01 marzo 2016

Fino al 5.III.2016 Stefano Rauzi, Opere Galleria Bellinzona 2.0, Lecco

 

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Dopo la prima personale presentata da QC Terme Milano e Wipe Out Publisher nello spazio ex Fitzcarraldo (Milano, 15 gennaio – 10 febbraio 2016), l’opera di Stefano Rauzi non fa in tempo a ritornare nel suo atelier che subito viene spedita a Lecco, in via Roma 41. Presso la Galleria Bellinzona 2.0, fino al 5 marzo, è possibile ammirare la travolgente forza espressiva degli oli, pastelli, collages di Rauzi, giovane artista divenuto grande tra i banchi di Brera. 
Stefano, classe 1991, fino al 2015 ha partecipato a mostre collettive nazionali e internazionali, venendo selezionato in finale ai Premi Celeste e Laguna, distinguendosi per il suo stile diretto, forte e coraggioso. Come egli stesso dichiara, nell’arte bisogna utilizzare “entrambi gli aspetti dell’uomo per creare un’opera completa. Il fatto di esprimere e trasmettere le proprie emozioni, dare una forma al sentire e ovviamente sentire, sono i principi alla base della vita”. 
Stefano Rauzi, Opere
Guardando ai suoi quadri, istinto, illuminazioni, pennellate taglienti, giochi, “studi sulla violenza”, indagini del reale, si stagliano in maniera chiara in spazi appena accennati, in un ricordo alle ambientazioni baconiane e al graffitismo americano, con un chiaro rimando ai collages su tela di Jean-Michel Basquiat. Ma anche surrealismo, espressionismo, pop, travalicano i confini temporali per giungere negli anni duemila a combinarsi con quel modus vivendi street, terra di gioco per la nuova generazione di artisti e per Stefano in primis. Con uno sguardo analitico e contemporaneamente istintivo e diretto, Rauzi indaga il mondo in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi, caratterizzati talvolta da tinte colorate che confondono lo spettatore portandolo a pensare a tematiche ludiche piuttosto che violente. 
Passeggiando tra le opere selezionate da Oreste Bellinzona per questa seconda personale dell’artista, ci si imbatte in uno Studio sullo spirito di osservazione (2015), dove un uomo si addentra col braccio nel corpo dell’amico per trovare il suo Io più profondo, Feed your head (2013), caratterizzato da un individuo che nutre il suo cervello, Sindrome di Peter Pan (2016), Studio sull’interazione sociale (2015) e molteplici autoritratti, creati con iconografie deliranti e in continuo mutamento. Creature con volti dai tratti esasperati e alterati campeggiano sulle tele e sui disegni; esseri frutto dell’immaginazione dell’artista, raccontano molteplici storie, definite da Chiara Gatti romanzi che “si possono leggere senza pause. Voracemente. Basta seguire quel famoso filo che le riduce come suture sulla pelle”. 
Chiara Riva
mostra visitata il 20 febbraio 2016

Dal 20 febbraio al 5 marzo 2016
Stefano Rauzi, opere
Galleria Bellinzona 2.0
Via Roma 41, Lecco
Orari: da martedì a sabato 15.00 – 19.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30
Info: www. galleriabellinzona.com

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