04 dicembre 2009

architettura_concorsi Concorso-workshop a Selinunte

 
Un approccio in complesso equilibrio tra ex-outsider e semi-archistar. Al fine di tracciare la strada per possibili evoluzioni dell’interazione tra soggetti coinvolti in operazioni di trasformazione del territorio. In uno scenario tra i più belli del mediterraneo...

di

Selinunte, uno dei paesaggi costieri più belli al mondo,
mette in campo una strategia complessa per intervenire sul suo borgo e sul
vicino parco archeologico. Per chiarire il complesso delle azioni partiamo da
alcuni degli attori. A scrivere e tenere assieme un meccanismo originale ma con
qualche passaggio contraddittorio è stato chiamato Luigi Prestinenza Puglisi. Il ruolo – anche questo non
usuale – potrebbe essere quello di supporto all’amministrazione nella gestione
del processo, agitatore e mediatore culturale, presidente di giuria.
L’altro personaggio, frequente in Sicilia, è Odile
Decq
. Invitata
dal sindaco di Castelvetrano (che amministra Selinunte) Giovanni Pompeo, la progettista
dell’espansione del Macro disegna un veloce progetto per il nuovo porto
turistico: 400 posti barca e costo stimato tra i 12,5 e i 14 milioni di euro. “Dei
6,5 miliardi di fondi europei previsti per l’isola tra il 2007 e il 2013
”, spiega Pompeo, esponente
dell’Udc, “sono stati spesi soltanto 10 milioni. A fine anno si perderanno
altri 300 milioni. Noi abbiamo già il progetto e ne chiediamo 20 con i quali si
potrebbero anche riqualificare due strade strategiche per Selinunte tra il
parco naturalistico del Belice e la splendida area archeologica
”.
Questa la spinta economica. Per perseguire questa
possibilità di finanziamento, l’amministrazione e LPP costruiscono un
meccanismo tutto sommato virtuoso. Una giuria comprendente anche Flavio
Albanese
(Domus) e Giuseppe Nannerini (Industria delle costruzioni), ha selezionato tramite
curriculum cinque gruppi di progettisti under 45 (una soglia più giovanile che
giovane), che sono stati invitati a una sessione di conoscenza del territorio
attraverso un workshop esplorativo cha ha coinvolto un numero più ampio di
neo-laureati.
Un momento dei workshop al Baglio Florio e la cena conclusiva alla Collegiata dei SS. Pietro e Paolo
Le giornate dei workshop e le presentazioni pubbliche
dell’iniziativa hanno costantemente avuto luogo in scenari di grande bellezza.
L’atmosfera del borgo marinaro di Selinunte, la riserva archeologica con i suoi
sette tempi dorici e gli estesi resti della megalopoli antica, il Baglio
Florio, il centro storico e la Collegiata dei SS. Pietro e Paolo nel sistema
delle piazze di Castelvetrano, hanno affermato chiaramente le potenzialità di
questi luoghi.
I progettisti selezionati – Andrea Stipa con Antonella Mari; Piera Patera (m&a); Claudio Lucchesi (Urban Future Organization); Mario Cottone; Iotti + Pavarani – hanno presentato alla fine
ottobre il risultato del loro lavoro sul campo. Alla fine di dicembre seguiremo
la presentazione pubblica (altra novità) delle loro idee. La giuria verrà
richiamata in questa occasione per valutare gli esiti di questo approccio
iniziale, premiando il lavoro dei gruppi con l’assegnazione di incarichi
professionali di peso differente, da definirsi solo con successivi e separati
atti da parte del Comune, per il progetto definitivo relativo al ridisegno del
sistema dei percorsi che connettono due importanti arterie urbane al mare e al
progetto di Decq.
Il parco archeologico di Selinunte
La formula del concorso-workshop ha consentito
effettivamente ai gruppi di non sprecare lavoro, di conoscere meglio il
territorio, di coinvolgere progettisti inediti. E dovrebbe riuscire a
bilanciare l’intervento invece diretto di Odile Decq, assente alla fase di presentazione
dell’iniziativa, cui sono state attribuite però le principali responsabilità
progettuali.

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con Odile Decq

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