09 novembre 2021

Otto mostre in due anni: il programma di Pirelli HangarBicocca

di

Steve McQueen, Bruce Nauman, Ann Veronica Janssens, Gian Maria Tosatti, James Lee Byars, sono alcuni degli artisti che vedremo in mostra al Pirelli Hangar Bicocca dal 2022 al 2023

Bruce Nauman Performance Corridor, 1969 Pannello, legno 243,8 x 609,6 x 50,8 cm Solomon R. Guggenheim Museum, New York Panza Collection, Gift, 1992 © 2021 Bruce Nauman / SIAE Courtesy Sperone Westwater, New York

Otto monografiche dedicate ad artisti provenienti da contesti eterogenei, per approfondire alcuni tra gli argomenti più urgenti della contemporaneità, dai cambiamenti climatici al senso di appartenenza, dalla formazione dell’identità alla percezione dello spazio e del tempo, dalle forme di resistenza politica alle riflessioni sulla dimensione spirituale. È un programma ad ampio respiro, dal 2022 al 2023, quello presentato oggi da Pirelli HangarBicocca, che nel giro di due anni, presenterà le ricerche e i percorsi di Anicka Yi, Steve McQueen, Bruce Nauman, Dineo Seshee Bopape, Gian Maria Tosatti, Ann Veronica Janssens, Thao Nguyen Phan, James Lee Byars. Ad annunciare le mostre, che ospiteranno sia opere inedite che prestiti da altre istituzioni museali e culturali ma sempre in linea con la visione di realizzare progetti espositivi site-specific, il Presidente Marco Tronchetti Provera e il Direttore Artistico Vicente Todolí.

«In Pirelli HangarBicocca continueremo a presentare mostre concepite per la nostra struttura ex industriale», ha spiegato il Direttore Artistico Vicente Todolí, in carica dal 2013. «Sono mostre che entrano in dialogo profondo con lo spazio, capaci di trasmettere al visitatore le differenti modalità espressive degli artisti, nella loro interezza e specificità. I modelli espositivi vengono strutturati di volta in volta e non risultano mai precostituiti. Nelle Navate esponiamo artisti più storicizzati, nello Shed artisti più giovani o mid-career».

Ann Veronica Janssens Untitled (Blue Glitter), 2015 Poliestere Dimensioni variabili Veduta dell’installazione, S.M.A.K., Ghent, 2015 Courtesy l’artista e S.M.A.K., Ghent Foto Dirk Pauwels

Nello spazio delle Navate si alterneranno: Steve McQueen (Londra, 1969) dal 31 marzo 2022; Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana, 1941) dal 15 settembre 2022; Ann Veronica Janssens (Folkstone, Gran Bretagna, 1956) dal 6 aprile 2023; James Lee Byars (Detroit, Michigan, 1932 – Il Cairo, 1997) da ottobre 2023. Nello spazio dello Shed: Anicka Yi (Seoul, 1971) dal 17 febbraio 2022; Dineo Seshee Bopape (Polokwane, Sudafrica, 1981) dal 6 ottobre 2022; Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) dal 23 febbraio 2023; e Thao Nguyen Phan (Ho Chi Minh City, Vietnam, 1987) da settembre 2023. Le mostre confermano i legami internazionali dell’istituzione italiana con altre prestigiose realtà museali, come la Tate Modern di Londra, per il progetto espositivo di Steve McQueen e per la mostra monografica di Bruce Nauman, quest’ultima realizzata anche con lo Stedelijk Museum di Amsterdam.

Anicka Yi Biologizing The Machine (terra incognita), 2019 Vetrine in acrilico, acciaio verniciato, terra do venezia, carbonato di calcio, torli d’uovo, cellulosa, PCB personalizzato, sensori di gas Dimensioni variabili Veduta della mostra, 58. Biennale di Venezia, 2019

La prima mostra ad aprire il nuovo ciclo, a febbraio 2022, sarà “Metaspore”, di Anicka Yi, a cura di Fiammetta Griccioli e Vicente Todolí. In esposizione per la prima volta in un’istituzione italiana, l’artista americana di origini coreane presenterà oltre 20 lavori, dal 2010 a oggi, incentrati sulla sua ricerca che prevede l’utilizzo di elementi biologici, di essenze e batteri. Tra le opere, anche una versione ampliata dell’opera Biologizing the Machine (terra incognita), presentata alla 58ma Biennale di Venezia nel 2019.

Steve McQueen Charlotte, 2004 (still) Film 16mm a colori, muto, 5’ 42’’ © Steve McQueen Courtesy l’artista, Thomas Dane Gallery e Marian Goodman Gallery

Il 31 marzo aprirà invece la mostra dedicata a Steve McQueen, a cura di Todolì e Clara Kim, con Fiontán Moran. Organizzata in collaborazione con Tate Modern di Londra, dove la mostra è stata presentata dal 13 febbraio al 6 settembre 2020, la personale è stata concepita come progetto espositivo site-specific, in cui accanto ad alcune delle opere più iconiche dell’artista sarà presentato anche un nuovo lavoro.

Focalizzata sulla ricerca spaziale e architettonica, la mostra dedicata a Bruce Nauman, in apertura il 15 settembre 2022, presenterà per la prima volta un ampio corpus dei suoi celebri corridoi e stanze, esplorandone le sperimentazioni nell’uso della luce, del suono, della parola e del video. La mostra, a cura di Vicente Todolí e Roberta Tenconi con Andrea Lissoni, Nicholas Serota, Leontine Coelewij, Martijn van Nieuwenhuyzen e Katy Wan, organizzata in collaborazione con Tate Modern e Stedelijk Museum Amsterdam, mette in luce gli aspetti più innovativi e radicali di un artista che ha segnato la storia dell’arte contemporanea dalla metà degli anni sessanta a oggi.

Gian Maria Tosatti My dreams, they’ll never surrender, 2014 Installazione ambientale Site specific in Castel Sant’Elmo, Napoli Courtesy l’artista e Galleria Lia Rumma, Milano e Napoli

Unico artista italiano in programmazione, Gian Maria Tosatti presenterà un progetto espositivo appositamente pensato per Pirelli HangarBicocca, al quale l’artista – che vedremo anche al Padiglione Italia della prossima Biennale d’Arte di Venezia – sta lavorando da oltre due anni. In apertura a febbraio 2023, Il lavoro riunisce installazioni e opere storiche ed è concepito come un grande intervento ambientale che trasformerà e radicalmente lo spazio dello Shed.

Nel prossimo biennio, inoltre, Pirelli HangarBicocca amplierà il programma di attività costituito da momenti di divulgazione, ricerca, approfondimento, didattica, inclusione e formazione per diverse tipologie di pubblico e di fruitori. «Un calendario che rende concreta la vocazione di Pirelli HangarBicocca all’apertura e al dialogo con le comunità creative e le realtà attive in diversi ambiti della cultura e della società e che vedrà il suo sviluppo attraverso un Public Program, articolato in momenti di approfondimento delle mostre e di apertura interdisciplinare con il coinvolgimento di ospiti italiani e internazionali, nonché in momenti performativi e musicali», spiegano da HangarBicocca. Tra le novità, i i Guest Projects, un nuovo palinsesto di eventi prodotti da istituzioni e festival italiani e internazionali, ospitati nello spazio de I Sette Palazzi Celesti 2004-2015 di Anselm Kiefer e nelle aree esterne.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui