29 agosto 2000

Dal 10.IX.2000 al 7.I.2001 Carlo Scarpa mostre e musei 1944-1976 – case e paesaggi 1972-1978 Verona, Museo di Castelvecchio e Vicenza, Palazzo Barbaran da Porto

 
Due grandi sedi espositive – il Museo di Castelvecchio a Verona e Palazzo Barbaran da Porto a Vicenza – presentano, dal 10 settembre al 10 dicembre 2000, una approfondita indagine sull’opera del più grande architetto veneto del Novecento.
*Comunicato Stampa

di

La mostra, curata da Kurt W. Foster, Guido Beltramini e Paola Marini, si articola in due temi chiave della poetica scarpiana: a Verona, un percorso attraverso la storia dell’arte esporrà dieci allestimenti temporanei e altrettanti musei; a Vicenza, sarà illustrata l’attività degli ultimi dieci anni, caratterizzata da un’intensa ricerca spaziale e da un meditato rapporto fra architettura e paesaggio.

L’esposizione è promossa dalla Regione del Veneto, dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura, Museo di Castelvecchio, dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, dalla Provincia, Comune e Camera di Commercio di Vicenza, in collaborazione con il Centre Canadien d’Architecture.
Sponsor ufficiale della Mostra: Banca Popolare di Verona – Banco San Geminiano e San Prospero

Se la mostra di Verona e Vicenza presenta Carlo Scarpa nell’atto di progettare e di inventare, gli Itinerari ad essa collegati offrono la possibilità di vivere le architetture nella realtà del territorio veneto. Essi propongono la visita ad alcuni luoghi chiave della produzione scarpiana nel Veneto: il Museo di Castelvecchio e la sede della Banca Popolare a Verona; il condominio Borgo e casa Gallo a Vicenza; la Gipsoteca Canoviana a Possagno; la Tomba Brion a San Vito di Altivole; e infine le Gallerie dell’Accademia, il Museo Correr, la Fondazione Querini Stampalia e il negozio Olivetti, tutti a Venezia.




Ufficio Stampa:
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La mostra è visitabile on line (Flash + QTVR) cliccando null QUI


7 Commenti

  1. Buona l’idea di organizzare due mostre tematiche;ricca e prestigiosa quella di VR,nuova quella di VI anche se ospitata in un luogo poco consono.A margine di ogni progetto presentato non compaiono sempre i nomi dei collaboratori del prof.Scarpa,quelle persone per intenderci che preparavano e modificavano continuamente i disegni su indicazione del Maestro.Ho trovato questo fatto buffo e piuttosto strano.

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