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fino al 15.IV.2011 SEGUE – F.I.S.Co.11 Bologna
altrecittà
Il corpo ed il linguaggio parlato sono di nuovo al centro della scena nell’undicesimo festival bolognese dedicato al luogo d’intersezione tra le varie arti in un dialogo stimolante tra performance, teatro e danza d’avanguardia e arti visive…
Fatto sta che Bologna è punteggiata da una serie di incontri stimolanti sparsi nel territorio cittadino, animato da diversi artisti internazionali. La serata inaugurale ha visto l’artista statunitense Zachary Oberzan accompagnare con la parola e la chitarra lo spassante video Your brother. Remember? un vero e proprio tour de force performativo eseguito sulla filigrana di Kickboxer con Jean-Claude Van Damme, di cui Zachary e suo fratello rifacevano puntualmente le scene mescolandole con found footage originale. Continui slittamenti temporali costituiscono la trama del video, dato che le stesse scene sono state girate sia all’epoca della loro adolescenza, sia ora e quindi il tutto assume un sapore un po’ nostalgico, ma anche di forte corporea evidenza nel racconto dell’oggi tormentato del fratello drogato. La serata del sabato è stata aperta da una performance, che ha visto il coinvolgimento diretto degli spettatori nella più pura tradizione degli happenings degli anni sessanta. Infatti le persone potevano andare in un critical cab (taxi di riflessione), guidato da un artista con cui intavolare una conversazione critica o un percorso sensoriale, come mi è accaduto nel labirintico viaggio con Luca Trevisani. L’esperienza del Critical Cab si ripeterà venerdì 15 aprile con, oltre a Luca, Cristina Rizzo, Michele di Stefano, Massimo Conti e Lucio Apolito. E’ seguito For Faces di Antonia Baher, una performance letteralmente per quattro facce di performer messi al centro del cerchio degli spettatori, che si muovevano impercettibilmente quasi che, nella loro mimica di fisiognomica memoria, riprendessero nel contempo il fare lento e agli albori dell’espressione dei più recenti robot della Honda o della Sony. Domenica il tour de force ha previsto tre spettacoli e un
percorso misterioso lungo i corridoi del Teatro Duse dove quattro strisce colorate di moquette cadevano in tutta la loro lunghezza attraverso i palchetti fino alla platea, nascondendo (nel luogo performativo della parola e del corpo) la scrittura di racconti brevi e lineari dell’artista visivo Riccardo Benassi. Si sono poi succedute una conferenza politically uncorrect di Mårten Spångberg non molto convincente; una performance di Mette Edvardsen intitolata Black, che forse indicava la fine, la morte che segue la banalità ripetuta come in un ritornello del linguaggio quotidiano della vita e infine un percorso di parole e danza nella ricerca del segno lancinante del Butoh giapponese del coreografo Xavier Le Roy. La performance per certi aspetti si allinea alla ricerca contemporanea del coreografo Jerome Bell, che nel suo diario danzato invita a parlare della propria esperienza vari ballerini. Anche in Product of other circumstances l’artista parla della propria esperienza fino ad arrivare a proporre esempi tratti da internet. Non si tratta quindi più di danza tout court, ma di discorso sulla danza che diventa medium di una complessa esperienza. I prossimi appuntamenti prevedono incontri con altri protagonisti della scena performativa mondiale come Claudia Triozzi, ancora Mette ed infine Jonathan Burrows e Matteo Fargion.
carmen lorenzetti
festival visitato dall’8 al 10 aprile 2011
dal 8 al 15 aprile 2011
“SEGUE”, F.I.S.Co.11, Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo, Bologna
a cura di Silvia Fanti
DOM la cupola del Pilastro – via Panzini 1
Sì – via San Vitale 67,
Teatro Duse – via Cartoleria 42,
Critical Cab point – Piazza Malpighi 3
Ingresso: € 10, abbonamento a tutti gli spettacoli
€ 50
Catalogo Xing a cura di Silvia Fanti
Info e prenotazioni:
Xing, via Ca’ Selvatica 4/d, Bologna
tel. +39 051 331049