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fino al 30.IV.2011 Lucio Fontana: Vie Crucis 1947-1957 Palazzo lombardia, Milano
altrecittà
Fontana si avvicina al sacro e lo fa a modo suo. Una narrazione plastica della salita al Calvario di Gesù potenziata dalla straordinaria irruenza e vitalità del gesto...
Al primo piano di Palazzo Lombardia, il nuovo grattacielo firmato dagli architetti Pei, Cobb e Freek, nei nuovi spazi dedicati all’arte voluti dalla Regione, la mostra inaugurale Lucio Fontana: Vie Crucis 1947-1957, segna un duplice evento particolarmente gioioso. La riunione, per la prima volta, delle tre Vie Crucis, considerate, fino ad ora, capolavori a sé stanti, l’acquisizione, da parte della regione della Via Crucis “bianca” del 1955-56 che, da maggio, sarà depositata al Museo Diocesano che quest’anno, sotto la guida di Paolo Biscottini, celebra i suoi primi felici dieci anni di attività.
Tre diverse Vie Crucis del maestro italo-argentino sono dunque a confronto. La più antica, del 1947, l’anno del suo rientro in Italia dall’Argentina e del Primo Manifesto dello Spazialismo – di poco precedente anche al suo primo “ambiente spaziale”- , proviene da una collezione privata di Parma e le sue 14 stazioni abbagliano per la luminosità dorata e iridescente della ceramica policroma. Le altre due, create fra il 1955 e il 1957 sempre nelle fornaci di Albissola, nascono da commissioni private con finalità sociali e dalla collaborazione dell’artista con l’architetto Marco Zanuso. Una, quella in terracotta, e visibile solo virtualmente perché murata nella cripta della Chiesa di San Fedele, è forse la più essenziale nella fisica fragilità della materia, e fu realizzata espressamente per la cappella dell’Istituto Le Carline che assisteva le orfane; l’altra, la cosiddetta Via Crucis “bianca” per il colore della ceramica, ornava invece la cappella della Casa Materna Asili Nido Ada Bolchini Dell’Acqua al Lorenteggio, nata per aiutare le ragazze madri.
Ed è proprio quest’ultima che prossimamente si potrà rivedere al Diocesano assieme alle altre opere di Fontana di proprietà del Museo, L’Assunta e i bozzetti preparatori per la V porta del Duomo di Milano in realtà mai realizzata.
La mostra, curata da Paolo Biscottini con contributi di Enrico Crispolti, di Andrea Dall’Asta e di Sara Miele, fa così il punto su un momento particolarissimo della ricerca di Lucio Fontana, impegnato sì nel “sacro” ma, a modo suo.
Quella sua gestualità irruente e vitale che si ritrova passo dopo passo nelle rappresentazioni della salita di Gesù al Calvario rivela non solo la sua straordinaria capacità plastica e inventiva ma anche la sua stessa natura che, pur nella continuità, si rinnova ogni volta con una energia e una forza disarmanti.
E forse proprio qui sta la “religiosità” di Fontana.
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mostra visitata il 17 marzo 2011
dal 17 marzo al 30 aprile 2011
Lucio Fontana: Vie Crucis 1947-1957
a cura di Paolo Biscottini, Enrico Crispolti, Andrea Dall’Asta, Sara Miele
Palazzo Lombardia, Via Galvani 27 Milano
Da martedì a domenica :10-19; giovedì 10-22 Lunedì chiuso
Aperta anche la domenica di Pasqua 24 aprile
Catalogo Electa
info: call center Regione Lombardia: 800318318
Museo Diocesano:tel. 02/89420019












