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Le autorità cinesi hanno recentemente censurato una mostra incentrata sulle disuguaglianze di genere, un tema molto controverso nella Repubblica Popolare. L’esposizione era stata organizzata dall’artista Cui Guangxia in una galleria di Pechino, dopo che l’Onu aveva invitato gli uomini di tutto il mondo, con un’apposita campagna, a battersi per la parità tra i sessi.
Le ragioni ufficiali della chiusura sono ancora un mistero, a detta dell’organizzatrice sono molti gli aspetti della vicenda che potrebbero aver allarmato le autorità, tradizionalmente poco attente al tema dei diritti umani. La mostra avrebbe raccolto le opere di trentadue donne e di altrettanti uomini e sarebbe stata la prima rassegna della Cina a trattare esplicitamente la questione dell’uguaglianza tra i generi. (Giulia Testa)
Fonte: The Art Newspaper





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Ci risiamo prima si organizzano grandi mostre con temi scottanti e polemici , si danno spazi forse anche finanziamenti ma dopo arriva la censura dittatoriale cinese , in Italia non credo che sia diverso da una Democrazia che controlla i mezzi di informazione e divulgazione non è lo stesso.
Forse non verremo torturati fisicamente ma pisicologicamente si.