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Fausto Pirandello
Una mostra antologica sul grande artista, figlio di Luigi Pirandello. L’esposizione comprende una selezione di dipinti attraverso i quali si ricostruisce lo straordinario e solitario percorso per immagini di questo protagonista della cultura del Novecento italiano
Comunicato stampa
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Una mostra antologica sul grande artista, figlio di Luigi Pirandello. L’esposizione comprende una selezione di dipinti attraverso i quali si ricostruisce lo straordinario e solitario percorso per immagini di questo protagonista della cultura del Novecento italiano.
Biografia
Terzogenito del drammaturgo Luigi Pirandello, Nobel per la letteratura nel 1934, è costretto ad interrompere gli studi classici a causa della guerra, senza poi riprenderli per il manifestarsi di un precoce interesse per la scultura e la pittura. Una serie di autoritratti realizzati nel primo periodo artistico, soprattutto a matita, denunciano svariate influenze: l'esperienza incisoria compiuta presso lo scultore Lipinsky, una forte componente simbolista, un'attenzione al Boccioni degli anni 1907 - '10, le mostre di fotografia, teatro e cinema presentate a Casa Bragaglia.
Nel '25 esordisce alla III Biennale romana. Le nature morte e le figurazioni richiamano Carrière, Matisse, Gauguin, mediati da pittori romani come Spadini e Carena. Nel '26 partecipa alla Biennale di Venezia, trasferendosi poi a Parigi dove studia le opere di Picasso, Braque, Matisse, Cézanne e frequenta gli artisti italiani. La prima personale è del '29 a Parigi, nel '30 espone a Vienna e l'anno dopo rientra in Italia. Diventa assiduo delle Biennali veneziane nei primi anni Trenta, mentre si accosta alle ricerche tonali della Scuola Romana, creando atmosfere rarefatte e immobili, sottolineando e smentendo ad un tempo la fisicità della materia. Si sfaldano i contorni, le figure si confondono con l'ambientazione senza perdere in pregnanza e portata, per un realismo crudo, ma ugualmente capace di pervenire a una sintesi metafisica che sospende le emozioni.
Gli anni Trenta sono segnati da opere fondamentali quali La pioggia d'oro , La scala , Il bagno . Nel '35 partecipa con 17 opere alla Quadriennale di Roma, vincendo il terzo premio. Si moltiplicano intanto le personali in Italia, Europa, Stati Uniti; l'ideale affinità con gli artisti della Scuola Romana lo vede partecipe alle esposizioni della Galleria della Cometa, loro centro di aggregazione, a Roma e a New York nel '37 e '38. Verso il '40, con la serie delle Bagnanti e delle Spiaggie affollate , la sua materia pittorica diviene più aspra, gli accordi tonali sempre più sapienti e giocati su varianti minime. La sensibilità dell'artista diviene più intensa, la materia pittorica impastata e l'abbassamento di tono del colore sono veicolo di rappresentazione di un'umanità reietta, stravagante, dalla gestualità accentuata e dolente. Espone alle Quadriennali di Roma e alle Biennali veneziane. Conosce il critico Lionello Venturi col quale avvia una felice intesa. Il rinnovato clima culturale del dopoguerra lo porta anche ad una revisione dell'impaginato formale e a un recupero delle primitive scelte cromatiche, caratteristica del suo ultimo periodo pittorico. Rassegne personali gli vengono dedicate a Roma nel '51 e a New York nel '62.
Alcune opere presenti:
Ritratto di Luigi Pirandello
Spiaggia Affollata
Crocifissione laica
Ritratto di Virgilio Guzzi
Il bagno
Donne con Salamandra
La pioggia d'oro
Veduta di villa Medici
Autoritratto
Nudi e pantofole gialle
Biografia
Terzogenito del drammaturgo Luigi Pirandello, Nobel per la letteratura nel 1934, è costretto ad interrompere gli studi classici a causa della guerra, senza poi riprenderli per il manifestarsi di un precoce interesse per la scultura e la pittura. Una serie di autoritratti realizzati nel primo periodo artistico, soprattutto a matita, denunciano svariate influenze: l'esperienza incisoria compiuta presso lo scultore Lipinsky, una forte componente simbolista, un'attenzione al Boccioni degli anni 1907 - '10, le mostre di fotografia, teatro e cinema presentate a Casa Bragaglia.
Nel '25 esordisce alla III Biennale romana. Le nature morte e le figurazioni richiamano Carrière, Matisse, Gauguin, mediati da pittori romani come Spadini e Carena. Nel '26 partecipa alla Biennale di Venezia, trasferendosi poi a Parigi dove studia le opere di Picasso, Braque, Matisse, Cézanne e frequenta gli artisti italiani. La prima personale è del '29 a Parigi, nel '30 espone a Vienna e l'anno dopo rientra in Italia. Diventa assiduo delle Biennali veneziane nei primi anni Trenta, mentre si accosta alle ricerche tonali della Scuola Romana, creando atmosfere rarefatte e immobili, sottolineando e smentendo ad un tempo la fisicità della materia. Si sfaldano i contorni, le figure si confondono con l'ambientazione senza perdere in pregnanza e portata, per un realismo crudo, ma ugualmente capace di pervenire a una sintesi metafisica che sospende le emozioni.
Gli anni Trenta sono segnati da opere fondamentali quali La pioggia d'oro , La scala , Il bagno . Nel '35 partecipa con 17 opere alla Quadriennale di Roma, vincendo il terzo premio. Si moltiplicano intanto le personali in Italia, Europa, Stati Uniti; l'ideale affinità con gli artisti della Scuola Romana lo vede partecipe alle esposizioni della Galleria della Cometa, loro centro di aggregazione, a Roma e a New York nel '37 e '38. Verso il '40, con la serie delle Bagnanti e delle Spiaggie affollate , la sua materia pittorica diviene più aspra, gli accordi tonali sempre più sapienti e giocati su varianti minime. La sensibilità dell'artista diviene più intensa, la materia pittorica impastata e l'abbassamento di tono del colore sono veicolo di rappresentazione di un'umanità reietta, stravagante, dalla gestualità accentuata e dolente. Espone alle Quadriennali di Roma e alle Biennali veneziane. Conosce il critico Lionello Venturi col quale avvia una felice intesa. Il rinnovato clima culturale del dopoguerra lo porta anche ad una revisione dell'impaginato formale e a un recupero delle primitive scelte cromatiche, caratteristica del suo ultimo periodo pittorico. Rassegne personali gli vengono dedicate a Roma nel '51 e a New York nel '62.
Alcune opere presenti:
Ritratto di Luigi Pirandello
Spiaggia Affollata
Crocifissione laica
Ritratto di Virgilio Guzzi
Il bagno
Donne con Salamandra
La pioggia d'oro
Veduta di villa Medici
Autoritratto
Nudi e pantofole gialle
23
marzo 2005
Fausto Pirandello
Dal 23 marzo al 29 maggio 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO CORREALE DI TERRANOVA
Sorrento, Via Correale, 50, (Napoli)
Sorrento, Via Correale, 50, (Napoli)
Vernissage
23 Marzo 2005, ore 18
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