27 aprile 2023

Biennale Architettura 2023: il Padiglione Italia sempre più diffuso

di

È stato presentato oggi a Roma il Padiglione Italia della 18ma Biennale di architettura Venezia, che aprirà a maggio 2023: un progetto diffuso nello spazio e ampliato nel tempo

Fosbury Architecture, portrait. Photo Giacomo Bianco

Un progetto diffuso nello spazio ma anche nel tempo, per superare la rigidità delle categorizzazioni e aprire un punto di vista plurale sulla nostra epoca. È stato presentato stamattina a Roma il Padiglione Italia della 18ma biennale di Architettura di Venezia che, curato dal collettivo Fosbury Architecture, si annuncia come un percorso in continua evoluzione. Proseguendo dunque, sotto altra forma, i vari interventi realizzati nel corso degli ultimi mesi in vari luoghi d’Italia, da Taranto a Trieste, passando per Cabras e la Baia di Ieranto, per il quartiere Librino di Catania e la terraferma tra Mestre e Marghera. Saranno proprio queste tappe a delineare la struttura del progetto in esposizione nei 3mila metri quadrati del Padiglione dell’Arsenale, a restituire una cartografia di paesaggi urbani e umani, a diverse altitudini, ognuno riletto con le proprie peculiarità, da mettere in dialogo.

Nel corso della presentazione, alla quale hanno partecipato i dirigenti della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il presidente della Biennale Roberto Cicutto, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e i membri di Fosbury Architecture, tutti under 40, l’accento è stato posto sulla processualità, oltre che sulla progettualità. In questo senso, da riconsiderare anche il ruolo curatoriale svolto dal collettivo Fosbury, attivo dal 2013 e formato da Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi, tutti under 40. Più facilitatori di relazioni tra intelligenze e competenze che organizzatori in un sistema strutturato.

«Viviamo in uno stato di permacrisi: due anni di crisi pandemica e adesso quella energetica e geopolitica. Tuttavia è quella ambientale la crisi che avrà l’impatto maggiore. Il contesto italiano, caratterizzato da debolezze croniche, deve immaginare diversi modi di abitare», ha dichiarato Giacomo Ardesio, uno dei membri di Fosbury Architecture. «Stiamo vivendo un cambio di paradigma e in questo senso anche la disciplina dovrà subire un cambio di contesto, espandendo i proprio confini a una pratica transdisciplinare».

Per tutta la durata della Biennale, che si svolgerà da sabato 20 maggio a domenica 26 novembre 2023 e sarà curata da Lesley Lokko, il padiglione italiano sarà l’epicentro di un Public Program intitolato “Mondo Novo” e scandito da appuntamenti eterogenei, tra seminari, conferenze, laboratori, workshop, diffusi su diverse sedi. Tra questi, una serie di cinque incontri si svolgerà al Teatrino di Palazzo Grassi. L’esperienza del Padiglione sarà poi raccontata nella sua ampiezza da un catalogo a cura di Fosbury Architecture, edito da Humboldt Books, che raccoglierà dialoghi tra i progettisti e gli advisor.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui