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C’è la mediterranea Cagliari, con la sua storia e anche con il suo ritrovato sistema museale, di cui vi abbiamo spesso raccontato; c’è Lecce, che dal tacco a sua volta ha legato gli ultimi anni, insieme a tutto il Salento, a un’attività di promozione artistica serrata, soprattutto sul contemporaneo.
Poi c’è Siena, che invece l’arte di oggi se l’è un po’ dimenticata ma che può puntare sulle sue tradizioni, e su una serie di monumenti conosciuti in tutto il mondo, così come la romagnola Ravenna, con i suoi mosaici e, perché no, per il suo essere centro assolutamente defilato dai grandi circuiti italiani delle orde turistiche. Quasi in fondo Perugia, gioiello dell’Umbria incastrato tra la storia e una tradizione enogastronimica senza uguali. Infine Matera, salita alla ribalta anch’essa negli ultimi anni non solo per la sua storia e per una manciata di musei che instancabili aumentano le loro collezioni e si promuovono con programmi collaterali, ma anche per il recupero architettonico (spesso ultra-chic) dei suoi sassi.
Sono le sei designate a diventare Capitale Europea della Cultura 2019. L’ufficializzazione oggi, dopo le 17, anche se il mistero su orario è fitto. Vi aggiorneremo seduta stante, ma voi per chi tifate?
Tifo Ravenna!