09 giugno 2011

fino al 23.VII.2011 TTOZOI – Emblema Elogio della pausa Galleria Yvonneartecontemporanea, Vicenza

 
L’arte a levare di un duo di artisti intelligenti interroga i principi della creazione. L’Informale e spettacoloso ritratto di una stagione cruciale per l’arte italiana diventa una lezione sui principi demiurgici del fare umano...

di

Ttozoi, Stefano Forgione (Avellino, 1969) e Pino Rossi (Napoli, 1972), è lo pseudonimo di una coppia di giovani artisti il cui sodalizio fa presagire risultati eclatanti.  Con grande sagacia e intuito Yvonneartecontemporanea apre le sale della galleria vicentina ad un avvincente tributo/confronto con l’arte di Salvatore Emblema (Terzigno, 1929 – 2006) maestro protagonista, personale ed eteroclito,  dell’epopea informale.  Sovvertendo il  principio guida dell’arte occidentale come splendente testimonianza dell’uomo, Ttozoi  lascia proliferare sulla tela la morfologia eclettica di colonie di muffe crespose e tattilissime,  microrganismi  che sembrano distendersi sulla superficie dell’opera con una fiera e sorprendente consapevolezza artistica. Il “piano provvidenziale” evocato da Emanuele Leone Emblema, curatore della mostra,  quale  “Legge divina” discesa per mano di Ttozoi sui batteri,  lavora benissimo:  le opere divenute creature viventi dialogano con lo spettatore che interrogandosi sulla loro genesi ne subisce amplificato il fascino enigmatico. 
Ttozoi, particolare, muffe su tela, 2011, courtesy Yvonneartecontemporanea

I pigmenti naturali accesi dal fiato batterico esplodono in macchie e sgocciolature fantastiche, Tt_4995 (2011), o  in voragini fumose che sembrano evocare  le esalazioni di riti divinatori: TT_5009 (2011).   La creazione delle opere avvenuta per ovvie ragioni, a ridosso della mostra,  pare aver  impresso il tempo della proliferazione delle muffe  sul piano della tela: TT_3484 (2011), divenuta  fotografica testimone del divenire atmosferico: TT_3488 (2011).    I raffronti con le opere di Emblema  oltre che formali, Senza titolo (1984),  sono squisitamente metodologici. 

Ttozoi, TT_3484, muffe e pigmenti su tela, 90x90, 2011, courtesy Yvonneartecontemporanea

Il vuoto di intervento derivato dai lavori del maestro campano con la luce e le terre naturali del Vesuvio lasciate agire su tele di “iuta colorata”, in Ttozoi diviene una pausa di osservazione  sul libero arbitrio con cui si dispiega la vita all’interno di una genesi incompiuta, un’operazione che tracima dai soliti e logori ripiegamenti sui mezzi tecnici dell’arte per restituirle un senso religioso ed universale. Concludendo, un’altra prova eccellente per due artisti di talento che ricevono meritatamente il testimone della tradizione informale italiana.

mosè previti

mostra visitata il 26 maggio


dal 26 maggio al 23 luglio 2011

TTOZOI – Emblema Elogio della pausa

a cura di Emanuele Leone Emblema

Galleria Yvonneartecontemporanea

Contrà Porti 21,

36100, Vicenza

Da martedì al sabato  domenica: ore 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.30 
lunedì chiuso

info: +39 0444 021105

Email: www.yvonneartecontemporanea.com info@yvonneartecontemporanea.com

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