16 dicembre 2005

fino al 20.I.2006 Ettore Sottsass – Metafore Brescia, Galleria Minini

 
In viaggio attraverso l’Europa, gli Stati Uniti e il Medio Oriente. Alla riscoperta dei deserti metafisici dove l’uomo incontra se stesso. Le Metafore ironiche di un maestro del design e dell’architettura…

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Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917) è uomo curioso, che da sempre ama contaminarsi con le culture con le quali entra in contatto. È anche un artista a tutto tondo, che ha segnato la storia del design italiano e dell’azienda Olivetti (compasso d’oro nel 1970 per l’elaboratore elettronico G120), dell’architettura radicale e del gruppo Memphis, da lui fondato nel 1981.
Nei suoi numerosi viaggi, si è spesso dedicato alla fotografia, specie tra il 1972 e il 1978. È proprio questo, il momento in cui nasce questa serie fotografica Metafore, tra le ansie utopistiche, allora diffuse, di un rinnovamento culturale che partisse da zero. Eliminare il superfluo, cambiare il mondo e il soggetto che lo abita, costituivano l’abc di una rivoluzione in atto, auspicata anche dagli artisti dell’arte povera e concettuale. Ma era necessario riconquistare i gesti e le azioni elementari, prima di dar forma ad una vera e propria svolta. Così Sottsass sentiva il bisogno di scappare, di viaggiare per il mondo, per ristabilire un rapporto con il cosmo. In Spagna incontra Eulalia Grau, giovane artista di Barcellona, che lo seguirà nella vita seminomade, Ettore Sottsass - disegni per i destini dell tra l’Andalusia e i Pirenei. Qui inizia a scattare fotografie in luoghi deserti, a riflettere sull’ambiente e sul costruire, fino ad intervenire sul paesaggio con strutture fragili e provvisorie. Nastrini, foglie, pezzetti di legno, paletti, sassi, stoffa, si alternano e s’intrecciano con il duro silenzio del paesaggio. L’uomo è del tutto assente, ma lascia tracce del suo passaggio. Nei titoli, ne lascia avvertire perfino la voce, colma di domande che non hanno risposta.
Nel 1976 Sottsass torna in Italia e partecipa alla mostra d’apertura del Cooper Hewitt a New York, nella quale furono esposti tre gruppi delle Metafore: Disegni per i destini dell’uomo, Disegni per le necessità degli animali, Disegni per i diritti dell’uomo. I restanti due gruppi, Fidanzati e Decorazioni, nasceranno negli anni successivi, durante i viaggi in Italia, America, Grecia e Medio Oriente. L’architettura continua a far da protagonista, ma stavolta interagisce con l’uomo, che carica di ritualità lo spazio circostante. Per questo, Metafore è da considerarsi l’esito più scontato di un lavoro, concepito da sempre, attorno alla sacralità dell’abitare. Ma soprattutto è l’attestato di un’epoca, in cui l’arte cambia di concetto.

valentina rapino
mostra visitata il 1 dicembre 2005


Ettore Sottsass – Metafore
Galleria Massimo Minini, via Apollonio 68, 25128 Brescia; orari: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.30, sabato dalle 15.30 alle 19.30; tel. 030383034 fax 030392446; info@galleriaminini.it, www.galleriaminini.it


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