L’Etiopia ha chiesto alla Gran Bretagna di restituire definitivamente tutti gli artefatti del Paese africano, che sono al Victoria and Albert Museum di Londra.
La dichiarazione arriva dopo che il museo – una delle attrazioni turistiche inglesi più famose – ha messo in mostra tesori saccheggiati dalle forze britanniche allo stato dell’Africa orientale nel 1868.
“Sarebbe eccitante se gli articoli raccolti al V & A potessero essere parte di un prestito a lungo termine con un’istituzione culturale in Etiopia”, ha detto il direttore del museo Tristram Hunt.
Peccato che, dall’Africa, l’idea sia discordante: “Quello che abbiamo chiesto è la restituzione del nostro patrimonio, la nostra eredità di Maqdala, saccheggiata da Maqdala 150 anni fa. Abbiamo presentato la nostra richiesta nel 2007 e la stiamo aspettando”, ha dichiarato il ministro del governo Hirut Woldemariam.
Ephrem Amare, direttore del Museo nazionale etiopico, ha aggiunto: “È chiaramente noto da dove provengono questi tesori e a chi appartengono. La nostra principale richiesta non è mai stata di prenderli in prestito. La richiesta etiopica è sempre stata la restaurazione di quei tesori rubati illegalmente”.
Da Londra, ancor: “Il V & A è impegnato a continuare questo dialogo importante e di ampio respiro con i colleghi dell’ambasciata etiope” e secondo Hunt, inoltre, la mostra è stata organizzata in accordo con la comunità etiopica di Londra.
“Come custodi di questi tesori etiopi, abbiamo la responsabilità di celebrare la bellezza del loro artigianato, far luce sul loro significato culturale e religioso e riflettere sul loro significato vivente, pur essendo consapevoli su come sono arrivati in Gran Bretagna”, ha riportato un comunicato del museo. Chi la dura la vince? Vedremo.
_523x300.jpg "Shirin Neshat e le artiste iraniane, a New York")
