre al 18 gennaio 2026 torna a Palazzo Esposizioni Roma la principale esposizione periodica dedicata all’arte italiana contemporanea: la Quadriennale d’arte. La 18a edizione si intitolerà Fantastica, in omaggio alla capacità dell’arte di dischiudere nuovi orizzonti, e proporrà un racconto della scena artistica italiana post Duemila scandito in cinque capitoli, esito dei punti di vista offerti dai cinque curatori: Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone. 54 artiste e artisti, viventi, di cui 16 under 35. Ben 45 le prime partecipazioni alla Quadriennale. 187 le opere su circa 2000 mq espositivi, con una percentuale significativa di produzioni site-specific.
They sold us a dream then took away our sleep / MLNKV / Invisibilium – Fondazione Pastificio Cerere, Roma

Tripla proposta alla Fondazione Pastificio Cerere che dal 2 ottobre al 22 novembre ospita They sold us a dream then took away our sleep, mostra collettiva degli artisti Veronica Bisesti, Danilo Correale, Jagoda Dobecka e Marta Krześlak, a cura di Vasco Forconi e Kasia Sobczak; MLNKV, mostra del collettivo artistico Mastequoia, a cura di Giuliana Benassi, che presenta un insieme di materiali fotografici, scultorei e apparati architettonici prodotti intorno a un personaggio elaborato in appropriazione e distorsione della figura del rivoluzionario architetto russo Konstantin Stepanovič Mel’nikov; e Invisibilium, mostra collettiva delle artiste Giulia Apice, Ruth Beraha, Desirè D’Angelo e Chiara Russo, a cura di Giulia Tornesello, che sfida la convenzionale fruizione dell’arte; in un’epoca di eccesso di immagini, di saturazione del visibile.
Pauline Boudry / Renate Lorenz. how we always survived – Istituto Svizzero, Roma

In programma da 17 ottobre all’1 febbraio, how we always survived esplora le possibilità del suono come linguaggio capace di dare forma alla speranza, al lutto e al desiderio in contesti repressivi. Il titolo è tratto da una frase pronunciata dalla attivista Chelsea Manning, una delle protagoniste della mostra, riferendosi al ruolo che la musica ha avuto per lei nel periodo passato in carcere. La mostra gioca sul confine tra la scelta di prendere parola e la possibilità di trasformarla in suono, sfumando i limiti tra atti estetici e atti politici. Nelle opere in mostra la voce diventa un mezzo per far emergere passati dimenticati, echeggiando nelle sale della villa e evocando altri luoghi attraverso il canto. La danza si fa strumento programmatico per guidare un movimento di corpi collettivo. L’architettura della villa sembra muoversi a sua volta, partecipando alla composizione con una sequenza di gesti che sfruttano l’opposizione tra luce e buio, suono e silenzio, pausa e movimento.
Sveva Caetani: Forma e frammento – MAXXI, Roma

Dal 3 ottobre al 4 gennaio 2026 il MAXXI ospita Sveva Caetani: Forma e frammento, un che ricostruisce e decostruisce la figura dell’artista, rivelando un’anima ribelle e luminosa, sospesa tra le sue radici e l’urgenza creativa. Il suo percorso artistico e umano trova la sua massima espressione in Recapitulation, una serie di dipinti che racconta simbolicamente la storia della sua famiglia e il suo itinerario spirituale, profondamente influenzato dalla figura paterna, Leone Caetani, principe di Teano e duca di Sermoneta.
1+1. L’arte relazionale – MAXXI, Roma

Dal 29 ottobre all’1 marzo il MAXXI ospita 1+1. L’arte relazionale, la prima grande retrospettiva dedicata al movimento dell’Arte Relazionale, a distanza di tre decenni dalla sua nascita, curata dal critico e curatore di fama internazionale Nicolas Bourriaud. Negli anni Novanta una nuova generazione di artisti rivoluziona il discorso dell’arte aprendolo alle relazioni inter-umane, esplorando la sfera collettiva, utilizzando le pratiche sociali, la convivialità, l’interazione, i gruppi e le comunità come materiali e strumenti di ricerca. Teorizzata da Bourriaud nel 1998, l’Estetica Relazionale è oggi riconosciuta come una delle principali correnti artistiche del nuovo Millennio e i suoi artisti acclamati a livello internazionale: Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Dominique Gonzalez-Foerster, Carsten Höller, Pierre Huyghe, Philippe Parreno, Rirkrit Tiravanija solo per citarne alcuni.
Dalì. rivoluzione e Tradizione – Museo del Corso, Roma

Dal 17 ottobre all’1 febbraio il Museo del Corso presenta la mostra Dalí. Rivoluzione e Tradizione. Sotto la direzione scientifica di Montse Aguer,Direttrice dei Musei Dalí, e la curatela di Carme Ruiz González e Lucia Moni, l’esposizione si configura come uno degli appuntamenti culturali più attesi della stagione autunnale, e apre in concomitanza con la ricorrenza del centenario dalla prima mostra personale dell’artista spagnolo. In mostra oltre 60 opere tra dipinti e disegni, accompagnati da documenti fotografici e audiovisivi, che offriranno al pubblico un’immersione totale nell’universo creativo di Salvador Dalí, artista geniale, controverso, visionario.
Roberto Cuoghi – Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare

Roberto Cuoghi vince la XXVII edizione del Premio Pino Pascali che inaugurerà, con una mostra personale dell’artista, il 18 ottobre alle ore 19 presso la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. La pratica di Cuoghi è unica: non ha influenze dirette e il suo lavoro non si inserisce facilmente in nessun genere artistico. Le serie di opere degli ultimi due decenni sono accomunate da una particolare attenzione al processo: l’artista sviluppa nuove tecniche e metodologie per realizzare ogni opera con assoluto controllo creativo e il massimo livello di artigianalità. Ogni nuova serie è profondamente diversa dalla precedente e Cuoghi passa senza soluzione di continuità da un medium all’altro, padroneggiando la forma senza essere definito da uno stile univoco.
Mona Hatoum. Behind the Seen – Museo Nivola, Orani

Dal 4 ottobre al 2 marzo 2026 la Fondazione e Museo Nivola ospita Behind the Seen, una mostra personale dell’artista Mona Hatoum, esito di una residenza svolta a Orani nel corso della quale Hatoum ha esplorato il territorio della Sardegna, approfondendo il contatto con le culture locali e le pratiche artigianali dell’isola. La mostra propone un itinerario tra opere storiche e molte nuove produzioni, alcune delle quali realizzate grazie alla collaborazione con artigiani locali, riflettendo sul rapporto tra corpo, materia e territorio, tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto.
Chen Xi. A Rabbit’s Tale – Museo delle Culture, Lugano

A Rabbit’s Tale, la prima grande mostra personale in Europa dell’artista cinese Chen Xi. L’esposizione, in programma dal 16 ottobre al 25 gennaio 2026, ripercorre l’evoluzione stilistica e concettuale di una tra le più interessanti artiste della scena contemporanea cinese e lo fa attraverso oltre sessanta opere dagli anni ‘90 a oggi, provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali. Artista profondamente radicata nella storia della Cina contemporanea, Chen Xi (Xinjiang, 1968) coniuga narrazione individuale e memoria collettiva attraverso un linguaggio visivo segnato da una vena simbolista che si muove tra pittura e installazione. La sua attenzione è rivolta alla condizione dell’individuo che, immerso nella realtà del proprio tempo, cerca di comprenderla ed esprimerla attraverso l’arte.















Il vostro sito è molto interessante e completo. Sono totalmente soddisfatto di averlo visitato. GRAZIE e COMPLIMENTI. Antonio