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Chiamateli pure, se volete, servizi aggiuntivi, ma quelli della Triennale, a Milano, hanno un’identità autonoma e uno spessore del tutto loro. Per l’Art Book Triennale e il Coffee Design parlano lo stile con cui si presentano e le cifre che muovono. Se ciò non bastasse, un’ulteriore conferma è venuta dalla gara per la gestione dei presigiosi ristorante e libreria di via Alemagna, che ha visto Art Book e Area Kitchen cedere il passo di fronte ai colossi Skira (con un’offerta di ben 450mila euro l’anno per tre anni e 150mila euro per la promozione triennale) e Autogrill (con 105mila euro all’anno, soltanto 5 in più di Area Kitchen). Ai due vincitori andranno rispettivamente anche la conduzione del bookshop della Triennale Bovisa e del FIAT Cafè. Nell’attesa di scoprire se i due nuovi gestori sapranno essere all’altezza dei loro predecessori, anche i più affezionati alla vecchia guardia avranno modo di consolarsi, con gli imprevisti saldi di fine gestione che tra l’8 e il 28 gennaio animeranno il Bookshop con sconti dal 30 al 70 per cento. (stefano mazzoni)
[exibart]
[exibart]
Peccato, la legge dei numeri stravince sulla qualità. Il bookstore era un fiore all’occhiello della Triennale. Ora potremmo andarci a prendere una rustichella!
Così diventerà sempre più tutto uguale, come i shopping center che vendono ovunque le stesse cose.
o al massimo possiamo ripiegare su un Camogli, se non vogliamo fare indigestione. non ne faremo di sicuro di sconti, perché ieri più di un 30% non si vedeva…
e son dolori se il museo d’arte contemporana cadrà nelle mani di questi quattro amici
un grande mah
Non bastava il pessimo cibo autostradale,e i vari monopoli culturali tra electa e skira che si trovano nei musei e in tutti gli spazi dell’arte. Adesso mangeremo sempre peggio e ne sapremo sempre meno!!