15 gennaio 2020

Britney Spears in mostra in Francia? No, non è vero. Purtroppo

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In questi giorni la notizia della prima mostra di Britney Spears alla galleria Sympa di Figeac, in Francia, ha fatto il giro della rete. Ma era un fake, purtroppo

Non comprate quel biglietto! Magari farsi un giretto nel sud della Francia può anche essere una buona idea ma i fan di Britney Spears rimarranno delusi dal sapere che la notizia della sua mostra alla galleria Sympa, nella cittadina di Figeac, in Occitania, è un fake. La voce è circolata rapidamente su internet in questi ultimi giorni ed è stata ripresa anche dalla BBC e dal New York Post, generando uno strepitoso clamore mediatico. Purtroppo si tratta di un ormai classico caso di fake news. Insomma, una bufala, messa in giro dalla galleria Sympa e successivamente smentita dalla stessa Britney Spears.


Tutto è nato da un post in cui la Galleria Sympa riprendeva un video pubblicato nel 2017, in cui Britney Spears, in abbigliamento decisamente comodo e sulle allegre note del Rondò alla turca di Mozart, fa mostra delle sue abilità pittoriche, spandendo ampi tocchi di colore su un tela, davanti a un cavalletto nel patio della sua magione neoclassica di Los Angeles. La galleria ha quindi aggiunto una scritta glitterata, a dire il vero un po’ ambigua: «Sympa is happy to announce its representation of Britney Spears», Sympa è lieta di annunciare la sua rappresentazione di Britney Spears».

Cosa vuol dire? In inglese, il termine più usato per indicare una mostra d’arte è exhibition, show, qualche volta display, negli Stati Uniti exhibit. Ma representation è un termine decisamente insolito, per riferirsi a un evento del genere. Di solito viene usato per indicare che una galleria rappresenta ufficialmente un artista ma non per forza che sia in procinto di organizzazione una mostra. In questo caso, inoltre, potrebbe essere riferito anche al concetto della rappresentazione in sé, visto che sempre sulla pagina della Galleria è comparso un post di Cédric Fargues, codirettore della galleria e artista, che mostra un collage di tre diverse immagini di Britney Spears, su uno sfondo astratto. In effetti, più che di fake sembra un caso di troll, per chi ha a cuore il lessico dell’internet.

 

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« Through his digital image assemblages, Cédric Fargues exposes the universal validity and power of pop music to radically modify current paradigms of social reality. He depicts contemporary western culture’s most relevant poetic signifiers when he maps Mariah Carey and Britney Spears in colourful, dream-like landscapes in which natural phenomena becomes a fictional representation of domestic everyday aesthetics. In this far-reaching exercise of queerness, he dissects the fundamental narratives of western contemporary art in their relation to Madonna and the Spice Girls. Fargues’ work is almost totally disseminated through blogs and Facebook pages, making the powerful nature of his social comment diluted and perversely viral. In a sense the elusive character of his hard critique on modern feminity and gayness neutralizes the work’s inherent tension between form and content while turning it into a visual essay on the ultimate contemporary state of mind : being high. » Cédric Fargues – Rub Til Squirts, solo show @preteengallery, Mexico, 2010 curated by Rest in Peace Farrah Fawcett (RIPFF) aka Gerardo Contreras #britneyspears #preteengallery Joyeux anniversaire ! @poubelle_la_life

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In ogni caso, in molti hanno voluto leggerci l’annuncio di una mostra, la prima personale di un’icona contraddittoria, ex reginetta del pop ma anche relitto della spietata industria dell’entertainment americano, adesso donna matura e dedita allo yoga, sull’orlo dei 40. Peraltro, la cantante non è estranea al mondo dell’arte, nel senso di visiva, visto che potrebbe essere considerata, anche a buon diritto, una esponente del linguaggio performativo. L’opera che Britney stava disegnando nel 2017, infatti, era “reale” e fu venduta per 10mila dollari nel corso di un’asta di beneficenza in favore delle vittime della strage di Las Vegas, in cui persero la vita 59 persone, tra cui il killer.

In ogni caso, la galleria Sympa continua a mantenere sulla sua pagina l’annuncio della mostra e per “vederla” c’è tempo fino alla fine del mondo.

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