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L’aggressività delle forze dell’ordine statunitensi nei confronti della comunità afroamericana continua ad animare il dibattito mediatico, negli USA e non solo. Gli artisti hanno provato a trattare la questione con i più vari mezzi espressivi, dai graffiti ai documentari passando per la fotografia, in un misto di critica sociale e analisi giornalistica. La pittura non è rimasta a guardare, come dimostra la recente personale di Nina Chanel Abney alla Kravets Wehby Gallery di New York: la 33enne afroamericana, che si è conquistata un posto di tutto rispetto tra gli artisti contemporanei del suo paese, ha realizzato una serie di dipinti che ricordano gli ultimi fatti di cronaca. Le grandi tele colorate, intitolate What, Why, When, Who e Where, raccontano proprio le violenze della polizia nei confronti dei giovani neri statunitensi. Le opere fanno riflettere sulla complessità dei fenomeni sociali del nostro tempo, una confusione ben rappresentata dai soggetti dei quadri, in cui agenti bianchi si alternano con uomini neri in divisa e in cui le vittime sembrano appartenere a entrambe le parti. In questo colorato caos la carica politica sembra lasciare il posto a un sincero smarrimento esistenziale. (Giulia Testa)





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